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Formia. Variante al P.R.G. «Le chiacchiere stanno a zero»

scritto da Redazione
Formia. Variante al P.R.G. «Le chiacchiere stanno a zero»

Ritorniamo volentieri sulla proposta di variante al Piano Regolatore Generale (P.R.G.).
Durante la sua presentazione pubblica, avvenuta il 24 Febbraio 2014, l’assessore all’urbanistica Masiello annunciò che la proposta sarebbe stata sottoposta – ed è questo il tratto politico distintivo – ad una pratica partecipativa e condivisa.
In particolare si sarebbe ricorso allo strumento del SIT (Sistema Informativo Territoriale) per rendere accessibile il piano a livello informatico. Pareva essere un bel passo avanti rispetto all’oscurantismo di chi li aveva preceduti.
Nello stessa data l’architetto Purini, a cui era stato affidato dalla precedente giunta il disegno della variante, sottolineava che si era “in una fase di proposta di partecipazione”, tanto da aspettarsi l’arrivo di contributi dei privati, anche nell’ottica dell’applicazione della perequazione.
Per quest’ultima è stato pubblicato, nel settembre del 2011, un bando di gara per l’incarico ad un professionista [valore 40mila euro, oltre agli oneri IVA e contributo Cassa].
Nella sua relazione aveva infatti dedicato un apposito punto alla partecipazione dichiarando di voler “ascoltare” alle voci provenienti dalla città.
Le sue parole erano state in questo chiare: “A partire dalle istanze della popolazione apprese tramite la pratica della partecipazione, istanze articolate e differenziate espresse dalle forze imprenditoriali, dai commercianti, dagli addetti ai servizi, dai professionisti, dagli operatori turistici delle varie associazioni di cittadini e dalla rappresentanza politica, l’ascolto predispone le conoscenze che permettono di definire le finalità del Piano. Si potrebbe al limite pensare che il Piano stesso non è altro che la trascrizione mediata dell’ascolto della città, una trascrizione non automatica né quantitativa ma immersa in quella narrazione nella quale ciascuna città esprime la sua mutevole identità.”
Infine il Sindaco Bartolomeo, che annunciando una serie di incontri con consiglieri, associazioni e sindacati, auspicava il coinvolgimento del singolo cittadino.
Bene, a fronte di questa apertura dichiarata verso la città, è seguita una gran confusione, per cui oltre le “slides” di powerpoint viste nelle presentazioni ufficiali non è stato possibile conoscere ed ottenere copia degli elaborati prodotti fino ad oggi.
Nonostante le rassicurazioni degli assessori, apprendiamo che nemmeno i consiglieri comunali dispongono dei suddetti elaborati.
Anche noi abbiamo protocollato una richiesta di accesso agli atti presso il dipartimento preposto per ottenere i tanto sospirati documenti, peccato che l’unica risposta ricevuta è stata la seguente: “ In riferimento alla Vs/istanza di accesso agli atti inoltrata a questo Settore con prot. 11917 del 07/03/2014 intesa ad acquisire copia della variante progettuale del P.R.G. del Comune di Formia redatta dall’Arch. Purini, con la presente si comunica che la stessa non può essere esperita in quanto la variante di cui sopra non è stata ancora adottata dall’Amministrazione comunale, per cui non si può concedere l’accesso non essendo documentazione definitiva”.
Anche sul porto turistico ricevemmo una risposta analoga nonostante l’attuale sindaco avesse dichiarato la propria disponibilità ad esibire il progetto in qualsiasi momento.
Questa dichiarazione, facendo il paio con la precedente, mette una pietra sopra sugli annunci e sulla pratica dell’amministrazione, che sembra proprio non voglia distinguersi dalla precedente nella gestione discrezionale del pubblico potere. (Oppure in alternativa tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare e, mutuando un detto sportivo e popolare, le chiacchiere stanno a zero.)
La nostra è la fotografia di una città al collasso, nella quale i servizi sono insufficienti, se non addirittura inesistenti soprattutto in molti quartieri periferici, ma non ci arrendiamo a ciò che pare ineluttabile.
Noi siamo interessati allo sviluppo della città, e in particolare alla valutazione degli effetti su di essa delle scelte urbanistiche che si andranno a fare e quindi avvieremo delle consultazioni con i soggetti sociali e politici interessati per un incontro pubblico in cui discuteremo di questo, rifiutando invece il confronto con chi nasconde le carte nei cassetti.

Gennaro Varriale
segretario del circolo “ENZO SIMEONE”
partito della Rifondazione Comunista
Formia

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