venerdì 29 Marzo 2024,

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Nicola Tavoletta: il voto ai sedicenni e le Acli di Latina

scritto da Redazione
Nicola Tavoletta: il voto ai sedicenni e le Acli di Latina
Condivido pienamente l’estensione del diritto e dovere di voto ai ragazzi tra i sedici e i diciotto anni, sicuramente non la patente di guida, questo lo anticipo prima di ogni futuro dibattito sul tema.
L’ampliamento ai più giovani alla partecipazione al voto lo sosterrò con convinzione, pensando che tale scelta sia positiva per più motivazioni, ma che debba anche essere accompagnata da alcune innovazioni.
Intanto vi parlo per esperienza personale, avendo affrontato a 18 anni una campagna elettorale ed essendo stato eletto in quella occasione consigliere e vicepresidente di una circoscrizione di circa 6000 residenti, praticamente un comune.
Sono convinto che il voto ai sedicenni andava allargato già quarant’anni fa, quando la partecipazione degli studenti nel confronto politico e democratico era più intenso e vivace.
Oggi gli studenti sono spesso partecipi al confronto per questioni tematiche, specifiche questioni tematiche, anche trasversali, ieri la partecipazione era generata da una vocazione ideale, da una visione ideologica o addirittura per una appartenenza ad una comunità politica. Sono convinto che il voto ai sedicenni andava già concesso alle generazioni del Fronte della Gioventù, della Federazione italiana dei giovani comunisti o del movimento giovanile della DC. Nel 2019 avremmo dovuto, forse, celebrare il quarantennale di tale scelta, che sicuramente avrebbe giovato un poco alla crescita democratica italiana. Ora, però, pongo una questione, se oggi l’attenzione dei più giovani è alta, forse anche approfondita, sulle specifiche questioni tematiche, quanto è profonda la consapevolezza, la conoscenza e l’appartenenza al sistema democratico, quanto ci si riconosce nelle istituzioni repubblicane? Questo tema è per i sedicenni, ma anche per i diciottenni, per i ventenni, i trentenni o anche per tantissimi quarantenni e cinquantenni.
Allora la politica ha una grande missione, quella di ritornare a conformare le rappresentanze politiche al sistema democratico dei partiti regolato dalla nostra Costituzione. Ha la funzione di restituire ai giovani la certezza della democrazia tramite strumenti di partecipazione realmente democratici. Di riscoprire il fondamentale ruolo formativo e pedagogico dei partiti politici, delle formazioni sindacali e delle associazioni di promozione sociale. Questa politica ha la missione di riscoprirsi nobile per funzione e vocazione, dopo decenni di denigrazione.
Questa è la più grande trasformazione civica per la nostra società, oggi afflitta da una instabile e destabilizzante fluidità politica. Noi, nelle Acli provinciali di Latina, abbiamo aperto questo dibattito da un anno con incontri di approfondimento pubblici, ma anche interni, e il prossimo 7 ottobre faremo un forum interno tra i ragazzi del servizio civile, under 29, sulla conoscenza e sull’appartenenza al sistema democratico. Tale appuntamento che vedrà i giovani protagonisti nell’esporre gli elaborati, redatti in questi mesi, sul tema della partecipazione democratica sarà, a novembre, restituito ai cittadini con un evento pubblico. Le Acli vogliono continuare ad essere scuola di formazione politica e lo stanno facendo, animando i territori. È stato un grande danno il taglio economico che lo scorso Governo ha afflitto ai progetti di servizio civile, diminuendoli di un terzo. La partecipazione democratica consapevole va sostenuta anche con progetti pubblici e sociali come il servizio civile universale.

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