sabato 20 Aprile 2024,

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Roma&Lazio. La politica, le opinioni, i fatti

scritto da Redazione
Roma&Lazio. La politica, le opinioni, i fatti

Militezegga Zereiohanne (volontaria Associazione rifugiati eritrei Asper) è intervenuta ai microfoni della trasmissione “Il mondo è piccolo”, condotta da Fabio Stefanelli, su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano, ha parlato del “Processo di Khartoum”, ovvero l’accordo per affrontare il problema migratorio in seno alle relazioni internazionali accordandosi con dittatori per regolamentare con i loro governi la migrazione.
In Eritrea c’è una dittatura cruenta da parte di Isaias Afwerki -ha affermato Zereiohanne-, la popolazione vive in una costante paura. Mi lascia perplessa il fatto che l’Unione Europea cerchi di avere come interlocutore l’Eritrea. E’ inaccettabile fare accordi con una dittatura per fermare gli sbarchi, quando è quella stessa dittatura la causa dell’esodo di massa della popolazione. L’Europa non si rende conto che stiamo parlando di una popolazione che non ha più nulla da perdere perché ha perso tutto. Chi fugge sa benissimo che rischia di morire quando arriva in Europa, ma preferiscono morire piuttosto che restare e sottostare alla dittatura. I soldi dell’Ue non servono a niente, la gente non scappa per la povertà. L’Ue vuole contrastare il traffico di essere umani, ma sono gli stessi membri del governo eritreo che dietro il pagamento di 5000 dollari fa attraversare il confine a chi vuole andarsene, nonostante le leggi non permettano di rilasciare passaporti. I giovani che partono dall’Eritrea quando arrivano in Italia sanno che non devono farsi identificare, perchè se fossero identificati non potrebbero andare in altri Paesi e verrebbero rispediti in Italia. Invece loro vogliono andare in Inghilterra, Norvegia Danimarca, dove ci sono welfare e politiche d’integrazione efficaci. Lì gli eritrei si integrano perfettamente nella società e sono una risorsa per il Paese. In Italia invece gli eritrei non li vogliono, nonostante siano grandi lavoratori e non siano inclini al crimine. E’ molto difficile trovare un eritreo nel mondo della criminalità organizzata. La loro meta è il nord Europa, perché sanno che l’Italia non gli può offrire nulla. Quindi il problema dell’immigrazione in Italia è un falso problema”.


Roma: Mandelli (Fi), su Giubileo ennesima figuraccia Marino
Non sono passate neanche 48 ore dal mega rimpasto di giunta che avrebbe dovuto cambiare le sorti dell’amministrazione romana che Marino già scivola su un’altra buccia di banana. L’allarme terrorismo per il Giubileo, smentito rapidamente da fonti di intelligence, è l’ennesima prova di dilettantismo politico“. Lo dichiara, in una nota, il senatore di Forza Italia Andrea Mandelli. “Il Giubileo è un appuntamento che proietta la Capitale e l’Italia al centro del mondo, ed un Primo Cittadino che enfatizza il pericolo di attentati per distogliere l’attenzione su sua debolezza politica è quanto di più dannoso possa esserci in vista di un evento così importante“, conclude.


Entusiasmo e preoccupazione. Giubileo grande opportunità per la città. Fiumicino? Bisogna mettere la legalità al centro di tutto“. Luigina Di Liegro, neo assessore al turismo del Comune di Roma, è intervenuta ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia, su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.
Ho entusiasmo e preoccupazione -ha affermato Di Liegro-. Non è un incarico che ho cercato. Quando il sindaco mi ha offerto questo assessorato sono stata entusiasta. Ma conosco le problematiche che in questi anni, soprattutto per colpa della crisi. Roma ha perso un po’ di smalto, non per colpa di cittadini ma magari per colpa degli amministratori. Anche la richiesta del giubileo di Papa Francesco, dovrebbe essere vista come una sfida. Il turismo è il futuro dell’economia di Roma, che consente ai cittadini di vivere in una città che ha grande storia e può creare un futuro importante nel mondo globale. Io sto rivedendo quello che è già stato fatto dall’assessore Marinelli, continuerò su quella scia, lei ha messo in atto progetti di accoglienza e comunicazione. In questo momento per noi il Giubileo diventa una sfida importantissima. Stiamo lavorando su tutto quello che è digitalizzazione, che può consentirci di informare cittadini romani, turisti, pellegrini. Fiumicino? Sono molto preoccupata. Il sindaco è in contatto con le istituzioni che stanno seguendo questa situazione. Dobbiamo venire a capo di questa situazione e fare in modo che non accada più. Serve una vigilanza ancora più attenta delle forze dell’ordine. Dobbiamo mettere la legalità al centro di tutto. Bisogna partire da lì“.


