venerdì 19 Aprile 2024,

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Il borsino della sanità di Zingaretti

scritto da Redazione
Il borsino della sanità di Zingaretti

SANITÀ, PORRELLO: CON NOMINA MACCHITELLA SHORT LIST SI DIMOSTRA PRESA IN GIRO
Quanto accaduto con la nomina del commissario di Frosinone certifica che la ‘short list’ è stata una presa in giro propagandistica perchè tanto poi Zingaretti sceglie chi gli pare. Una giunta insediata da oltre due anni deve nominare i direttori generali, non i commissari, perchè ormai dovrebbe avere una visione di quello che dovrebbe essere la sanitß regionale e non solo la necessitß di riempire una poltrona. Zingaretti, D’Amato e Flori De grassi devono dirci i motivi per cui non è stato possibile nominare un direttore generale e quelli per cui è stato scelto un condannato dalla Corte dei Conti. Ho invitato l’ufficio di presidenza della commissione a convocare una seduta solo su queste questioni, che sono vitali e che se irrisolte renderebbero impossibile continuare a parlare di riforma delle ASL e di tutte le altre balle che Zingaretti ed i suoi propinano da oltre due anni ai cittadini laziali, mentre intorno a loro il sistema sanitario regionale brucia“. Lo dichiara, in una nota, Devid Porrello, consigliere del M5S Lazio.


SANITÀ, USB: LUNEDÌ MOBILITAZIONE #RENZINUOCEALLASALUTE
‘Renzi nuoce gravemente alla salute’: sarà questo il titolo della giornata di mobilitazione regionale sul tema della sanità indetta nel Lazio per il 16 novembre dall’USB P.I. insieme ad altre realtà sociali e territoriali. La giornata di mobilitazione, che si inserisce nell’ambito della campagna nazionale lanciata dall’USB in difesa del welfare, proseguirà nei mesi successivi anche dinanzi ad altre strutture ospedaliere e si colloca nel percorso che il prossimo 20 novembre vedrà lo sciopero generale di tutti i lavoratori pubblici“. Così in una nota l’Usb.
Quella del 16 novembre sarà anche una giornata e di informazione rivolta a tutti i cittadini sui recenti provvedimenti governativi in materia di sanità – si legge nel comunicato – Infatti, mentre il Censis ha già rilevato che ben il 40% della popolazione rinuncia a curarsi a causa dei ticket e delle liste d’attesa, il governo Renzi, obbedendo ai diktat dei tecnocrati dell’Unione Europea e agli interessi privati nella sanità e nei servizi essenziali, taglia 208 esami diagnostici e di laboratorio, definanzia circa 2,5 miliardi del Fondo sanitario nazionale e taglia ben 17 miliardi alle Regioni dal 2017 al 2019, gravando inevitabilmente sulla sanità pubblica che, come è noto, assorbe l’80 percento dei bilanci regionali. Da un lato si aumenta l’età pensionabile, sfruttando fino all’ultimo lavoratori e lavoratrici, si prosegue con il blocco delle assunzioni e con l’utilizzo di grosse percentuali di lavoratori precari; dall’altra si abbassano gli standard sanitari e la possibilità di curarsi, spingendo fasce sempre più consistenti della popolazione verso prestazioni private e forme di sanità integrativa. Non si tocca invece il sistema degli appalti, nel quale si inseriscono i veri sprechi e il germe della corruzione, e si continua nella campagna di denigrazione contro i lavoratori che, nonostante tutto, continuano a garantire il servizio pubblico. La giornata di mobilitazione regionale sarà articolata nelle seguenti iniziative: ore 9.30 a Roma, dinanzi al Policlinico di Tor Vergata; dalle ore 8 alle ore 11 a Rieti, ospedale San Camillo; dalle ore 8 alle ore 11 a Poggio Mirteto, dinanzi al CUP del Distretto Sanitario Mirtense; dalle 9 alle 12 a Viterbo, dinanzi CUP, Cittadella della salute e sempre in mattinata davanti al CUP di Civita Castellana. Il diritto alla salute ed alla sanità pubblica saranno al centro dello sciopero del lavoro pubblico indetto il 20 novembre dall’USB per chiedere aumenti contrattuali veri e rilanciare la funzione sociale del lavoro pubblico e del welfare“.


