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Regione Lazio: la sanità oggi

scritto da Redazione
Regione Lazio: la sanità oggi

La sanità del Lazio: meno costi, più qualità“. Questo lo slogan scelto dalla Regione Lazio per presentare i risultati del primo semestre del Sistema Prevale, programma regionale di valutazione degli esiti del Lazio in collaborazione con il programma nazionale esiti ed elaborato dal Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale. Un sistema costruito per valutare la qualità delle cure nella Regione Lazio.
A illustrare i dati nella Sala Tevere della Regione Lazio, insieme al governatore, Nicola Zingaretti, il direttore del dipartimento di Epidemiologia del Ssr, Marina Davoli, Flori Degrassi della direzione regionale salute integrazione sociosanitaria e il subcommissario alla sanità della Regione Lazio, Giovanni Bissoni. Gli accessi al sito sono passati da 700 nel 2013 a 2300 nel 2014 e nei primi 5 mesi dalla pubblicazione dell’edizione 2015 sono stati circa 1500.
Sui costi il Lazio si pone come Regione virtuosa per il contenimento della spesa sanitaria. Secondo i dati Agenas 2015 in Italia sale la spesa di un +0,89%. In controtendenza il Lazio dove vi è una diminuzione dello 0,18%. Sul disavanzo si è passati da 2mld nel 2006 a 282 mln di euro nel 2015, mantenendosi sotto al 5% per due anni consecutivi. Continua a migliorare la qualità delle cure nel Lazio per quanto concerne gli interventi di colecistectomia, il trattamento dell’Infarto Acuto del Miocardio e la tempestività dell’intervento chirurgico entro 2 giorni dalla frattura del collo del femore. Ma soprattutto va sottolineata una riduzione più significativa rispetto al passato dei parti cesarei primari. Nello specifico la proporzione di cesarei primari nel I semestre 2015 diminuisce rispetto agli anni precedenti (1.5% in meno, rispetto a una media di meno 0.5% a partire dal 2010, quando la proporzione era del 33%), arrivando al 28.7%, ancora alta rispetto sia alla media nazionale che è del 26%, e più alta rispetto a molte regioni italiane che hanno medie al di sotto del 20%. La proporzione di interventi per fratture del collo del femore in pazienti anziani eseguite entro due giorni dall’accesso nella struttura di ricovero è aumentata, passando dal 41% nel 2013 al 49% nel 2014 fino al 53% nel I semestre del 2015. La proporzione di angioplastica primaria, intervento salvavita nei casi più gravi di infarto acuto del miocardio, i cosiddetti STEMI (soprallivellamento del tratto ST), è rimasta sostanzialmente invariata nel I semestre 2015 (43%) rispetto a tutto il 2014, ma aumentata rispetto al 2013 (31%). La proporzione di colecistectomie laparoscopiche con degenza post-operatoria inferiore a 3 giorni è aumentata ulteriormente passando dal 61% nel 2013, al 67% nel 2014, al 72% nei primi 6 mesi del 2015, in linea con il trend degli ultimi anni. Il risultato è una progressiva riduzione dei giorni di degenza potenzialmente inappropriati.


SANITÀ, ZINGARETTI: “SPESA SANITARIA SCENDE, È BEL GIORNO PER IL LAZIO”
E’ un bel giorno per la sanità del Lazio: in primo luogo, mentre in Italia la spesa sanitaria cresce dello 0,89% l’Agenas, l’agenzia nazionale per i servizi sanitari regionale, ci dice che nel Lazio, in controtendenza, la spesa sanitaria scende dello 0,18%“. È quanto dichiara il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti a margine della conferenza sui dati della sanità nel Lazio.
Questo significa – spiega il governatore – che dal punto di vista finanziario il Lazio non è più la regione canaglia d’Italia con un disavanzo annuale fuori controllo, siamo passati da due miliardi del 2006 a un risultato che prevediamo nel 2015 intorno ai 280 mln. Ma soprattutto è importante che per due anni consecutivi abbiamo mantenuto l’obiettivo del 5% del budget che è una delle condizioni per uscire dal commissariamento. Ma più importante di tutto è che questo contenimento della spesa si accompagna con un miglioramento degli esiti delle cure. Migliora il femore entro due giorni, migliora la curva dei parti cesarei anche se sono ancora troppo alti, migliora l’angioplastica coronarica. Sono esiti di cura che ci parlano di un trend di miglioramento dell’offerta della cura mentre la quantità della spesa cala e il disavanzo della spesa cala. La strada è lunga – conclude Nicola Zingaretti – ma stiamo vincendo la battaglia di mettere la spesa sotto controllo senza scaricare questo sulla vita dei cittadini.


