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Latina. “Linea di fuga”

scritto da Redazione
Latina. “Linea di fuga”

Ad un anno dall’installazione de L’ora del silenzio – quando due porte, inerti, ma alternatamente animate dalla proiezione della loro immagine prendevano vita sbattendo freneticamente e rumorosamente nel lucernaio del museo per una riflessione più trasversale sulla memoria – l’artista romano Daniele Spanò torna negli spazi del Map Museo Agro Pontino con Linea di Fuga, progetto site-specific, che porta a compimento un percorso iniziato nel 2013 per SEMINARIA, volto a reinterpretare l’immaginario storico ed architettonico della Torre medievale di Castellone di Formia (basso Lazio).
Ora, a Pontinia, quella riflessione si trasforma in scultura, definisce i propri profili nell’austerità di un parallelepipedo che rievoca per forma e materia i fronti delle architetture razionaliste delle nuove città di fondazione: un’apparente severità che, in realtà, non fa che inquadrare in due opposte finestre di travertino grezzo le infinite variazioni del paesaggio pontino, nelle differenti matrici di acqua da un lato e terra dall’altro, il cui unico intento è far perdere lo sguardo all’infinito proprio verso quella linea di fuga.
A basamento dell’opera Spanò dispone una serie di pali in legno di eucalipto, elemento più che naturale naturalizzato: introdotto come piantumazione, durante e dopo la bonifica, per la notevole capacità di assorbimento ma soprattutto in funzione di fascia frangivento, è divenuto nel tempo parte caratterizzante del paesaggio rurale dell’Agro Pontino, e qui rievocazione di quelle Migliare che tracciano i confini della città attraversando la selva e la palude in una serie di strade fra i due estremi dell’Appia e della Litoranea.
Nel continuo susseguirsi delle visioni di immagini, Linea di Fuga sembra voler innescare un processo di deterritorializzazione, restituendo una proposta mutevole del territorio, del tempo, della luce.

Daniele Spanò. (Roma 1979) Dopo una formazione da scenografo, inizia il lavoro di regista e artista visivo. Le sue video-installazioni, commissionate da Istituzioni e privati, lo portano nelle più belle piazze d’Italia. Tra gli interventi più importanti, nel 2013 “Atto Primo” a Piazza del Popolo a Roma, “Forgetful” nel 2010 in Piazza Bartolomeo Romano, e “Rifrazioni permanenti” del 2011 in Piazza Colonna, sempre a Roma, promosso dalla Presidenza del Consiglio, Ministero del Turismo e MiBAC. Nel febbraio 2011 viene selezionata dal celebre regista e artista Takeshi Kitano, per rappresentare il fermento artistico della città di Roma. Dal 2009 collabora come scenografo con l’Orchestra di Piazza Vittorio, e nel 2014 è assistente alla regia per “Carmen” per l’apertura della stagione estiva del Teatro dell’Opera di Roma”. Sempre nel 2014 con Luca Brinchi e Roberta Zanardo firma i video per le scene di “Hamlet” di Andrea Baracco e la scenografia per “Ritratto di una capitale” per la regia di Fabrizio Arcuri. Come artista visivo espone in musei come La Galleria Nazionale dell’Umbria, la Centrale Montemartini di Roma, il MAP di Pontinia, oltre che per privati ed associazioni no profit. Dal 2012 è consulente artistico per la Fondazione Romaeuropa.Tra le ultime collaborazioni, Socìetas Raffaello Sanzio, Andrea Baracco, Luca Brinchi e Roberta Zanardo (Santasangre), La casa d’arglilla.

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