“Il 2 luglio scorso, ho presentato una interrogazione al Presidente della Giunta Regionale del Lazio On. Nicola Zingaretti, per sapere, se l’autorizzazione all’esercizio e accreditamento istituzionale del Servizio Immunoematologia e Medicina Trasfusionale del Presidio ospedaliero Spaziani di Frosinone, rilasciato con DCA U00285/2015 del 26 giugno, è subordinato a delle condizioni o a delle vere e proprie non conformità. Quali sono dette condizioni e/o non conformità. Come si pensa di superare l’indicazione del 30 giugno 2015, attesa la presenza di dette condizioni e/o non conformità. Se è possibile assicurare la piena operatività e funzionalità del SIMT di Frosinone. Quando questa verrà garantita“. Lo ha dichiarato, in una nota, Mario Abbruzzese consigliere regionale di Forza Italia del Lazio. “Erano queste le domande che ponevo a Zingaretti – prosegue la nota – Ieri, con prot 570061 è arrivata la risposta dello stesso Presidente, sulla scorta di quanto riferito dalla Direzione regionale salute e integrazione socio sanitaria, che conferma che quelle rilevate il 9 giugno dal CRS (centro regionale sangue) a Frosinone erano delle vere e proprie condizioni di non conformità, per le quali il presidio ospedaliero di Frosinone è stato costretto ad avviare un piano di miglioramento.
Nello specifico erano state rilevate criticità tecnologiche in ordine ad esempio alla qualificazione delle apparecchiature per la convalida dei processi, o il sistema di registrazione delle temperature. Avevamo dunque visto e capito bene che qualche cosa non andava. Ma vi è di più. I funzionari del Centro regionale sangue durante la ulteriore visita ispettiva del 22 giugno, ai fini del rilascio dell’autorizzazione definitiva all’esercizio e accreditamento istituzionale del servizio di immunoematologia e medicina trasfusionale per lo Spaziani, se da un lato hanno rilevato una positiva fase di risoluzione delle carenze strutturali e tecnologiche rilevate in precedenza. Dall’altra, hanno evidenziato che il sistema di gestione qualità del SIMT di Frosinone necessita ancora di adeguamento che va comunque monitorato nel tempo, mentre la dotazione di personale, risulta appena adeguata rispetto ai volumi di attività ed alla organizzazione del servizio. Morale della favola, in questa del SIMT di Frosinone, come in tante altre vicende sanitarie, Zingaretti e la Mastrobuono prima hanno fatto i soliti annunci sull’efficienza ed efficacia del servizio, poi sono stati costretti nella pratica ad intervenire per efficientarlo veramente. La sanità non si gestisce con gli annunci, ma con atti e fatti coerenti“.