TICKET SANITÀ, AURIGEMMA: “ANCHE TV NAZIONALE EVIDENZIA SCEMPIO ZINGARETTI”
Adesso, la regione non può e non deve più nascondersi. La vicenda si sta trasformando in un caso di interesse nazionale, a tal punto che ieri ne ha parlato in modo dettagliato anche una trasmissione tv in prima serata. Riflettori che hanno mostrato lo scempio, la disorganizzazione del presidente Zingaretti che sta mettendo in ginocchio i cittadini. I quali, si recano presso gli uffici della regione per chiedere chiarimenti,e sono “obbligati” a fare delle file interminabili, a volte sono costretti addirittura a tornare il giorno dopo. Perdipiù, ci sono moltissimi anziani, che per arrivare a via colombo devono prendere i mezzi pubblici, e poi una volta giunti devono attendere ore e ore in piedi, e magari tornano a casa senza aver concluso nulla. E ancora: padri e madri di famiglia che devono prendere giorni di permesso o ferie per recarsi in regione. Inoltre, ci sono anziani con pensioni di invalidità ai quali arrivano cartelle molto alte, senza la possibilità di rateizzare. Ora, il vaso è colmo. Oltre a ribadire per l’ennesima volta la mancanza di pianificazione di Zingaretti, che con la sua incapacità sta causando disagi e disservizi ai cittadini, adesso è il momento che esca dal suo silenzio e ci metta la faccia. Fornisca chiarimenti e spiegazioni su una situazione, al momento ingestibile e fuori controllo. Non vorremo anche in questo caso doverci recare dal prefetto, visto che sempre più spesso sono altri organi dello stato a fornire risposte e a trovare soluzioni alle problematiche di carattere regionale. E a coprire il vuoto di Zingaretti, che continua a dormire, non rendendosi conto della situazione. Tra l’altro, come gruppo Forza Italia, da ieri stiamo cercando di colmare questo vuoto avendo messo a disposizione un numero telefonico, una mail e una pagina facebook per poter aiutare circa 230mila cittadini del Lazio che si sono visti recapitare le famose cartelle“. Lo dichiara, in una nota, il Capogruppo di Forza Italia della regione Lazio Antonello Aurigemma


SANITÀ, BONAFONI: DATI PREVALE BUON SEGNO, MA PREOCCUPANO TAGLI L. STABILITÀ
Un segnale positivo quello che il sistema Prevale (Programma Regionale di Valutazione degli Esiti degli interventi sanitari) ci consegna dopo quasi tre anni di lavoro: migliori prestazioni, più veloci i tempi di attesa e un risparmio della spesa sanitaria. In questo quadro le preoccupazioni maggiori non sono quelle del lavoro che stiamo mettendo in campo, evidentemente sulla strada giusta, ma dalle notizie relative ai tagli che il governo imporrà con la legge di stabilità. Temiamo infatti di trovare un ostacolo molto impegnativo da superare, dopo lo sforzo fatto nella direzione della razionalizzazione e della riorganizzazione del sistema, mirato al miglioramento del servizio oltre al risparmio di risorse. Un rischio che i cittadini del Lazio non dovrebbero trovarsi a vivere“. Così in una nota Marta Bonafoni, Consigliera Sel alla Regione Lazio e membro della Commissione Politiche sociali e salute della Pisana.


