mercoledì 08 Maggio 2024,

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Inaugurata a Pontecorvo la prima Rems del Lazio

scritto da Redazione
Inaugurata a Pontecorvo la prima Rems del Lazio

Il presidente, Nicola Zingaretti e il Ministro della Giustizia, Andrea Orlando hanno inaugurato a Pontecorvo la prima Rems del Lazio. Ospiterà 11 donne.
Le Rems nascono per superare gli OPG. Le Rems, residenze per l’esecuzione della misura di sicurezza sanitaria, sostituiranno gli Opg, ospedali psichiatrici giudiziari: si tratta di strutture residenziali  in cui garantire ai pazienti l’esecuzione della misura di sicurezza e al tempo stesso l’attivazione di percorsi terapeutico riabilitativi.
La Regione Lazio è tra le prime ad applicare la riforma nei tempi stabiliti dalla legge nazionale, che prevede infatti la chiusura degli OPG entro il termine del 31 marzo di quest’anno e l’operatività delle Rems dal primo aprile. Sono quattro le strutture provvisorie che verranno aperte e che saranno destinate ad accogliere 79 ospiti, 68 uomini e 11 donne. Si tratta di cittadini residenti nel Lazio che attualmente si trovano negli Opg di Aversa, Napoli, Montelupo Fiorentino, Reggio Emilia e Castiglione delle Stiviere.  La prima fase del progetto Rems prevede l’attivazione di 4 sedi provvisorie: Pontecorvo: questa struttura è un ex spdc, servizio psichiatrico di diagnosi e cura. Sarà operativa dal 1° aprile 2015 e avrà 11 posti letto per pazienti donne. Il personale, in attesa del regolare concorso è stato selezionato tra i dipendenti della Asl di Frosinone ed è stato adeguatamente formato per poter accogliere e assistere i pazienti che saranno trasferiti dall’ospedale psichiatrico giudiziario di Castiglione delle Stiviere e dalla Casa di Cura e Custodia di Solliciano. Ceccano: questa struttura prevede 20 posti letto maschili. I lavori sono in corso e la loro conclusione è prevista entro il mese di aprile. Subiaco: questa struttura prevede 20 posti letto maschili. I lavori sono in corso, apertura fine aprile. Palombara Sabina: questa struttura prevede 28 posti letto maschili. Lavori in corso  così come le procedure di selezione del personale. La seconda fase vedrà l’attivazione delle 3 Rems definitive. Il tempo stimato per le aperture delle definitive va da un minimo di un anno ad un massimo di due anni.

    • Rieti: in questa struttura ci saranno posti letto per donne.
    • Ceccano (Fr):in questa struttura ci saranno posti letto per uomini.
    • Subiaco (Rm): in questa struttura ci saranno posti letto per uomini.

A regime 132 operatori per le rems definitive. Ciascuna Rems dovrà essere dotata di un totale di 24 operatori: 12 infermieri, 6 operatori sociosanitari, 2 medici psichiatri, un tecnico per la riabilitazione psichiatrica, uno psicologo, un assistente sociale, 1 amministrativo. Nel Lazio gli operatori saranno 27, tre in più: Il Lazio, ritenendo sottostimata la presenza in particolare di medici psichiatri, con DCA 233/14, ha chiesto e ottenuto per le Rems maschili che il personale fosse composto da 27 persone. Il totale del personale necessario a pieno regime per le Rems definitive del Lazio è di 132 unità.
Oggi è un passo importante per la civiltà dell’Italia che ha scelto di chiudere strutture che sembravano lager e restituire dignità agli esseri umani che seppur malati restano esseri umani“- lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: siamo orgogliosi, come Regione Lazio, di essere tra le regioni che ce l’hanno fatta in ottemperanza al rispetto delle leggi e perché condividiamo la necessità di un salto di civilizzazione per tutti. Per noi è stato più complesso perché siamo una regione commissariata e con mille problemi nel campo della sanità”- ha detto ancora Zingaretti.Abbiamo reso giustizia a persone internate non per ragioni di pericolosità sociale ma unicamente perché non si sapeva dove collocarli e per questo venivano dimenticati senza che nessuno ne seguisse le condizioni – è il commento del Ministro della Giustizia, Andrea Orlando, che ha aggiunto: abbiamo così costruito cifra di civiltà più alta per il nostro Paese. Alla politica dico di non speculare su questi passaggi. È facile dire che si liberano persone pericolose ma non è vero. Non significa che queste strutture non abbiano strumenti di sicurezza che associno sicurezza alla cura”- ha detto ancora Orlando.

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