sabato 20 Aprile 2024,

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Roccagorga. “Il dilemma della caserma dei Carabinieri, le polemiche senza senso”

scritto da Redazione
Roccagorga. “Il dilemma della caserma dei Carabinieri, le polemiche senza senso”

Ogni qualvolta che partono da Latina dosatori massicci di violenza verbale sulle persone per raggiungere piazza VI gennaio, un’iniezione di cattiveria gratuita viene erogata anche al segretario silente dell’UDC di Roccagorga.
All’improvviso, dopo mesi e mesi, anni di assenze continue,  si risveglia e pensa al suo Paese, non ricorda che i cittadini che lo hanno votato, non si vedono rappresentati in Consiglio Comunale, non ricorda il motivo per cui si era candidato e i problemi che voleva risolvere con il programma di un’altra città. La quotidianità, le problematiche della comunità  di Roccagorga dobbiamo aspettare che torni la memoria e qualche suggeritore.
Invece di fantasticare su fantomatici ritardi dell’Amministrazione , il partito  dell’UDC  dovrebbe interrogarsi sul perché non ha  più nessun rappresentante in consiglio comunale a Roccagorga, considerato che anche il consigliere Alfredo Ciotti, ha deciso di abbandonare quel partito e di  dichiararsi indipendente, nel rispetto delle persone che hanno riposto nella sua persona, la fiducia e la rappresentanza degli interessi di una comunità.
Parla di ritardi, di mancata attenzione dell’amministrazione sul tema della caserma, di rivendicazioni per aver segnalato il problema, si lamenta ed usa la parola macabro per definire il linguaggio usato da parte di chi governa il paese, avendo classificati  “avvoltoi” coloro che sulla caserma hanno cercato di speculare in negativo.
E’ utile spiegare al segretario dell’UDC o a chi per esso, che il  termine “avvoltoio” è spesso riferito  ad aspetti altamente negativi, ma non sempre. Infatti in passato il ruolo figurativo dell’avvoltoio era ben diverso: assunse un significato divino nell’antico Egitto, quando questo grande uccello venne considerato l’accompagnatore dell’uomo nel cammino dopo la morte, perché oltre che a cibarsi del corpo assumeva anche lo spirito avvicinandolo alla divinità, della quale divenne la rappresentazione, il totem.
Nessuna mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini,  che in massa,  hanno condiviso ed approvato la soluzione ottimale per la Caserma dei carabinieri, meno ottimale per chi come l’UDC, non avendo nessuna contezza di ciò che avviene nell’Amministrazione, di come si sviluppano progetti, di come  si affrontano e si superano le difficoltà ereditate, non ha mai apportato alcun contributo e sperava solo in esiti negativi, così come si augura la non costruzione della caserma.
E’ chiaro a tutti che il tempo delle prossime elezioni si avvicina e che il tema della caserma rappresentava sicuramente un tema di forte impatto per imputare all’Amministrazione responsabilità, ritardi, inefficienza.
Allora se la Caserma resta, il problema esiste perché potrebbe tornare l’incubo della cacciata dei carabinieri !!! Con queste dichiarazioni, siamo al ridicolo ed all’insufficienza di credibilità.
La soluzione condivisa con i vertici dell’Arma dei Carabinieri non solo è ottimale per la dislocazione dei locali, ma rappresenta un insieme di interessi a vantaggio di tutta la Comunità, che l’UDC con l’intervento del suo segretario , animato da cattivi consiglieri, non riesce a cogliere e purtroppo a condividerne il risultato.