Riccardo Noury (Portavoce Amnesty International Italia) è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Il mondo è piccolo”, condotta da Fabio Stefanelli, su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.
C’è il rischio che Israele chieda una contropartita agli Stati Uniti dopo l’accordo con l’Iran sul nucleare. E’ possibile che chieda garanzie di ulteriore protezione e magari di chiudere un occhio, se non due, rispetto alla politica di espansione degli insediamenti. Gli Usa finora hanno mostrato di assistere con modalità tifoso da stadio al conflitto Israelo-palestinese, il Paese guidato da Obama non è un mediatore affidabile“.


Questa mattina Vincenzo D’Anna, senatore e portavoce di ALA, Alleanza liberalpopolare per le autonomie, gruppo al Senato formato da Denis Verdini, è intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi NIccolò Cusano, nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
D’Anna è convinto di questo nuovo progetto politico: Questo nuovo progetto poggia su un elemento molto semplice: i due vecchi schieramenti di centrodestra e centrosinistra sono in decomposizione. La coalizione di centrodestra non ha più ragione d’esistere e si sposta verso una deriva diversa, quella di Salvini, che non è certo di tipo liberale, mentre a sinistra succede più o meno la stessa cosa, con Renzi che spinge verso riforme di tipo liberale e viene contestato dalla sua sinistra interna, ex retro post comunista, che si mette di traverso davanti ad ogni spinta riformatrice. Noi come componenti di Forza Italia non potevamo stare lì ad aspettare questo cupio dissolvi di quello che fu l’esercito berlusconiano, abbiamo assunto una posizione di autonomia, restiamo in opposizione, non entriamo in maggioranza né nel Partito Democratico. Restiamo all’opposizione e abbiamo dato una disponibilità a votare le riforme che condividiamo e che contengano principi di liberalismo“.
D’Anna svela diversi retroscena: “C’è una vecchia conoscenza tra Denis Verdini e Matteo Renzi, che si frequentavano da giovanotti, visto che il papà di Renzi è amico di Verdini, ma niente più di questo, non decidiamo col premier quello che dobbiamo fare. Berlusconi ha detto meglio soli che male accompagnati? Non rinneghiamo il nostro passato. L’unica considerazione che potrei fare è che proprio lui è un maestro di cattive compagnie. Ho bisticciato con lui in maniera anche piuttosto chiassosa un anno e mezzo fa, dicendo che il partito non poteva essere affidato alle sue badanti o a una serie di cortigiane o di maggiordome che lui si sceglieva per poter giostrare come più gli pareva e piaceva. Prima poteva farlo perché era attivamente in campo e portava i voti, nel momento in cui lui non si trova nella condizione di poter ancora competere, non credo che il partito possa andare in mano a due sprovvedute, dal punto di vista politico, come la Pascale o la senatrice Rossi. Ora Forza Italia è in mano alla Pascale, non è un pettegolezzo, è la verità. Berlusconi resta l’uomo geniale che è sempre stato, il suo progetto è quello di rinnovare la classe dirigente e ha bisogno di alcuni soggetti a lui fedelissimi per poter fare il lavoro sporco. Vuole presentare una serie di giovanotti e di ragazzette di bella presenza da mandare in televisione. Una specie di movimento a sei stelle. Vuole fare come il leader etiope che governava a 90 anni, circondato da una corte di giovani e giovanette
Poi un consiglio ai suoi ex alleati a proposito di Verdini:La polemica non esiste tra Berlusconi, la sua squadra e Verdini. Per prima cosa si sono lasciati da buoni amici, ma poi chiedo: c’è qualcuno che può prendere di petto o insolentire Verdini che è il depositario dei segreti delle carriere politiche di tutti? Se parla Verdini potremmo scoprire che qualcuno ha fatto il ministro perché era una bella ragazza o era funzionale al raggiungimento di determinati scopi da parte di Berlusconi. Verdini ha ingoiato molti rospi, conosce vita morte e miracoli di tutta l’attuale classe dirigente del centro destra e non c’è nessuno che si possa permettere il lusso o di insolentirlo o di attaccarlo.La mia sembra una minaccia? No, ma Verdini sa tutto. Nessuno è in grado di poter litigare con lui. Punto“.
Infine una battuta sullo screzio di ieri in conferenza stampa con l’inviato dell’Huffington Post, De Angelis, invitato ad un pubblico confronto: “Di solito sono una persona educata. Questo signore da giorni ci insolentisce. La prima volta ha divulgato false notizie dicendo che il gruppo non si sarebbe fatto e molto spesso ha scritto articoli sotto lo pseudonimo di Adamo. E’ comunista dichiarato. Ieri ho sbagliato, non dovevo rispondergli per le rime, lo dovevo querelare, lo farò la prossima volta che tendenziosamente e maliziosamente, al fine di screditare me e il gruppo di Verdini e quindi di converso screditare Renzi, scriverà inesattezze. Non fa il giornalista, fa il sicario. Cosentino? Sono suo amico dal 1985. Non sono in nessun modo coinvolto nelle vicende giudiziarie che lo riguardano. Cosentino sconta da due anni la barbarie della galera preventiva anche se da quattro anni è in corso un processo da cui non è emerso uno straccio di prova.
Davanti ai conduttori del programma, che si sono detti pronti a dare a De Angelis il diritto di replica in diretta, D’Anna ha aggiunto:Mi fate un favore se gli date il diritto di replica. Organizziamo un dibattito, così vediamo“.


