giovedì 18 Aprile 2024,

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Terracina. Contro INFORMAZIONE all’articolo di “Latina Oggi” di Gabriele Subiaco

scritto da Redazione
Terracina. Contro INFORMAZIONE all’articolo di “Latina Oggi” di Gabriele Subiaco

Due cose vanno dette con estrema chiarezza al di à della confusione che qualcuno cerca di sollevare come un polverone:

1) il Tribunale del Riesame nel nostro ordinamento giuridico verifica unicamente la sussistenza delle esigenze cautelari che stanno alla base dell’applicazione di ogni misura cautelare….il Tribunale del Riesame non annulla i reati ma annulla, modifica, riforma l’ordinanza di custodia cautelare in relazione ai reati…..i reati contestati rimangono tutti in piedi ai fini di una eventuale richiesta di rinvio a giudizio da parte del PM che è colui che decide, come e quando esercitare l’azione penale.

2) E’ del tutto normale che a fronte di situazioni che cambiano, tipo: le dimissioni della Sindaca e del consiglio comunale, il cambio del Comune da parte del Dirigente, il fatto che non esista più la società per l’imprenditore etc…le misure cautelari possano essere annullate, modificate o riformate dal riesame… ma questo non vuol dire che erano ingiuste o sbagliate e che la loro revisione costituisca di per sé elemento a sostegno della innocenza dell’indagato…ma solo che nel frattempo sono mutate le esigenze relative alla misura…. l’innocenza o la colpevolezza dovranno essere accertate in un dibattimento a seguito di un eventuale rinvio a giudizio percorrendo tutti i gradi di giudizio previsti dal nostro ordinamento.

Quindi, al di là del titolo fuorviante dell’articolo di Latina Oggi, va detto che nel momento in cui l’ex sindaca è stata arrestata, essendo in carica (si è dimessa successivamente) ed essendoci un pericolo reale di reiterazione dei reati contestati le misure cautelari adottate contro di lei avevano una assoluta validità.

Inoltre, il quadro generale che viene fuori dalla Ordinanza di custodia cautelare confermato anche dal riesame è un quadro di sistematico ricorso nel Comune di Terracina al dolo e al perpetrare condotte illecite al fine di ottenere a qualunque costo vantaggi per i potenziali elettori, anche ricorrendo al falso, alla distruzione di documenti, a tentativi gravi di inquinamento probatorio. Un quadro di gravità confermato dall’obbligo settimanale (ancora attuale) di firma per l’ex Sindaco anche in assenza oramai di vesti pubbliche ufficiali per la stessa. Un esempio di condotta negativo ed un modello amministrativo che di certo non può essere giustificato e tollerato.

Gabriele Subiaco

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