“Stupiscono alcune grida di altra sigla sindacale minoritaria in merito a supposti attentati della Regione Lazio alla remunerazione del medico o alla riorganizzazione delle Ucp Semplici dove, viene affermato che nella attuale riorganizzazione delle unità di cure primarie si starebbero ‘escludendo un numero considerevole di medici ed i propri assistiti’, da che cosa non si capisce“. Lo dichiara la Fimmg dopo “la proclamazione dello stato di agitazione di alcune sigle minoritarie della medicina generale sulla riorganizzazione delle unità di cure primarie“.
“La Regione in accordo con i partecipanti al comitato regionale – continua la Fimmg – ha inteso prioritariamente identificare i medici che vorranno volontariamente continuare a svolgere la loro attività di Ucp nelle sedi aziendali, in seguito identificherà chi voglia proseguire in forma autonoma e successivamente ancora si valuterà la trasformazione complessiva.
L’operazione di riorganizzare l’attività di circa 1800 medici non è facile ma utilizzare le difficoltà, sia regionali che dei Medici, per strumentalizzarle a proprio favore, probabilmente in vista delle prossime elezioni Enpam del 7 Giugno dove tutti i medici saranno al voto, questo sì, ci sembra scellerato, tanto più che la stessa sigla ha dichiarato e scritto (scripta manent), ai massimi livelli dirigenziali regionali di condividere il percorso di riorganizzazione. Rassicuriamo tutti medici e cittadini che non c’è alcun rischio ne per l’assistenza ne per le retribuzioni di chi ora opera in unità semplici, e ne per i cittadini e ci tiene a ribadire che entro la data del 31 dicembre, come da accordo regionale, tutti i sanitari coinvolti troveranno la giusta collocazione in base alle loro necessità tenendo anche conto della distribuzione oro geografica della popolazione assistita. Tutto il resto è solo una inutile strumentalizzazione, non si fa campagna elettorale spicciola sulla pelle dei colleghi, allarmando anche i cittadini. La Fimmg per i medici iscritti e per i cittadini che volessero informazioni ha istituito un servizio di consulenza facente capo alla casella di posta elettronica riorganizzazioneucp@fimmgroma.net, dove potranno ricevere tutti i chiarimenti e le rassicurazioni del caso“.