venerdì 19 Aprile 2024,

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Regione Lazio, Terre pubbliche, Nieri sorpreso per dichiarazioni Coldiretti

scritto da Redazione
Regione Lazio, Terre pubbliche, Nieri sorpreso per dichiarazioni Coldiretti

Sono rimasto molto sorpreso dalle dichiarazioni del presidente di Coldiretti Roma e Lazio circa la necessità di ritirare il bando sulle Terre Pubbliche. Un’iniziativa apprezzata da tutti che va nella direzione di tutelare l’Agro-Romano, evitare le cementificazioni, creare lavoro e valorizzare il nostro patrimonio, sottraendolo al degrado e all’incuria. Mi preme precisare che la Coldiretti, come tutte le altre organizzazioni del settore e le associazioni attive, è stata regolarmente invitata all’incontro preparatorio organizzato dall’amministrazione. Purtroppo l’associazione non si è presentata, ma ciò non toglie che siamo aperti ai suggerimenti migliorativi del nostro lavoro che la Coldiretti vorrà fare. Potranno rivelarsi utili al momento della predisposizione del secondo bando di assegnazione, che sarà emanato dopo l’estate”. E’ quanto dichiara Luigi Nieri, Vicesindaco e Assessore al Patrimonio di Roma Capitale. “E’ bene sottolineare, inoltre, che dei 4 lotti messi a bando due risultano completamente liberi, per la precisione sono stati liberati da attività improprie. Mentre negli altri due terreni insistono attività abusive che abbiamo già chiesto più volte di liberare, e che saranno comunque liberati in tempo per l’assegnazione dei lotti. In un caso si tratta di un pastore che occupa senza alcun titolo un’area pubblica. Nell’altro caso si tratta di un’attività agricola abusiva, in quanto non è mai stata chiesta alcuna autorizzazione a Roma Capitale per l’utilizzo dell’area interessata. In entrambi i casi non è mai stato corrisposto neanche un centesimo a favore dell’amministrazione, e dunque della collettività, per l’utilizzo delle aree – Nieri aggiunge – Il nostro patrimonio è un bene comune e non può essere lasciato nel degrado o sfruttato per interessi personali. La nostra scelta è quella di assegnare i terreni attraverso procedure trasparenti e condivise, per aprire prospettive occupazionali innovative nel settore dell’agricoltura e creare integrazione con i territori”.

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