mercoledì 24 Aprile 2024,

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Storace “Dopo la Francia, centrodestra ha dovere primarie”

scritto da Redazione
Storace “Dopo la Francia, centrodestra ha dovere primarie”

Dal voto francese una lezione per l’Italia: se vuole unità, il centrodestra ha il dovere di indire elezioni primarie. Altrimenti tutti contro tutti“. Lo afferma, riferisce una nota, Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra e vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio.
Il voto francese, nonostante le propaganda ad uso e consumo dei potentati interni ed esterni – aggiunge – deve riempire di orgoglio quanti credono nel protagonismo dei popoli e nella battaglia per la sovranità nazionale. Il 30 per cento del primo turno che dà al Front National la palma della prima formazione politica d’Oltralpe e le ‘sconfitte’ nelle Regioni spesso a suon di risultati superiori al 40 per cento, offrono un quadro di assoluta competitività verso le elezioni presidenziali che si terranno nel 2016. Si illude chi nel centrodestra continua ad ignorare che la Le Pen ha raddoppiato i voti in pochi anni mentre i moderatini di casa nostra ne hanno persi milioni a gogò: la tesi della ‘sconfitta’ è la maniera migliore per ottenere la divaricazione nello schieramento, costringendo ad esprimere almeno due candidature contrapposte, a partire dalle elezioni amministrative di Roma. Chiunque ciancia sulla necessità di essere uniti abbia il coraggio di mettere in campo le elezioni primarie tra opzioni differenti. È il popolo l’unico a poter stabilire quale bandiera dovrà sventolare più in alto. Se si corre per lo stesso obiettivo, nessuno potrà sottrarsi al dovere della solidarietà nel secondo turno e si eviterà lo schifoso mercato avvenuto in Francia con la mischiata di voti tra sinistra e centrodestra. Altrimenti, più semplicemente, ognuno manterrà il proprio vessillo. Per fine gennaio – conclude Storace – stiamo programmando una importante manifestazione a Roma, in cui lanceremo la nostra proposta politica e amministrativa per la Capitale. Prima, offrendo una proposta di metodo a cui si risponde sì o no nel giro di 24 ore, senza troppi giri di valzer; e poi, se ci saranno le solite alzate di spalle, partendo verso il primo turno raccogliendo firme, candidature, voti“.

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