“Associazioni, professionisti, categorie protette, forze dell’ordine, cittadini, credere che esista ancora qualcuno che s’immoli per difendere questo Sindaco mi risulta davvero difficile, se non impossibile. Grazie alla sua capacità di distruggere tutto quello che malauguratamente si scontra con il suo cammino è riuscito a farsi terra bruciata intorno. E il rischio che dalla terra bruciata divampi un incendio devastante è molto elevato vista la gestione superficiale della Protezione Civile di Roma Capitale da parte dell’amministrazione Marino che ha voluto riscrivere la convenzione antincendio boschivo AIB senza consultare né confrontarsi con le realtà associative del settore. Una manovra disonesta e a mio avviso ai limiti della legittimità che non tiene in alcun modo conto dei pericoli che i diretti interessati, alcuni costretti dalle contingenze ad iniziare la campagna antincendio ancor prima di firmare la convenzione, corrono senza alcuna copertura assicurativa. Alcune associazioni di protezione civile giustamente si sono rifiutate di firmare la convenzione. Un vergognoso sfruttamento orchestrato solo per far fare bella figura al sindaco e tappare le carenze organizzative a scapito di professionisti dediti al dovere a difesa del cittadino e che in cambio non vengono neanche messi nelle condizioni di lavorare in sicurezza. Non ci stupisce che non sia previsto nessun investimento consistente né un piano strategico di prevenzione per evitare il peggio e ci domandiamo che cosa succederebbe se, come facile che capiti nei mesi torridi, dovesse andare a fuoco Castel Porziano e su chi ricadrebbero le responsabilità. Sembra proprio che Marino tra i tanti nomignoli affibbiatigli non sia intenzionato a rinunciare a quello dell’imperatore Nerone. Come già fatto nei mesi scorsi in merito alla scandalosa situazione della Protezione Civile della Regione Lazio, continueremo a denunciare alla Procura della Repubblica queste pericolose negligenze davvero difficili da digerire per chi conosce l’impegno e i sacrifici dei volontari e delle associazioni costrette a subire questi soprusi“. Lo dichiara, in una nota, il consigliere regionale del Lazio, Fabrizio Santori.