venerdì 29 Marzo 2024,

Cronaca

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Nella Tuscia gli olivi di Etruria lancia una campagna per il recupero degli oliveti abbandonati

scritto da Redazione
Nella Tuscia  gli olivi di Etruria lancia una campagna per il recupero degli oliveti abbandonati

Nel mio piccolo paese natale di 10.000 anime ci sono oltre 15.000 piante di olivo abbandonate, oltre 100.000 in tutta la Provincia. Il numero sale a diversi milioni in tutta la Penisola.  Questo è un dramma, una situazione incredibile della quale spesso non si ha coscienza e conoscenza – dichiara Pierluigi Presciuttini Presidente e socio fondatore dell’Associazione “Gli Olivi di Etruria APS” che nasce con l’ambizioso obiettivo di  recupero e  valorizzazione delle migliaia di piante di Olivo che oggi sono abbandonate. Non ha scopo di lucro e persegue finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, mediante lo svolgimento in favore dei propri associati, di loro familiari o di terzi di una o più delle seguenti attività di interesse generale, avvalendosi in modo prevalente dell’attività di volontariato dei propri associati. Interventi e servizi finalizzati alla salvaguardia e al miglioramento delle condizioni dell’ambiente e all’utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali.

Assieme a un gruppo di amici che si sono appassionati in questa attività l’Associazione nata lo scorso febbraio si prefigge di recuperare il patrimonio olivicolo e oleario dell’Etruria intera, attraverso il lancio di una campagna crowfounding che permetta  l’acquisto delle attrezzature con le quali curare e raccogliere gli olivi e  sostenere  il recupero dei campi abbandonati adottando le piante che per  merito dei donatori verranno salvate dall’abbandono. Con un piccolo contributo  si può adottare una o più piante abbandonate  e avere la sicurezza che l’olio prodotto da questo recupero sia tracciato dalla zona di provenienza e totalmente sostenibile. Oggi la cultura dell’Olio EVO di qualità sta diventando sempre più diffusa per tutti i benefici che apporta alla nostra salute, perché è un alimento sano, nutraceutico e fondamentale della cucina Mediterranea, recentemente è stato promosso a Farmaco dalle autorità Statunitensi e, in più e tutto italiano.

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