A garantire il numero legale non è stata la maggioranza, ma le minoranze — Partito Democratico, Progetto Terracina, Europa Verde , Sinistra Italiana e Forza Italia — presenti in aula insieme a solo 4 consiglieri di maggioranza (3 della lista del sindaco e 1 del gruppo misto).
Abbiamo scelto la responsabilità istituzionale, nonostante tutto, perché oggi in Consiglio c’erano temi importanti per la città:

Riqualificazione del parcheggio antistante il Liceo Scientifico, un’infrastruttura essenziale per studenti e residenti.

Farmacia comunale: abbiamo ribadito la necessità che il Comune torni in possesso della titolarità, oggi gestita illegittimamente da un privato.

Impianto sportivo della 167: abbiamo ricordato al sindaco l’impegno a restituire gli spogliatoi e a sostituire la caldaia garantendo un efficentamento dei servizi .

Sicurezza e ordine pubblico, con la proposta di Europa Verde.

Degrado del cimitero, sollevato dai consiglieri di Progetto Terracina.

Regolamento per il decoro e l’arredo urbano, proposto congiuntamente da tutte le opposizioni.
Questo è stato il lavoro concreto delle minoranze.
A mancare, invece, è stata la maggioranza, quella che dovrebbe governare Terracina, prendere decisioni e migliorare la qualità della vita dei cittadini.

Per la seconda volta, il centrodestra — Fratelli d’Italia, Lega — hanno disertato l’aula.
Una maggioranza paralizzata, più interessata alle poltrone che ai problemi reali della città.

Dopo 20 anni di amministrazione di centrodestra, oggi Terracina paga il prezzo di una classe dirigente divisa, incapace e guidata da un sindaco sempre napoleonicamente più solo.
Noi continueremo a fare la nostra parte, con serietà e coerenza, con proposte e critica, ma non saremo noi a garantire il numero legale né la sopravvivenza politica del sindaco Giannetti.
Vedremo nelle prossime ore o giorni che cosa accadrà …