(LZ) SANITÀ. STORACE: SU ACCORPAMENTI ASL ZINGARETTI RISCHIA ACCUSA DI ABUSO
Zingaretti fa bene ad inchinarsi al sovrano che sta in Consiglio regionale e non in Giunta“. Così all’agenzia Dire il presidente de La Destra, Francesco Storace, rispetto alla decisione della Giunta di inserire nella proposta di legge che ridisegna le Asl e le aziende ospedaliere del Lazio una norma che, abrogando il comma 24 dell’articolo 2 della legge di stabilità regionale del 2014, di fatto restituisce al Consiglio il potere di decidere sugli accorpamenti di Asl e aziende ospedaliere.
Il comma 24 non è una formula algebrica ma la decisione di Zingaretti di procedere a un accorpamento limitatissimo delle Asl della nostra Regione senza sentire nessun altro. Sono stati costretti dall’opposizione a venire in commissione per discutere se due Asl da ridurre sono poche o troppe – ha spiegato – La decantata rivoluzione di Zingaretti si infrange sul muro della propaganda perché le 17 aziende sanitarie si riducono a 15, non mi pare un grande risparmio. Nel nostro programma elettorale scrivemmo che ci voleva una sola Asl nella citta’ di Roma e se ne potrebbe fare una solo nella Provincia di Roma, riducendo in questo modo sostanzialmente il carico della burocrazia sanitaria sulle politiche per la salute“.
Secondo Storace il ripensamento è dovuto anche al fatto che “le modalità con cui è stato possibile varare il decreto con cui Zingaretti ha accorpato le sole due Asl di Roma si possono prestare all’accusa di avere abusato dei propri poteri, che ha una fattispecie penale sanzionata anche dalla legge Severino. Non so quanto gli convenga“.
Per il vicepresidente del Consiglio il governatore del Lazio, nella sua veste di commissario ad acta per la sanità “ha violato una legge statale che dice che se un commissario per il piano di rientro ha bisogno di cambiare una norma che ostacola il rientro dal debito può fare semplicemente una cosa: scrive una diffida al Consiglio regionale ‘cambiatemi quella legge’ e gli da’ 60 giorni di tempo, se il Consiglio non lo fa non procede lui ma il Consiglio dei ministri con una delibera ad hoc. È scritto nella legge Monti, decreto 98 del 2011 e lui l’ha violata bellamente.
Perche’ Zingaretti non fece quella diffida? Evidentemente voleva fare trovare tutti davanti al fatto compiuto e forse ha voluto evitare anche un confronto sindacale che sarebbe stato più aspro“.


SANITÀ, AURIGEMMA (FI): “ZINGARETTI ABBIA PIÙ RISPETTO PER CITTADINI”
Apprendiamo come sempre i toni entusiastici del presidente Zingaretti, stavolta sui dati del sistema Prevale della sanità, programma regionale valutazione esiti. Che faccia di bronzo: cosi avrebbero commentato le persone educate quest’atteggiamento totalmente inopportuno; chissà cosa avrebbero detto le persone più esasperate, che ogni giorno toccano con mano i disastri della sanità laziale targata Zingaretti“. Lo dichiara il Capogruppo di Forza Italia della regione Lazio e vice presidente della Commissione Salute Antonello Aurigemma. “Innanzitutto sui dati del disavanzo di 700 milioni per le nove strutture ospedaliere, che per questo motivo saranno sottoposte molto probabilmente a un piano di rientro, aspettiamo da tempo (finora invano) il presidente Zingaretti in Commissione – continua Aurigemma – Trattandosi di numeri, infatti, non sono soggetti a interpretazioni. E poi, vorremmo invitare il Governatore ad avere più rispetto per tutte quelle persone che sono costrette a convivere con disservizi e disagi, che lui stesso ha generato con le sue politiche sanitarie decisamente scriteriate. Dovrebbe avere più rispetto anche per tutti coloro che attendono mesi per una visita, mesi per un ricovero o per tutti quelli che si sono visti tagliare prestazioni che prima venivano erogate dal servizio sanitario. Oppure per quelle 235mila persone che si sono viste recapitare avvisi bonari, a seguito dell’attività di recupero dell’evasione per i ticket sanitari, e che aspettano ore ed ore di fronte agli uffici della regione per avere chiarimenti, e a volte senza risolvere nulla. Proprio a queste persone va tutta la nostra solidarietà, perché oltre ai disservizi, devono ascoltare anche i toni trionfalistici di Zingaretti. Come si dice in questi casi: oltre al danno la beffa“.

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