venerdì 19 Aprile 2024,

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Regione Lazio e la comunicazione del Popolo della Libertà

scritto da Redazione
Regione Lazio e la comunicazione del Popolo della Libertà

REGIONE, GRAMAZIO (PDL) « ZINGARETTI SI INTESTA RISULTATI  NON SUOI»

«Non fa certo onore a Nicola Zingaretti intestarsi risultati amministrativi non suoi. Gli uffici regionali, infatti, avevano già portato a termine le procedure per l’accreditamento da parte dell’Ente di ben 500 strutture sanitarie, firmando i relativi atti, pubblicandoli e notificandoli  ai destinatari. Non solo, ma gli uffici avevano già predisposto e completato ulteriori 77 accreditamenti cronologicamente prima che al Presidente della Regione fossero attribuiti i poteri di commissario ad acta per il rientro della spesa sanitaria nel Lazio.  Zingaretti si è quindi limitato semplicemente a firmare un lavoro già compiuto, prendendosene  però scorrettamente il merito davanti ai cittadini. Nei prossimi giorni, nel corso di una manifestazione che si terrà nella sala Folchi dell’Ospedale San Giovanni, faremo tutta la chiarezza necessaria sulla vicenda, rendendo noti e consegnando numeri e responsabilità reali nel conferimento degli accreditamenti». Lo dichiara Luca Gramazio, capogruppo Pdl alla Regione Lazio

FIUMICINO. GRAMAZIO (PDL)«UFFICIO STAMPA REGIONE AL SOLDO DELLA POLITICA?

«Chiediamo per correttezza istituzionale e affinchè ognuno si attenga al compito preposto, di evitare note anonime nel rispondere a soggetti istituzionali, come avvenuto oggi da parte dell’ufficio stampa della Regione Lazio con una replica offensiva nei confronti del sindaco Alemanno. Questi signori e chi li dirige, dovrebbero ricordare che non sono l’ufficio stampa del Pd e che vengono lautamente pagati con soldi pubblici. Nel merito della questione sulla tassa sul rumore a Fiumicino, inoltre, il sindaco Alemanno ha posto un problema serio, ed il fatto che Zingaretti lo abbia solo copiato non giustifica lui e la sua giunta. Forse un minimo di decoro e di senso delle istituzioni aiuterebbe la casa di vetro…che già scricchiola». Lo dichiara il Capogruppo Pdl alla Regione Lazio

REGIONE. SABATINI (PDL)«ZINGARETTI REVOCHI NOMINA ROSATI»

«In merito alle notizie stampa su una presunta inconferibilità dell’incarico di commissario dell’ARSIAL all’ex assessore della Provincia di Roma Rosati, abbiamo avuto oggi la conferma che c’è stata da parte del Presidente Zingaretti quantomeno una palese elusione delle nuove norme sull’incompatibilità degli incarichi amministrativi»
E’ quanto dichiara il Consigliere regionale del Lazio Daniele Sabatini a margine della relazione in VIII Commissione consiliare permanente dell’Assessore regionale all’Agricoltura, Sonia Ricci, proponente della nomina di Rosati a commissario.
«Rispondere – alla legittima domanda posta dagli organi di informazione e dall’opposizione consiliare – che la normativa violata è formalmente entrata in vigore pochi giorni dopo la nomina, e che pertanto nessuna censura può essere posta alla Giunta Zingaretti è francamente risibile e debole come tentativo di giustificazione. E’ vero – prosegue – che la nomina di Rosati è del 30 aprile e che il decreto sull’incompatibilità degli incarichi presso le pubbliche amministrazioni è formalmente entrato in vigore solo il 4 maggio, ma occorre precisare con chiarezza che trattasi del d. lgs. n. 39 dell’8 aprile 2013, pubblicato in Gazzetta Ufficiale Il 19 aprile. Il decreto legislativo 39/2013, peraltro, va a modificare la l. 6 novembre 2012, n. 190. Appare chiaro che il Presidente Zingaretti, al momento della nomina, non poteva non sapere che di lì a qualche giorno sarebbe entrata in vigore questa norma. Una scelta, perciò, che ritengo discutibile sotto i profili di trasparenza e di opportunità politica».
«Se il Presidente Zingaretti – conclude Sabatini  – vuole continuare a poter legittimamente parlare di legalità e trasparenza, come ha lungamente fatto nel corso della campagna elettorale regionale, abbia un sussulto di coraggio e di serietà procedendo alla immediata revoca della nomina da lui fatta in favore del suo ex assessore provinciale” 

REGIONE. GRAMAZIO (PDL)«EVIDENTE SCOLLAMENTO TRA GIUNTA E MAGGIORANZA»

«Il tema dello scarso lavoro dell’Aula è una questione molto più pesante del solo impegno della campagna elettorale. A poco più di 50 giorni dall’inizio del mandato appare evidente uno scollamento tra la Giunta chiusa nel palazzo del potere e una maggioranza visibilmente “sbandata”, ridotta ad essere passacarte di un governo regionale che lavora male e si presenta peggio. Solo una cosa riesce a far dimenticare a Zingaretti & co. il brutto momento iniziale: le nomine che distribuiscono posti di sottogoverno a correnti, che non vedono l’ora di esibirli come vessilli di un potere assai becero. E mentre la casa di vetro scricchiola, i cittadini capiscono. E Marino, ormai abbandonato da tutti, ne pagherà le conseguenze»

Lo dichiara il Capogruppo pdl alla Regione Lazio Luca Gramazio

REGIONE, PALOZZI (PDL) «ZINGARETTI ADESSO CHIARISCA NOMINE»

«È sempre più evidente che nella casa di vetro di Zingaretti tutto sia possibile: assessori rinviati a giudizio per reati ambientali che possono rimanere in carica, o incarichi che sembrerebbero essere stati conferiti senza che vengano rispettati i requisiti previsti.
Il caso dell’ex assessore provinciale Antonio Rosati e di Andrea Ciampalini sono emblematici. Il primo perché la nomina arriverebbe a 4 giorni dall’entrata in vigore di un d.lgs che impedirebbe di ricevere nuovi incarichi a chi ha ricoperto ruoli pubblici all’interno di un ente della stessa regione nell’anno precedente; nel secondo perché Ciampalini ricoprirebbe tanto il ruolo di amministratore di Sviluppo Lazio, controllata dalla Regione, sia quello di vice capo di Gabinetto. Aspettiamo con ansia che a questo punto Zingaretti chiarisca una vicenda politicamente inopportuna e in aperto contrasto con l’impegno preso di fronte ai cittadini di garantire trasparenza alla Regione. Impegno che in pochi mesi è stato puntualmente disatteso». È quanto dichiara il consigliere Pdl della Regione Lazio, Adriano Palozzi

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