venerdì 29 Marzo 2024,

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Roma&Lazio. La politica, le opinioni, i fatti

scritto da Redazione
Roma&Lazio. La politica, le opinioni, i fatti

Roma: Calabria (FI), Marino riduce Capitale a barzelletta
A Orfini, che chiede a Marino di svolgere il suo ruolo meglio di quanto fatto finora, verrebbe da replicare che peggio è impossibile. E invece no. Perché con Marino abbiamo imparato ad essere cauti. Tanto più che il Primo Cittadino, a quanto pare, ama alimentare i polveroni da lui stesso creati, e l’ostinazione con cui stamane ha maldestramente difeso la sua scampagnata negli Stati Uniti, con tanto di spese a carico dei romani, lo dimostra“. Lo dichiara, in una nota, la deputata di Forza Italia Annagrazia Calabria. “Nella difesa ad oltranza di se stesso, Marino arriva addirittura a suggerire al Papa come avrebbe dovuto rispondere all’ormai celebre domanda sulla presenza del Sindaco a Philadelphia. Altre dichiarazioni fuori luogo, altro tempo sprecato. E’ la cifra di un modello amministrativo ormai ridotto a barzelletta, che svilisce l’immagine di Roma e dell’Italia in tutto il mondo“, conclude.


Una storia incredibile è accaduta a Roma una settimana fa ed è stata resa nota nelle ultime ore da Agoa (Agenzia giornalistica operatori Ama/Atac). Operatori Ama in servizio aggrediti e minacciati da alcuni cittadini. Uno di loro, chiedendo di restare nell’anonimato, ha raccontato nei dettagli quanto accaduto a Roberto Arduini e a Andrea Di Ciancio, conduttori del format ECG Regione, in onda su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
Il tutto, racconta uno degli operatori aggrediti, è avvenuto in Borgata Finocchio: “Non mi è mai successo niente di simile in vita mia, all’inizio siamo stati insultati da un gruppo di cittadini esagitati che si sono arrabbiati perché non riuscivano a passare, poi dalle parole sono passati ai fatti: ci hanno presi a spinte, a schiaffi e a calci. Urlavano contro di noi dicendo che non facciamo mai il nostro lavoro, dicevano ‘Mo ve ammazzamo’. Ora abbiamo sporto denuncia, ma io ho ancora paura e tornare a lavorare in zona non è stato facile“. A scatenare la rabbia dei due aggressori è stato il mezzo dell’Ama in cui si trovavano gli operatori, che nel giro di raccolta rifiuti ha rallentato il traffico, come inevitabilmente accade.
Davanti alle loro proteste abbiamo spostato il mezzo, ma non è bastato. Sono scesi dalla macchina e ci hanno aggredito, spintonandoci, colpendoci con pugni, calci e schiaffi, mentre alcune persone sono uscite di casa a dargli manforte e loro continuavano a minacciarci. Non hanno smesso neanche quando è arrivata la polizia“.
Tanta la solidarietà manifestata su AGOA ai due dipendenti AMA aggrediti: “La colpa è di tutti, sindaco, dirigenti AMA, sindacati e media… quelli che ci rimettono siamo solo noi“, scrive un dipendente sulla pagina Facebook di AGOA. Gli risponde Davide: “La gente continua a prendersela con noi… la gente non lo sa di chi è la colpa se tutto va male“.
E l’Agenzia giornalistica operatori Ama/Atac domanda ai dirigenti Ama: “Tra le tante spese legali per i vostri errori (specialmente nelle assunzioni) che dite di mettere a disposizione dei colleghi aggrediti lo studio legale aziendale? In fondo, in questa vicenda tutti ne escono danneggiati, l’azienda ha subito un interruzione del suo “pubblico servizio” e allo stesso tempo i dipendenti aggrediti ne escono fisicamente lesionati e psicologicamente traumatizzati con ovvie conseguenze sul morale di tutto il corpo operaio“.