Alfio Marchini è intervenuto stamattina ai microfoni di Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Tranciante il giudizio dell’ingegnere sulla nuova squadra di Marino: “Dopo due anni i romani pagano sempre più tasse, la città è sempre più sporca, i trasporti sono sempre più scandalosi, le strade sono sempre più piene di buche, i campi rom sono sempre più terra di nessuno dove ogni notte colonne di fumi tossici avvelenano il cielo di Roma e questi signori si divertono con partite di calcetto, fanno l’ennesimo balletto di poltrone, hanno perso 9 assessori e un vicesindaco in due anni, e continuano. I romani in un momento drammatico come questo hanno bisogno di risposte diverse. Io lo dissi un anno e mezzo fa che Roma andava commissariata perché il bilancio era completamente fasullo e tutti quanti mi dissero che ero un irresponsabile. Poi si è visto come è andata a finire: hanno cambiato tre assessori al bilancio in tre anni. Marino è un gran furbone, molto cinico, usa le sventure per dare sempre la colpa agli altri, ogni giorno cambia versione a seconda delle sue comodità, basta vedere il caso Improta: un giorno è fenomeno, quello dopo è uno scemo“.
Nulla di personale con Causi, è una persona degnissima. Marino dice che ha ereditato una situazione disastrosa e poi si va a prendere l’assessore al bilancio di dieci degli ultimi venti anni? Uno che ha gestito il bilancio da cui, dice Marino, è nato un grande casino? Mi pare assurdo anche il fatto che nessuno gliene chieda conto. Non so se sia stata una scelta di Marino o di Renzi, i romani non ne possono più di questi giochetti politici. La città cade a pezzi, i mezzi sono un disastro, non funziona nulla e noi dobbiamo ancora chiederci se Causi sia un uomo di Marino o di Renzi? Io sono indignato. E sono arrabbiato per quei poveri cristi che ogni giorno sono assiepati dentro alle metropolitane, prima o poi leggeremo che qualcuno è caduto sui binari. E’ per questo che mi indigno. Non è un problema mio, per quanto mi riguarda più tardi arriva il momento di gestire questo casino e meglio è. Mi indigna come la gente venga presa in giro in continuazione“.
Sull’assessore ai trasporti Esposito, che ha detto di aver bisogno di una novantina di giorni per studiare la situazione: “Sì, vabbè, ma di che cosa stiamo parlando? Novanta giorni? Allora facciamo un anno! Ma siamo seri, sono due anni che governa Marino, ormai abbiamo perso il segno della realtà”.
Eventuali elezioni in vista? Marchini non è convinto:Non so se si voterà in primavera. E’ evidente che la scelta non sarà dettata dall’interesse dei romani, ma da un calcolo cinico del partito che vedrà se potrà perdere di poco, di molto oppure vincere“.
Sull’iniziativa di Gassmann, Roma sono io: Eravamo compagni alla scuola americana alle elementari. I nostri volontari già fanno da ogni anno in ogni municipio, quartiere per quartiere, una raccolta. Va bene se il suo è un appello alle forze civiche per mettersi in gioco. Va malissimo se osserviamo che i romani sono quelli che in Italia pagano le tasse più alte sulla nettezza urbana e la città è tra le più sporche d’Italia. La struttura che deve pulire la città la pulisca. L’Ama ha 7000 dipendenti e dà il 95% dei servizi in subappalto. Se io pago le tasse come cittadino ho il diritto che il servizio per cui pago venga fatto e venga fatto bene“.
Sul caos Atac:Dannosa e inutile la sospensione dell’autista Cristian Esposito. Bisogna incalzare l’Atac per avere servizi seri, combattere l’evasione, perchè l’80% delle persone non paga il biglietto e poi bisogna ridare dignità alle divise. Questo è un problema forte, che riguarda i vigili, l’atac e tutti quelli che lavorano per il comune. La mia opinione sulla Roma-Lido? Quella è una tratta su cui bisogna fare chiarezza, c’è una ambiguità tra responsabilità comunali e regionali. Le cose si devono risolvere rapidamente. Chiarire la funzione che quel tipo di linea deve avere e poi fare in modo che venga trasportata in una struttura efficiente. In giro per il mondo questi problemi si risolvono in 6-9 mesi. Dobbiamo arrivare a questi standard“.
In chiusura una battuta sul caso Azzolini:Non parlo senza studiare le carte, di Azzolini non so assolutamente nulla, non mi posso permettere il lusso di poter dare un giudizio sulla sua libertà personale. Il dato politico è questo: io mi aspetto sempre che i leader di partito diano una indicazione. Stavolta questo passaggio non c’è stato ed è un segno di debolezza politica. L’immunità parlamentare? E’ giusto mantenerla. La nostra carta costituzionale va difesa. Se i nostri padri costituenti hanno messo una tutela del potere politico rispetto al potere giudiziario, un motivo ci sarà. Il tema è riuscire a capire per quale benedetto politico uno che fa politica ruba. Questo è incomprensibile. E’ talmente gratificante che qualcuno possa darti la sua fiducia, che rubare su una roba del genere è inconcepibile“.


