sabato 20 Aprile 2024,

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Roma&Lazio. La politica, le opinioni, i fatti

scritto da Redazione
Roma&Lazio. La politica, le opinioni, i fatti

Pierluigi Bersani, senatore ed ex segretario del Partito Democratico, è intervenuto su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it) , nel corso del programma ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Bersani ha spiegato di non aver alcuna intenzione di lasciare il Partito Democratico, motivando le sue perplessità:io sono sempre più dentro il Pd, ma non intendo ascoltare argomenti che mi sembrano una presa in giro. Chiedo che si discuta sulla base di chiarezza. Non è vero che il voto di Verdini era necessario e indispensabile per una buona legge sulle unioni civili. Non è vero che c’era bisogno di Berlusconi quando si è fatto il patto del Nazareno. Non è vero, nel caso di Verdini, che si tratta di una nuova formazione politica. Questo è trasformismo particolare e preoccupa perché evidentemente sposta l’asse del governo su posizioni che non sono, ai miei occhi, posizioni di un centrosinistra solido e combattivo.
Bersani, proseguendo nella sua analisi, fa degli esempi:Posso fare degli esempi. Guardate come stanno andando le norme sulle liberalizzazioni, come sta andando la questione delle banche, cosa sta avvenendo nel grande campo della sanità, che è sempre più in difficoltà e che ha degli elementi di privatizzazione strisciante. Come affrontiamo sul serio il tema del lavoro e degli investimenti, che rapporto abbiamo con le forze sociali. Qui bisogna capirsi. Se guardo il programma con cui questo governo governa, perché non dobbiamo dimenticarci che qui si governa col risultato del 2013, buono o meno buono che fosse, devo dire che tra il programma di allora e le cose che si fanno oggi, solo alcune cose vengono riprese. Su politiche liberali e su politiche sociali io vedo qualche difficoltà. Come deve sentirsi uno che fece una norma per cui al primo ingresso in una assicurazione in un RC Auto un giovane non doveva essere penalizzato e ora vede che dentro a questa classe oggi si fanno dei limiti per cui un giovane non si capisce perché debba pagare più di un adulto? Per tacere dei farmaci e così via. Sono cose che sembrano piccole, ma che riguardano la vita comune della gente, dove vedo una eccessiva sudditanza rispetto a poteri forti che un centrosinistra combattivo dovrebbe prendere di punta“.
Bersani vuole un congresso anticipato: “Un congresso anticipato sarebbe una cosa buona perché in giro ci sono gli elettori del PD, quelli che si riconoscono nei valori e negli ideali di sinistra, che avvertono un certo disagio. A gente come me e ad altri dovrebbe essere riconosciuto lo sforzo di tenere attaccate al Pd queste sensibilità. Hanno risposto malamente all’idea di anticipare un congresso, vorrà dire che cercheremo di far vivere noi una discussione su questi punti decisivi nei circoli e nelle varie realtà del partito“.
In chiusura, Bersani torna sulla questione sanitaria. Una di quelle che più lo preoccupa: “E’ inutile mettere la testa sotto alla sabbia. L’anno prossimo sono previsti tagli di 3-4 miliardi alle Regioni. Fare questo, significa tagliare la sanità. Arrivano farmaci innovativi che costano l’ira di Dio, i sistemi universalistici non sanno dove sbattere la testa, perché se li dai gratis a tutti salta il sistema, se lasci che i ricchi si curino e gli altri no salta il concetto basico. E ne stanno arrivando di questi farmaci. Aggiungiamoci poi che con le ristrettezze economici, a quelli che hanno i soldi conviene andare nel privato, mentre chi i soldi non ne ha non riesce nemmeno a pagarsi il ticket o i farmaci e quindi rinuncia alle cure. E quando vedo, per esempio, nella politica per le farmacie, che invece di andare avanti con la liberalizzazione la si rallenta o la si frena, io non resisto. So bene cosa vuol dire per un pensionato poter risparmiare sui farmaci. Da ministro affrontai un po’ tutti i poteri forti, ma ho imparato una cosa, che vorrei trasmettere a chi governa adesso: se tu tieni il punto, ti rispettano anche di più. Io avevo le banche urlanti quando feci la trasferibilità dei mutui, per cui adesso ancora la gente mi ringrazia per strada. Urlavano che avrei mandato in rovina le banche, ora invece le banche si fanno concorrenza a suon di surroghe. Basta mettersi con gli occhi della vita quotidiana del cittadino e mettersi dalla sua parte. Poi ci vuole il cane da guardia, che tutti i santi giorni dia un’occhiata. Alle riforme legate alla liberalizzazione serve una continua manutenzione, perché le imprese sanno sempre come fare, bisogna aiutare i cittadini“.