SANITA, PALOZZI (FI): “SU CTO ZINGARETTI ESCA DAL SILENZIO”
E’ arrivato il momento che Nicola Zingaretti esca dal torpore istituzionale e delucidi con chiarezza ad operatori e cittadini cosa ha in mente per il futuro del Cto di Garbatella. Già in passato denunciammo e bocciamo senza esitazione le ipotesi di depotenziamento dell’Andrea Alesini, tuttavia dal commissario ad acta ottenemmo solo impietosi silenzi istituzionali. Oggi a richiamare all’ordine la Regione Lazio ci ha pensato la segreteria provinciale Fials di Roma che chiede al Governatore una presa di posizione chiara sul celebre nosocomio capitolino, vera e propria eccellenza orto traumatologica del Centro Italia. Sollecitiamo dunque Zingaretti ad un sussulto d’orgoglio, rispondendo alle istanze delle parti sociali e cambiando rigorosamente marcia all’interno di un comparto dove sinora ha portato a casa solo fallimenti”. Così il consigliere regionale FI, Adriano Palozzi.


On. Fedriga a Radio Cusano Campus: “Renzi festeggia ma i dati del Jobs Act sulle assunzioni sono irrisori. Consiglio al Premier di uscire da twitter e dai voli di Stato e guardare la realtà del Paese. Centrodestra? Niente accozzaglie di potere come fa la sinistra”. Lo ha detto l’On. Massimiliano Fedriga (Lega Nord) ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia, su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
Renzi è un personaggio strano -ha affermato Fedriga-. Festeggia per ogni dato Istat, poi puntualmente escono dati contrastanti che lo smentiscono. I dati di leggera ripresa, che in Italia sono ancora più irrisori che negli altri Stati, si stanno verificando in tutta Europa e sono dovuti a scelte della Bce e al calo del petrolio. Se Renzi si illude che sia merito del Jobs act, vuol dire che non sa quello che sta facendo. Perché il Jobs act ha portato risultati risibili in termini di assunzioni. Consiglio a Renzi di scendere dai voli di Stato e di andare nelle nostre periferie a parlare un po’ con la gente. In questo modo si accorgerebbe che c’è poco da festeggiare. Invece che pensare a fare tweet o alla riforma del Senato, pensasse a dare ossigeno alle imprese abbassando le tasse. Dopo la crisi molte imprese hanno chiuso e ricreare quel tessuto produttivo è molto difficile. Se Renzi festeggia per certi dati vuol dire che non si rende conto di quello che sta succedendo nel Paese”.
Sulla proposta avanzata da Salvini di candidare Fedriga a Governatore del Friuli Venezia Giulia.Mi dispiace che siano nate polemiche -ha affermato Fedriga- perché Salvini me l’ha chiesto e io mi sono messo a disposizione. Mi piacerebbe che ci fosse una discussione sui programmi. Noi pensiamo che al momento il programma della Lega è quello che ha maggiore consenso nel centrodestra. Noi proponiamo un programma, chi ci vuole stare è bene, chi non ci vuole stare faccia un’altra strada. Non vogliamo fare accozzaglie di potere solo per gestire poltrone, come ha fatto la sinistra e come fa Renzi, a noi interessa governare bene e dare risposte ai cittadini. Se qualcuno crede di ricreare a tavolino il centrodestra sbaglia di grosso. Si ricostruisce confrontandosi con i cittadini e l’avallo deve venire dai cittadini. Noi non vogliamo più che funzioni così. E’ finita la stagione degli accordicchi e degli scambi”.


Ermete Realacci, Presidente della Commissione Ambiente della Camera, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia, su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it), sulla mozione presentata da Ncd per il Ponte sullo stretto di Messina.
Il Sì alla mozione del Nuovo Centro Destra sul Ponte è solo un contentino ad Alfano –ha spiegato Realacci- E’ un progetto ridicolo che non si farà. Come ha spiegato Delrio, quel dossier non è sul tappeto. Il ponte, che era già fallimentare dal punto di vista economico quando riguardava sia la strada che la ferrovia, se dovesse essere ripreso solo per la ferrovia farebbe ridere. Quell’opera era il prototipo dei bluff, perché si doveva autofinanziare con capitali privati e invece si è scoperto che dovevano pagarlo i contribuenti. Questa mozione non è una cosa seria, è stata fatta per non litigare con l’Ncd, per andare un po’ sui giornali ed evocare questo tema”.

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