Roma: Calabria (Fi), rischio attentati Giubileo? governo riferisca
Da Marino dichiarazioni allarmanti a mezzo stampa
L’intervista di Ignazio Marino al Corriere della Sera, al di là dei soliti tentativi del sindaco di negare ogni responsabilità per la situazione di degrado in cui si trova la Capitale, ha contenuti allarmanti. Il sindaco di Roma parla, infatti, di indicazioni dei servizi segreti americani sul rischio concreto di attentati terroristici in occasione del prossimo Giubileo. Un pericolo che sarebbe stato confermato al Primo Cittadino anche da suoi omologhi americani. Cosa sa Marino che noi non sappiamo? Che livello di esposizione hanno Roma e l’Italia? Non possiamo lasciare queste domande sospese, specie quando si seminano a mezzo stampa dubbi così gravi sulla sicurezza dei cittadini. Chiediamo al governo di venire a riferire con urgenza in Parlamento per chiarire tutti gli aspetti della situazione. Sarebbe gravissimo se tutto questo nascondesse un tentativo di Marino di far passare in secondo piano, attraverso un allarme così grave, tutta la negligenza, i ritardi e l’incapacità della sua amministrazione nel gestire un evento così importante“. Lo dichiara, in una nota, la deputata di Forza Italia Annagrazia Calabria.

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