giovedì 28 Marzo 2024,

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Polverini firma il decreto: si voterà il 24 e 25 febbraio

scritto da Redazione
Polverini firma il decreto: si voterà il 24 e 25 febbraio

Questa volta finalmente la data del voto é quella definitiva: nel Lazio si voterà per il rinnovo della Regione il 24 e il 25 febbraio, in election day con le Politiche, la Lombardia e il Molise. Caduto il governo, sciolte le Camere e soprattutto fissata dal governo uscente la data delle prossime elezioni nazionali, anche la governatrice dimissionaria Renata Polverini, come aveva annunciato, si è adeguata. E ha “rinnovato”, questa la formula utilizzata, il decreto che già aveva emesso e che invece indicava il 10 e l’11 febbraio. Il decreto rinnovato, si legge in una nota della Regione, “individua la prima data utile tecnicamente compatibile con la normativa in materia elettorale”. Una notazione non casuale, se si riconsidera il percorso più che travagliato che ha portato fino alla serata di oggi. Dopo un ricorso che chiedeva urne rapide vinto dal Movimento difesa del cittadino davanti al Tar e confermato dal Consiglio di Stato, Polverini, che si era dimessa a fine settembre, aveva emanato il decreto, vigente fino a questo pomeriggio, che fissava le urne il 10 e l’11 novembre. Ma lo stesso Mdc, curato dall’avvocato Gianluigi Pellegrino, aveva poi presentato e vinto un ulteriore ricorso: non erano quelle le prime date utili. Il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro aveva dunque fissato le urne al 3-4 febbraio. Ma un passo indietro di Pellegrino aveva annullato gli effetti del ricorso, lasciando in piedi dunque solo il ‘vecchio’ decreto. Che però per l’Mdc è insostituibile, perché effetto di una sentenza di Palazzo Spada. Non dello stesso avviso Polverini, che ha consultato prima di agire sia il prefetto che il ministro Cancellieri. “Lunedì 24 dicembre – aggiunge la Regione – la Regione Lazio provvederà alla trasmissione alle Prefetture e ai Comuni di tutte le indicazioni necessarie a perfezionare le procedure per il corretto svolgimento delle
consultazioni elettorali”. Chi si sfiderà? Per il centrosinistra è già in campo Nicola Zingaretti. Il Movimento Cinque Stelle candida Davide Barillari. Il centrodestra, invece, é frammentato. Di sicuro c’é Francesco Storace, leader de la Destra, che punta a far convergere su di sé la coalizione. C’é poi Francesco Pasquali (Fli) con la lista ‘Ragione Lazio’. CasaPound candida invece Simone Di Stefano. Manca all’appello il Pdl, che a questo punto dovrà decidere a stretto giro. Sul tavolo una serie di nomi sia ‘civici’ che ‘politici’. Nella prima categoria ci sono due magistrati, Matone e Amore (con la prima in ampio vantaggio sul secondo). Tra i politici, invece, prende piede l’ipotesi Beatrice Lorenzin. Da non sottovalutare la nascita di ‘Fratelli d’Italià, che nel Lazio può contare sulla forte corrente dei Gabbiani, che potrebbe esprimere una sua candidatura (Marsilio). Sembra infine ormai diretta verso il Parlamento, e non verso la ricandidatura, l’uscente Renata Polverini.

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