venerdì 29 Marzo 2024,

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Notizie dalla Regione Lazio

scritto da Redazione
Notizie dalla Regione Lazio

REGIONE, AURIGEMMA (FI): ZINGARETTI ULTIMO IN CLASSIFICA PER PRODUTTIVITÀ
Quanto riportato oggi da autorevoli testate giornalistiche, che riprendendo uno studio Uil/Eures denunciano la pessima performance della maggioranza di Centrosinistra che governa la Regione Lazio in termini di produttività relegandola ultima in classifica tra le assemblee elettive, non fa che confermare quanto, in maniera solitaria ed inascoltata, andiamo denunciando da mesi. Leggi che, approvate da anni dalla Giunta e annunciate ai cittadini con grande clamore mediatico, non vengono poi portate in Consiglio per l’approvazione e rimangono pigramente dimenticate. Così è accaduto ad esempio per la legge di riordino delle società dei trasporti, o quella della riduzione degli Enti Parco per non parlare della legge sul sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali della regione Lazio, per le disposizioni in materia di riordino di enti dipendenti e per finire al testo unico del commercio, e tante altre che non sono neanche transitate nei corridoi del consiglio. Stesso malfunzionamento anche per le commissioni consiliari spesso deserte o addirittura non convocate, tra tutte il caso della commissione salute da mesi in stallo, che nemmeno il recente rimpasto voluto dalla maggioranza è riuscito a risolvere, tanto è vero proprio questa mattina la commissione convocata si è chiusa per mancanza di numero legale. D’altronde non abbiamo mai avuto il piacere di avere in Aula il presidente Zingaretti, fatto salvo rare eccezioni, che invece di dare il buon esempio soprattutto alla sua maggioranza, è ormai sempre più spesso impegnato in qualcos’altro o altrove in concomitanza con i Consigli Regionali. Per conto nostro, come consiglieri di opposizione, continueremo a lavorare per stimolare una maggioranza assonnata e probabilmente annoiata, priva di idee e stimoli, pronti a realizzare il cambiamento che i cittadini del Lazio ogni giorno di più si augurano e continueremo le nostre battaglie per fare approvare le nostre proposte di legge che abbiamo presentato da anni, ma che non vengono discusse nelle commissioni competenti“. Lo dichiara in una nota il capogruppo di Forza Italia della regione Lazio Antonello Aurigemma.


REGIONE. PORRELLO: DATI PRODUTTIVITÀ CONSIGLIO RIFLETTONO DESOLAZIONE
Mentre Zingaretti passa il tempo a vantarsi del lavoro svolto in Regione, i dati del rapporto Uil/Eures sulla produttività del Consiglio Regionale del Lazio riflettono il desolante spettacolo a cui assistiamo fin dal nostro insediamento e che denunciamo in aula ogni volta che i numeri lo rendano necessario. Il fatto che la maggior parte delle norme approvate in questa legislatura siano di iniziativa di Giunta da la misura del ruolo marginale, di passacarte, in cui e’ stato relegato il Consiglio da Zingaretti. In questi tre anni abbiamo varato leggi di quattro articoli in cinque sedute perché non c’era mai il numero legale per l’approvazione degli emendamenti, abbiamo visto leggi di Giunta passare solo grazie al voto attribuito d’ufficio al mai presente Zingaretti e osservato consiglieri di maggioranza e opposizione venire in aula, firmare e andare via. Ci hanno deriso quando abbiamo detto che 8.500 euro al mese sono troppi, ostacolato quando abbiamo restituito alla collettività quello che eccede dai nostri 2.500 euro netti più spese rendicontate e segnalato come gli inesperti della politica, solo perché crediamo che il nostro dovere sia essere nell’istituzione dove i cittadini hanno deciso di eleggerci invece di cercare i voti per essere rieletti, per riottenere 8.500 euro al mese per una legislatura senza nessuno obbligo. Leodori deve richiamare i consiglieri regionali al proprio dovere e non cedere a chi preferisce l’ozio dorato all’attività legislativa. Riavvicinare i cittadini a via della Pisana, abbandonata anche dagli operatori dell’informazione, è l’unica strada per salvare l’istituzione regionale dal degrado in cui da decenni è abbandonata da una classe politica assente e senza senso civico“. Così in un comunicato Devid Porrello, capogruppo del M5S Lazio.


