Stando alla replica che la Asl di Latina ha prodotto per il segretario provinciale di Azione, Arcangelo Palmacci, entrando nel merito di un suo intervento nel quale poneva l’attenzione sui “posti letto vuoti e i ricoveri esterni al Fiorini di Terracina, apprendiamo che nel presidio ospedaliero terracinese molte criticità in questo ultimo anno sono state risolte.
La Asl di Latina scrive e sottoscrivere il proprio impegno nel rilancio dell’ospedale Alfredo Fiorini di Terracina e di tutte le altre strutture del territorio, ed ha come obiettivo quello di offrire una sanità sempre più moderna, accessibile ed efficiente.
“Nell’ultimo anno – conferma la Asl di Latina – si è potuto potenziare la dotazione organica del Fiorini rafforzandola con la presenza di 10 specialisti in Medicina Interna, 8 medici Medicina d’Emergenza e Urgenza e 4 in Chirurgia Generale, 4 medici di Ortopedia e Traumatologia e 4 tra Dermatologia e Radiodiagnostica; 1 medico per le diverse discipline di Oncologia, Reumatologia, Igiene e Sanità Pubblica, Patologia Clinica. Quindi, malgrado le criticità nel reclutamento di personale medico, grazie al processo di ottimizzazione delle risorse e riorganizzazione dei servizi, nell’ospedale di Terracina è stata aumentata l’attività chirurgica, con una seduta operatoria in più a settimana, e ridotto il ricorso ai ricoveri esterni, garantendo maggiore continuità assistenziale e funzionalità operativa.
Infine “si sta configurando, come polo attrattivo per l’Ortopedia (16 posti letto), e per la Medicina generale (22 posti letto). Ma, soprattutto, il reparto di Chirurgia Generale si sta affermando come centro di riferimento per l’intero comprensorio del sud pontino. A breve verrà anche inaugurato il nuovo ambulatorio chirurgico con una nuova sala operatoria dedicata alla piccola chirurgia, che, insieme alla sala di endoscopia, completano il quadro di interventi strutturali che rafforzano ulteriormente l’offerta e la qualità del servizi”.
Quindi, va tutto bene?
A noi qualche dubbio rimane, soprattutto andando di prima mattina al Cup e ammirare centinaia di cittadini inferociti che non riescono a prenotare un esame strumentale che sia.
Ma se la Asl afferma, per iscritto, che ha fatto il massimo, ci dobbiamo credere, non fosse per fede.
e.
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