sabato 20 Aprile 2024,

Provincia di Latina

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Riordino delle province. Cusani: “Le infelici considerazioni di Griffi e Saitta”

scritto da Redazione
Riordino delle province. Cusani: “Le infelici considerazioni di Griffi e Saitta”

Le dichiarazioni del Presidente dell’UPI Saitta, all’indomani delle determinazioni assunte dalla  Commissione affari costituzionali al Senato, sono un vero atto di tradimento nei confronti delle Province italiane. Non solo l’Upi ha mancato il suo fine istituzionale non difendendo le ragioni delle Province da un processo di delegittimazione della rappresentatività democratica ed i cittadini dalla cancellazione di un presidio tanto importante nell’erogazione di servizi essenziali, ma si è prestato a fare il cavallo di troia all’interno delle Province stesse, annichilendo e mortificando i rappresentanti istituzionali impegnati a scaldare le scuole, ad assicurare viabilità sicura, rispetto per l’ambiente e servizi ai cittadini. Ignobili i commenti pronunziati da chi avrebbe dovuto pretendere un riordino dell’intero assetto istituzionale, invece di sacrificare le sole Province sull’altare dei costi della politica, passate come una casta localista. Nei provvedimenti del Governo non c’è rispetto delle norme, non c’è risparmio di spesa, non c’è garanzia di efficienza e di funzionalità di un sistema, ma solo un taglio senza valutazione alcuna di un po’ di Province qua e la sul territorio italiano, individuate senza criteri obiettivi, tuttavia aperto ad operazioni di alta chirurgia istituzionale per salvare qualche “localismo” più fortunato o soltanto più vicino, sempre utile a mercanteggiare la chiusura del cerchio ordito dal Ministro Padroni Griffi. Dimentica il Presidente Saitta, che i “localismi” – additati quali causa del naufragio del riordino – dai quali oggi prende le distanze, sono espressione democratica di cittadini italiani, dei cittadini delle Province, quelli che ha ritenuto di non difendere e che alla luce di tali mortificanti dichiarazioni non hanno bisogno di essere rappresentati dal Presidente Saitta, che ben farebbe a rassegnare immediate le proprie dimissioni;  non hanno bisogno dell’UPI, che ha un costo per il suo sostentamento e che in spending review ben può essere risparmiato atteso lo scadente servizio offerto, smascherando una volta per tutte gli imbonitori che hanno svenduto per pochi denari il rispetto, la dignità, la storia, la rappresentatività di cittadini dell’Italia, prim’ancora che delle Province.

Armando Cusani
Presidente della Provincia di Latina

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