Bertolaso, candidato sindaco di Roma per il centrodestra, è intervenuto questa mattina su Radio Cusano Campus, la radio dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it), nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Bertolaso è convinto di aver stravinto le consultazioni informali convocate da Salvini tra i cittadini di Roma:Mi pare, alla luce dei fatti, sulla base di tutto quello che era stato detto, che le consultazioni in questi gazebo le ho stravinte io. Chi ha votato per me non era taroccato, mentre invece sicuramente sono andate le truppe cammellate di altri candidati a votare diverse volte. Non solo Irene Pivetti, che è stata presente in vari banchetti, ma ho visto anche le fotografie di Marchini e di Storace, che si aggiravano belli felici e contenti in mezzo a quei banchetti. Evidentemente c’era il desiderio di far vedere che qualcuno non era desiderato, mentre invece poi i numeri stanno lì a dire con chiarezza che anche chi si riconosce nella Lega qui a Roma sa chi deve scegliere per far rinascere questa città“.
Bertolaso si dice abituato a risolvere problemi: “Sto girando tutta la città, passerò quartiere per quartiere, buca per buca, via per via. Mentre gli altri chiacchierano io sto lavorando. Un incontro con Salvini? Gli ho fatto sapere che ero lieto di incontrarlo, così guardandoci nelle palle degli occhi potremmo chiarirci e lui potrebbe rendersi conto di chi sono, invece di ascoltare consiglieri più o meno interessati che stanno seminando zizzania. Se qualcuno gli sta facendo il lavaggio del cervello contro di me? Non posso escluderlo. Non credo quelli che gli sono vicini a Milano, ma penso che a Roma si sia organizzato una truppa variopinta e multiforme in cui forse non ci sono le persone più adatte a dargli consigli“.


Matteo Ricci, Vice Presidente dell’Assemblea Nazionale Sindaco del Comune di Pesaro e Vice Presidente ANCI, è intervenuto della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
Sull’entrata di Verdini in maggioranza. “Le unioni civili sono una delle cose più di sinistra fatte quest’anno –ha spiegato Ricci-, se sono passate con i voti di Verdini non credo sia un problema. Se con quei voti riusciamo a far passare anche lo Ius soli e la legge sul testamento biologico ben venga. Così come per le riforme costituzionali il bacino di riferimento del governo è sempre stato il più ampio possibile. Se ci aiutano a far passare provvedimenti che l’Italia aspetta da anni, chi è di sinistra può essere solo contento”.
Riguardo il decreto legislativo sui finanziamenti ipotecari del ministro Boschi, che permette alle banche di entrare direttamente in possesso dell’immobile e metterlo in vendita qualora il mutuatario sia in ritardo con il pagamento di 7 rate. “Il meccanismo di vendita di questi beni non può essere tutto nelle mani delle banche –ha affermato Ricci-. Le banche non possono fare contemporaneamente le banche e gli agenti immobiliari. E’ una concorrenza sleale rispetto ad una professione riconosciuta in Italia che ha altri meccanismi”.


