venerdì 29 Marzo 2024,

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Terracina, caro sindaco Giannetti Le scrivo

scritto da Redazione
Terracina, caro sindaco Giannetti Le scrivo
Non ho idea di come voglia impostare il suo mandato caro sindaco, e non è mia abitudine esprimermi aprioristicamente, che per il momento si rincorrono solo voci e non c’è niente di ufficiale, dico solo che si dovrebbe dare una mossa che i problemi di Terracina sono tanti.
Però, siccome calpesto questa valle di lacrime da tanto tempo, ed ho fatto mille lavori e commesso anche più errori che mi hanno arricchito di quell’esperienza che mi consente oggi di essere un discreto giudice di uomini, mi permetta quindi di esprimere un parere.
Nella convivenza con la fauna umana in più Paesi d’Europa, ho conosciuto tanti mariuoli ed una quantità infinita di cialtroni, persino qualche persona onesta, ma di persone serie con capacità e qualità molto poche, e mi perdoni, ma tra il materiale umano che ha disposizione non vedo chi eccelle in queste doti.
Se i soggetti che nomina il Messaggero andranno veramente a formare la sua Giunta, le predico che non faranno fatica a trovare la maniera di aggrovigliarsi e la metteranno in grande imbarazzo.
Valuti quindi il loro percorso politico, visto che erano parte integrante e sostanziale delle precedenti commissariate amministrazioni, consideri lo stato della città che è stato cesellato dalla loro azione politica e giudichi, che lei sa bene che il risultato elettorale non è scaturito da libere scelte: non lo nasconda a se stesso.
Terracina ha delle menti che potrebbero veramente aiutarla nel duro lavoro di riqualificazione della città, scelga i suoi assessori tra la società civile, e lasci chi è stato eletto consigliere a svolgere la mansione per la quale è stato eletto, che non farebbe mai il suo gioco… mi capisca!
E stia tranquillo che non la sfiducerebbero perché sanno bene che questa consiliatura è il loro canto del cigno, ed anche se lo facessero, solo lei ne uscirebbe pulito ed il popolo capirebbe.

Trovi quindi il coraggio di liberarsi di certa “scienza”, non

baci

anche lei pantofole, non diventi anche lei un… cameriere.

Germano Bersani

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