Paola Taverna, Senatrice del Movimento 5 Selle, è intervenuta ai microfoni della trasmissione “Ecg Regione” condotta da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
Su trivellopoli. “Beautiful è meno complessa da comprendere rispetto a trivellopoli –ha affermato Taverna-. L’amico, il cugino, il fratello, il fidanzato, il nonno, il padre… L’avevamo visto già con le banche. E’ una commedia tragica”.
Le riforme. “Mi sembra semplice il concetto –ha spiegato Taverna-, un governo che ha una mozione di sfiducia al Senato non può andare alla Camera per il voto finale sulle riforme, deve prima andare in Senato ad affrontare la mozione di sfiducia delle opposizioni e verificare se c’è la fiducia del Parlamento. Invece vanno alla Camera portandosi a casa l’ultimo voto di una schiforma, una riforma costituzionale fatta su misura del premier, su un progetto di distruzione del concetto di democrazia che conosciamo nel nostro Paese. Una riforma che ha anche caratteri di incostituzionalità. Renzi invece va avanti come un treno, posticipa la mozione di sfiducia anche dopo il referendum, anche se la mozione riguarda proprio quella situazione. C’è uno scandalo che coinvolge membri del governo, a partire dal premier stesso che si intesta la paternità di questo provvedimento ed è accertato che fa esclusivamente gli interessi di società private, in questo caso della Total, che rischia di procurare altri danni al territorio, che non ci porta altro che inquinamento e malattia. Io credo che comincino a vergognarsi anche i membri del suo stesso partito per come si sta comportando”.
Mozione sfiducia. “Se Verdini dovesse correre di nuovo in soccorso di Renzi, a quel punto si dovrebbe fare un rimpasto di governo –ha sottolineato Taverna-. Loro fino ad ora hanno detto che l’appoggio di Verdini non è un appoggio al governo ma ai singoli provvedimenti. Stavolta sarebbe differente, perché la mozione di sfiducia è verso il governo. Se questo governo si dovesse reggere in piedi con i voti di Verdini vuol dire che la maggioranza è cambiata. Quindi Renzi dovrebbe riandare al Colle, fare un rimpasto e presentare la nuova squadra di governo. Gli elettori dovrebbero essere informati che il Pd è al governo con Verdini, Ala e tutti quei personaggi che fino a qualche mese fa dichiaravano di non gradire”.
Referendum trivelle. “Agli italiani dico: andate a votare e votate sì, ma in ogni caso andate a votare, non vi lasciate scippare l’ultima possibilità che avete di partecipare attivamente alla vita politica di questo Paese –ha affermato Taverna-. Sia Mattarella che il Presidente della Consulta dicono di andare a votare, perché è un diritto e un dovere civico. Chi dice di non andare a votare sbaglia e ha un atteggiamento moralmente di basso profilo, dimostra di avere paura e di rinnegare il concetto stesso di democrazia”.
I grilli liofilizzati. “Ma pensano davvero che gli italiani sono cretini? –ha affermato Taverna-. Lo spettacolo di Grillo sono due mesi che va avanti, quel filmato è uscito a orologeria, visto che il governo Renzi non sa come difendersi dalla valanga di scandali che lo stanno coprendo. Gli italiani stavolta non ci cascheranno”.


MAFIA CAPITALE, PROLUNGATI TERMINI CUSTODIA CAUTELARE IMPUTATI
Sono stati sospesi per la durata del processo i termini di custodia cautelare degli imputati di Mafia Capitale. Il provvedimento è stato emesso dai giudici della decima sezione penale. La decisione è stata presa dopo che la procura aveva chiesto il prolungamento della carcerazione preventiva di altri due anni sia per gli imputati accusati di associazione mafiosa che per quelli chiamati a rispondere dei reati fine. Lo stesso collegio, presieduto dal giudice Rosanna Ienniello, non ha dunque accolto le tesi delle difese, che si erano opposte al prolungamento dei termini.


Riccardo Noury, Portavoce di Amnesty International Italia, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Il mondo è piccolo”, condotta da Fabio Stefanelli su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
I genitori di Giulio Regeni hanno deciso di sottoscrivere l’iniziativa di Amnesty International per chiedere la liberazione del reporter detenuto da oltre 1000 giorni per le foto scattate durante un sit-in della Fratellanza musulmana. “La famiglia di Giulio –ha spiegato Noury- ha conosciuto una tragedia spaventosa, un dolore infinito, e ha deciso di accompagnare la sua battaglia per avere verità sulla sorte di Giulio, unendosi ad Amnesty International in altre attività sui diritti umani in Egitto. Oggi sarà online sul nostro sito un appello per la scarcerazione di Abu Zeid, meglio noto come Shawkan, fotoreporter arrestato il 14 agosto 2013, mentre stava riprendendo per un’agenzia inglese la repressione di una manifestazione a Il Cairo. Incriminato per una decina di reati, rischia la pena di morte. Il processo è stato rimandato più volte. Succedono delle cose devastanti per la vita della famiglia di Giulio e centinaia di famiglie in Egitto, però in Egitto sono sempre di più le persone che scelgono di scendere in piazza con le maglie con la foto di Giulio, con su scritto ‘uno di noi’. Si è aperta finalmente una crepa in questo muro di repressione, spero che questo periodo verrà ricordato come un possibile periodo di cambiamento in Egitto. Noi la sappiamo la verità, però ce la deve dire anche il governo egiziano, perché a un certo punto non basterà soltanto sapere chi ha ucciso Giulio, ma ci dovrà essere anche giustizia nei confronti dei responsabili”.
L’atteggiamento del governo italiano. “Fino ad una settimana fa il governo ha avuto un atteggiamento che io trovo logico –ha affermato Noury-, che è quello di un equilibrista che cammina su una fune tenendo una sbarra orizzontale in mano, da un lato c’è la verità per Giulio e dall’altra i buoni rapporti con l’Egitto. Si è capito però che, per responsabilità egiziana, non è più possibile continuare a mantenere buoni rapporti con quel Paese facendo finta che tutto va bene. Per questo ora la sbarra si è inclinata positivamente, con l’avvio di una serie di misure graduali annunciate dal ministro Gentiloni, che potenzialmente mettono in gioco molto. Ora è una questione diplomatica, ma poi possono entrare in ballo anche questioni commerciali e militari. Mi pare che il governo italiano faccia sul serio, nessuno ha il coraggio umano di tradire questa famiglia e questa è una cosa bella. Nel nostro Paese oggi c’è una solidarietà che non si sta incrinando. Valuteremo già oggi se il governo italiano si comporterà allo stesso modo anche con altri Paesi che violano i dirtti umani. Abbiamo scritto al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, alla vigilia del suo arrivo a Teheran, ricordandogli che in Iran ci sono una serie di problemi enormi sui diritti umani, non ultimo quello della pena di morte. Vedremo se siamo di fronte a una nuova regola, oppure ad un’eccezione fatta per la vicenda di un nostro connazionale”.

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