giovedì 28 Marzo 2024,

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Latina. Il sindaco ad Auschwitz

scritto da Redazione
Latina. Il sindaco ad Auschwitz

Il Sindaco di Latina Giovanni Di Giorgi ha partecipato ad Auschwitz alle celebrazioni per la liberazione del Campo di concentramento, il 27 gennaio 1945, data che è stata poi simbolicamente adottata come “Giornata della memoria”. Il primo cittadino ha raggiunto il gruppo di studenti pontini, tra cui una nutrita rappresentanza di ragazzi del capoluogo, che partecipano alle iniziative in occasione di questa sentita ricorrenza.
Al termine delle celebrazioni il Sindaco ha visitato l’interno dell’ex Campo di concentramento simbolo degli orrori dell’Olocausto, ha deposto una corona di fiori al muro della pietà di Auschwitz e al Mausoleo di Birkenau e ha incontrato l’ambasciatore italiano in Polonia.
Insieme al Sindaco di Latina, erano presenti anche il Sindaco di Cisterna Antonello Merolla, il Consigliere Mauro Carturan e l’Assessore al Comune di Aprilia Pasquale di Maio.
Anche quest’anno ci tenevo ad essere presente ad Auschwitz insieme a tanti giovani di Latina – afferma il Sindaco Di Giorgi – Come Comune abbiamo sostenuto l’iniziativa per consentire ai nostri ragazzi di vedere da vicino i luoghi di quell’orrore che devono restare da monito affinché quelle tragedie non si ripetano. Sono convinto che ognuno dei nostri ragazzi conserverà nella sua memoria il ricordo di questa visita ad Auschwitz e saprà mettere in pratica ogni giorni i valori della pace e del rispetto della vita che a lungo in quei luoghi furono negati. Anche questo deve essere il compito di una amministrazione pubblica: offrire alle giovani generazioni occasioni di confronto e di crescita per contribuire al miglioramento della società”.
Il Comune di Latina ha sostenuto l’iniziativa coinvolgendo le scuole medie del nostro territorio, dando così l’opportunità a diversi giovani di essere presenti all’evento di Auschwitz non solo per rendere gli stessi coscienti di quanto avvenuto nel passato recente, ma anche per  promuovere studi e approfondimenti sul tema.
La memoria storica rappresenta un elemento fondamentale per la crescita di una comunità e le lezioni che ci arrivano dal passato devono aiutarci a non ripetere gli errori. Questa esperienza contribuirà a sviluppare nelle nuove generazioni l’occasione per riflettere  contro il pregiudizio, a divulgare la cultura dell’accoglienza ed il  rispetto delle diversità”.

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