Nicola Molteni, deputato della Lega Nord, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Legge o giustizia”, condotta da Matteo Torrioli su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
Molteni e il suo collega di partito Fedriga hanno presentato una proposta di legge per contrastare l’emergenza migranti sulla falsariga di quanto fatto nelle scorse settimane dalla Danimarca e dalla Svizzera. “La nostra è una proposta di assoluto buon senso –ha spiegato Molteni-, che afferma un principio: l’accoglienza si paga. Chi chiede asilo deve contribuire alle spese dell’accoglienza stessa. Si chiede un prelevamento di beni, valori e denaro fino a 1000 euro, a chi chiede asilo nel nostro Paese. E’ un principio educativo. E’ un deterrente rispetto a un fenomeno che sta toccando livelli allarmanti. I dati confermano che solo una minima parte di quelli che richiedono asilo, poi lo ottengono. Chi scappa dalla guerra, dalla persecuzione, ha il sacrosanto di diritto di essere accolto nel nostro Paese, mentre il migrante economico deve essere respinto e rimpatriato nel proprio Paese. Chi giunge sulle coste italiane dal territorio libico paga migliaia di dollari agli scafisti per affrontare il viaggio, alimentando il business dell’immigrazione clandestina. Chi può permettersi questi viaggi evidentemente ha a disposizione anche una liquidità per contribuire alle spese di accoglienza”.


Peter Gomez, direttore de Ilfattoquotidiano.it, è intervenuto questa mattina su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano (www.unicusano.it) , nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Gomez ha detto la sua sulla vicenda Vendola:Dal punto di vista etico e morale è legittimo che ognuno la pensi come vuole ed è normale che ci siano forti perplessità pensando a una madre che poi scompare. E’ anche vero, però, che dobbiamo prendere atto che questa situazione esiste. Ci sono vari paesi nel mondo in cui questo è consentito. La domanda è: cosa facciamo a chi si rivolge a questo tipo di maternità? Per prima cosa dobbiamo pensare al bene del bambino, che non può finire in orfanotrofio o essere affidato ad altri. E poi è vero che oggi le norme in Italia non permettono di punire reati commessi all’estero, ma chi invoca pene più severe invoca tutto questo. Vogliamo mandare in prigione qualcuno per un atto d’amore? Il problema è che generalmente chi si può permettere questo tipo di maternità sono solo i ricchi. Secondo me il legislatore dovrebbe fare un ragionamento volto a tutelare l’amore nei confronti del bambino, anche se capisco tutte le perplessità dal punto di vista etico“.
Gomez, poi, ha detto la sua sulle elezioni amministrative che si svolgeranno a Roma: “Quando Berlusconi ha candidato Bertolaso mi sono chiesto se volesse perdere. E’ un candidato perdente e mi stupisce molto Giorgia Meloni. Fratelli D’Italia in questi anni ha cercato di differenziarsi dal berlusconismo, pensa sinceramente Giorgia Meloni che vedere il suo nome associato a Bertolaso dia una buona impressione agli elettori? E’ molto probabile che a Roma sia centrodestra che centrosinistra perdano, hanno governato così male nelle ultime amministrazioni che i romani se lo ricordano. Certamente tutti si fregano le mani davanti a un possibile sindaco a cinque stelle, perché Roma senza un appoggio diretto da parte del Governo è molto difficile da recuperare“.
Gomez, poi, dice la sua sulla candidatura di Virginia Raggi:Virginia Raggi non la conosco, l’ho vista un paio di volte in televisione e mi fa una buona impressione. La domanda che si pone Marco Lillo non è una critica rispetto al fatto che lei avesse fatto il praticantato allo studio di Previti. E’ vero che quando uno fa il praticantato si limita ad andare nelle cancellerie e nei tribunali. La domanda che si pone Lillo è diversa e legittima. Lillo dice: se nel 2013, quando Virginia Raggi si candidò per la prima volta in Comune, fosse stato scritto che aveva fatto praticantato nello studio di Previti, sarebbe riuscita ad essere eletta in Comune? Forse no. Questo pone un dubbio che non è un dubbio giustizialista. Come ci si deve comportare in questi modi, quando rappresenti una forza politica che rivendica il dovere della trasparenza? Non è giusto considerare queste riflessioni come un attacco. Noi tutti abbiamo il dovere di ragionare sulle cose, di dircele. Se chi vota Movimento Cinque Stelle respinge questi ragionamenti perché possono danneggiare il suo candidato, fa torto a quelli che il Movimento Cinque Stelle considera i principi ispirativi della sua nascita“.

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