Ridicola poi la reprimenda sul sacrificio della ex aula consigliare e dell’ufficio ragioneria, “ammucchiandoli tutti al primo piano, privando l’ufficio tecnico di spazi vitali”. Ma la domanda sorge spontanea. Ma sa dove si trovavano prima gli uffici Ragioneria e Tecnico? Ci si preoccupa di spazi ma nessuno accenno  all’importanza ed alla grande utilità del presidio della Caserma dei carabinieri sul territorio, nessun ringraziamento alle forze dell’ordine per l’assiduo ed incessante lavoro che quotidianamente offrono per garantire il rispetto della legalità, il mantenimento della sicurezza e dell’ordine. I cittadini di Roccagorga, questa Amministrazione , i dipendenti comunali sono riconoscenti e grati alle forze dell’ordine , ai Carabinieri in particolare, per il contributo che assicurano all’affermazione di valori fondamentali per la vita democratica. E’ con questa gratitudine che il sacrificio di spazi è l’ultimo dei pensieri e delle preoccupazioni , di fronte a chi mette a rischio la propria vita in difesa di quella degli altri. Lo dovrebbe sapere bene il segretario dell’UDC che per anni ha indossato la divisa della Polizia di Stato , ma che per interessi di bottega politica e di qualche risentimento di cattivi pensieri che non gli appartengono, si è imbarcato in una nota , questa sì, dal gusto assai macabro, di cui non vi era assoluta necessità.
E’ sufficiente ricordare al segretario dell’UDC che l’ufficio ragioneria per anni è stato “ammucchiato” al primo piano, esattamente dove è stato ricollocato, stessa stanza, stessa finestra, come gli spazi vitali dell’ufficio tecnico, gli stessi spazi  che oggi accolgono di nuovo gli uffici, e non mi sembra che c’è stata mai alcuna levata di scudi a difesa di spazi vitali.
Questa amministrazione, nel suo insediamento effettuò spostamenti più funzionali per garantire maggiore attenzione ai cittadini che si dovevano interfacciare quasi quotidianamente con i servizi Tributi e Ragioneria, insieme all’ufficio anagrafe, posizionandoli al piano terreno. Oggi per un interesse più generale e non certo di bottega , ognuno di noi è chiamato a contribuire  alla costruzione di un progetto che è di comunità, che è di risveglio delle coscienze nella consapevolezza che i sacrifici che si realizzano ora, saranno utili per il prossimo futuro. Questo vale per la caserma dei carabinieri oggi, ma per le condizioni più generali del sistema Italia, domani,  se si vuole superare la crisi che sta distruggendo il senso dell’umanizzazione della politica.
Noi riteniamo che oggi sia arrivato il momento in cui è necessario tornare all’umano, a riportare al centro della politica e della vita sociale l’uomo e non le cose. Per questo tutti i nostri sforzi sono concentrati sull’attenzione alle persone, ai disagi delle persone, a coloro che soffrono di più la crisi economica ed occupazionale, a coloro che non debbono sentirsi soli o abbandonati, a coloro che non hanno da mangiare e che non riescono a pagare gli affitti di casa, a coloro che non riescono a pagare le bollette. Lo facciamo con grande dignità e in silenzio, con determinazione e spesso con l’aiuto di Enti sovracomunali, come la Provincia di Latina, che mai si è tirata indietro di fronte a progettazioni , serie e argomentate, presentate dalla nostra amministrazione e che hanno trovato sostegno ed approvazione in specifici protocolli d’intesa.
Il cammino che abbiamo di fronte, ancora pieno di difficoltà e di insidie, ci affascina e nello stesso tempo ci stimola e ci sprona a continuare su queste scelte, a relegare l’attenzione spasmodica alla costruzione dell’inessenziale nelle retrovie e a concentrarci su quello che invece serve e chiede la nostra comunità. Dialogo, ascolto, partecipazione, minore pressione fiscale, servizi efficienti ed efficaci, un’amministrazione attenta ai bisogni reali delle persone, attività che hanno contraddistinto la nostra azione amministrativa in questi anni, di cui l’UDC non può rivendicare nulla se non l’assoluta assenza e l’assoluto silenzio, trovando le parole solo per goffo autogol.
Il tempo della speranza è tra noi, il tempo della consapevolezza, della conoscenza, del rispetto delle regole e di un modo diverso di amministrare nell’interesse collettivo  è presente da sempre in questa amministrazione , il tempo della riaffermazione della centralità delle persone rispetto alle cose sarà la nostra sfida del domani.

Il Sindaco
Carla Amici

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