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Terracina. Processo Pro Infantia: chi ha paura di Legambiente nazionale e perché?

scritto da Redazione
Terracina. Processo Pro Infantia: chi ha paura di Legambiente nazionale e perché?
“Il collegio presieduto non più dal Giudice Aldo Morgigni (trasferito in Corte d’Appello a Roma) ma dal Giudice Laura Morselli – a latere Simona Sergio e Francesca Coculo – ha rigettato l’eccezione per Marcuzzi in quanto ritiene oggettiva e probatoria la connessione dei reati contestati con quello per cui deve rispondere l’ex vice Sindaco di Terracina.
In aula, si è consumata una disputa tra il collegio difensivo e le eventuali parti civili. A richiedere di essere parte civile, infatti, ci sono l’Associazione antimafia Antonino Caponnetto, un cittadino che ha comperato un immobile nei pressi della ex Pro Infantia e le due Legambiente, quella nazionale e quella del Circolo territoriale “Pisco Montano”. Le difese hanno avuto da eccepire proprio sulla costituzione simultanea e distinta di parte civile, in previsione di richiesta risarcitoria, da parte di Legambiente nazionale e di Terracina. Peraltro, secondo l’avvocato difensore di Zappone, Legambiente locale non avrebbe avuto alcun danno derivante dal reato contestato al suo assistito. Eccezioni che, ovviamente, sono state respinte dagli avvocati delle due Legambiente che hanno spiegato di perseguire interessi collettivi di natura locale l’una e di natura generale, sul versante ambientalista, l’altra.
Sulla questione della parti civili, per cui non sono mancate scintille tra l’avvocato di Legambiente nazionale e l’avvocato difensore di Marcuzzi, il Collegio si è riservato e deciderà alla prossima udienza fissata per il 6 ottobre 2022 alle ore 9,30.”

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