Da politico ed ex coordinatore di Sel vorrei esprimere un parere sulle ultime vicende politiche che stanno impoverendo ancor di più il sistema politico terracinese. «Siamo alle solite. La politica che mira solo alla conquista di poltrone trova purtroppo conferma anche in questa campagna elettorale. Non credo che Terracina abbia bisogno di questo modo di agire. Lo abbiamo ripetuto più volte durante questi anni e vogliamo farlo in un momento così delicato. E’ evidente che nella coalizione di Procaccini qualcosa non va. E il caso del clamoroso dietrofront di NCD dopo il veto di Zicchieri ne è una prova tangibile. Che potere ha Zicchieri e che peso ha Noi con Salvini a Terracina (partito che peraltro non si è ancora mai confrontato con la prova delle urne) per tenere sotto ricatto Procaccini? L’ex sindaco ha liquidato tutto dicendo che si è trattato di un “malinteso”, ma i toni utilizzati da Zicchieri non sono stati altrettanto diplomatici, così come quelli di Roberta Alla che ha definito entrambi “scambiatori di poltrone avidi di potere”. L’esercizio di tenere in piedi una giunta fino a pochi mesi fa e ora di mandare avanti una coalizione durante la campagna elettorale dovrebbe avere un’etica diversa da quella che stiamo riscontrando. Se Terracina vorrà cambiare passo dovrà guardarsi bene dallo scegliere determinate situazioni. Procaccini in un colpo solo ha fatto infuriare due forze politiche e ha anche messo in evidenza la sua mancanza di leadership all’interno della coalizione. Forse l’ex sindaco farebbe bene a guardarsi dagli “amici” perché a Zicchieri la leadership è sempre piaciuta e probabilmente la coalizione comincia già ad andargli stretta. E non dimentichiamo che fu lo stesso Zicchieri a garantire i numeri per il proseguo dell’amministrazione Procaccini. Un’influenza forte che oggi potrebbe trasformarsi in leadership?».
Daniele Cervelloni