venerdì 19 Aprile 2024,

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La riforma istituzionale del Lazio: servizi più semplici per i cittadini

scritto da Redazione
La riforma istituzionale del Lazio: servizi più semplici per i cittadini

La Regione va avanti con il processo di innovazione della macchina amministrativa. L’obiettivo è aumentare l’efficienza e razionalizzare i centri di gestione eliminando il più possibile la sovrapposizione delle competenze. Un modo per combattere il malaffare e aumentare la trasparenza.
Una migliore definizione dei rapporti tra i vari soggetti istituzionali. La Regione intende cogliere al meglio l’opportunità rappresentata dalla legge Delrio. La proposta di legge della Regione per la sua attuazione si propone proprio di mettere a sistema una serie di norme nazionali e regionali.
Ecco in particolare tre obiettivi principali: 1. Favorire l’esercizio in forma associata delle province e il potenziamento delle associazioni di comuni. Un obiettivo altamente strategico soprattutto in vista del lancio della nuova programmazione Ue 14-20. La Regione darà infatti priorità proprio alle proposte dei comuni associati. Con progetti integrati si crea sviluppo e si coinvolgono in maniera armonica i territori. 2. Procedere con il processo di conferimento delle funzioni alla città metropolitana. 3. Sicurezza per centinaia di lavoratori. La Regione si farà carico del personale in sovrannumero delle Province che al momento è assegnato alla Regione. Uno schema unico e chiaro per ciascuna materia. Con la nuova legge la Regione espone le competenze di ciascun livello di governo, da quello comunale fino a quello regionale, secondo un principio di sussidiarietà: dallo sport alla formazione professionale, dal turismo all’ambiente.
Garanzie per tutto il personale in sovrannumero delle Province. Si tratta di 534 unità in totale: i lavoratori saranno tutti assorbiti dalla Regione. Il numero non comprende gli oltre 900 dipendenti dei centri per l’impiego e della polizia provinciale. Le coperture saranno garantite dalle risorse precedentemente destinate alle Province e attraverso il turn over regionale.
Un modo per semplificare, a partire dalla Regione e dai suoi enti e dal rapporto tra regione ed enti locali, con attribuzioni univoche, responsabilità chiare; eliminando sovrapposizioni di funzioni. La proposta si integra con un’azione già avviata con una serie di testi unici come quelli che abbiamo adottato per il commercio e l’artigianato e l’urbanistica.
Via una serie di leggi. Snellire l’apparato normativo per rendere più coerente il rapporto tra norme di diversi enti : è un pezzo fondamentale dell’azione della Regione, ponendo fine al principio che tutti fanno tutto e favorendo la collaborazione tra diverse parti dello Stato: tutto ciò  costituisce un elemento essenziale di efficienza. “Oggi su dieci chilometri di strada c’è una differenza tra la manutenzione straordinaria, che doveva fare la Regione per una buca, e la manutenzione ordinaria che dovevano fare le Province per la stessa buca: si litigava e rimanevano le buche – lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: con la semplificazione la manutenzione stradale è in mano alla Regione“. Il cuore della riforma di riordino – ha detto ancora Zingarettiè proprio quello di puntare a competenze uniche, anche grazie alle nuove tecnologie e all’online, semplificando la parte burocratica”.

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