SANITÀ. ZINGARETTI: SU TICKET NO CARTELLE PAZZE, GIÀ RECUPERATI 2,2 MLN “IL 3-4% CHE LE HA RICEVUTE PER SBAGLIO NON DEVE TEMERE NULLA”
Non sono cartelle pazze finalmente dopo anni stiamo recuperando risorse da evasori, in dieci giorni i cittadini del Lazio hanno già recuperato oltre 2,2 milioni di versamenti“. Così il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, sul recupero dell’evasione sui ticket sanitari, a margine della forma del decreto che sblocca il turn over.
Parliamo di 50 milioni di euro di evasione per un anno nel 2009-2010 – ha aggiunto – Siamo nel 2015, si tratta di risorse sottratte alle politiche sanitarie regionali e ai cittadini che il ticket lo pagano. Nelle file che ci sono di coloro che si presentano agli sportelli oltre 90% dei casi conferma che c’è stato un problema nei versamenti, Stiamo portando trasparenza. Io ovviamente chiedo scusa per i disagi ma vogliamo costruire una grande alleanza fra cittadini ed istituzioni per individuare chi, o per sbaglio o furbizia o per altri motivi si è ritrovato nella condizione di evasore“. A proposito di “tutti coloro che hanno ricevuto cartelle non dovute, e parliamo di una percentuale del 3-4% su 235mila, ha spiegato Zingaretti- non devono temere nulla“.


SANITÀ. ABBRUZZESE: A PONTECORVO UN ANNO PER MAMMOGRAFIA, DEPRIMENTE
Zingaretti, in modo arrogante e irrispettoso ha disatteso e snobbato le richieste dei sindaci, che chiedevano un direttore generale per la asl di Frosinone espressione del territorio, e allo stesso tempo i problemi della sanita’ ciociara sono sempre gli stessi. Infatti l’avventura di due donne, che per una mammografia presso la casa della salute di Pontecorvo dovranno attendere quasi un anno, è spiacevole e deprimente. Ma è ancor più fastidioso l’atteggiamento silente di Zingaretti, che continua a disinteressarsi dei nostri territori, mentre la sanità affonda. Le emergenze diventano sempre più pesanti, come l’inadeguatezza del governatore, sempre più immobile nell’affrontare le tematiche più spinose della sanità“. Così in un comunicato Mario Abbruzzese, consigliere regionale di Forza Italia del Lazio.


SANITÀ. DECRETO ZINGARETTI SBLOCCA TURNOVER, 1.200 ASSUNTI IN 3 ANNI -2-
Il decreto arriva dopo il protocollo d’intesa sulla stabilizzazione del lavoro sottoscritto lo scorso luglio con 21 sigle sindacali, tra cui Cgil Fp, Cisl Fp, Uil Fp, Anaoo, FVM, SMI ecc. Lo sblocco del turn over “permetterà inoltre nel 2016 – ha spiegato D’Amato – assunzioni in deroga del 30%, nel 2017 del 40% e del 50% nel 2018“. Percentuali che possono migliorare fino al completo sblocco del turn over in presenza di due fattori: “L’adozione delle piante organiche – ha aggiunto Zingaretti – e il rispetto del costo del personale che deve tassativamente restare l’1,4% in meno di quanto speso nel 2004“. Infine, con il nuovo decreto la Regione pensa di proporre al Tavolo tecnico ministeriale una modifica al sistema complessivo delle procedure di assunzione passando dal sistema delle deroghe in percentuale, alla previsione di un budget per ogni azienda. In base a questo schema la Regione indica un plafond annuale che per essere utilizzato deve comunque rispettare i paletti della programmazione regionale e contenere sempre la spesa complessiva a del personale in ogni azienda sotto l’1,4% rispetto al 2004.


SANITÀ, VIA LIBERA A DECRETO SBLOCCA TURNOVER: IN 3 ANNI 1.200 ASSUNZIONI
Nei prossimi tre anni 1.200 persone fra medici, infermieri e tecnici entreranno in servizio nella sanità laziale con contratti a tempo indeterminato. La metà del nuovo personale, circa 600 persone, sarà composto da precari. Tutto questo grazie al decreto sblocca turnover firmato questa mattina dal Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, che prevede che dal prossimo triennio, a cominciare dal 2016, sarà avviata la stabilizzazione di almeno 425 precari che potranno aumentare con la definitiva approvazione di tutte le piante organiche. Si tratta di infermieri, medici ed operatori in servizio negli ospedali e nelle strutture territoriali da più di tre anni negli ultimi 5. Lo sblocco del tournover permetterà, inoltre, nel 2016 assunzioni in deroga del 30%. Nel 2017 questa percentuale salirà al 40% per arrivare al 50% nel 2018. In totale questo percorso permetterà l’assunzione di altre 425 persone a tempo indeterminato, tramite concorso pubblico o provenienti dalla mobilità. Tali percentuali, spiegano dalla Regione, possono migliorare fino al completo sblocco del turnover in presenza di due fattori, ovvero l’adozione delle piante organiche ed il rispetto del costo del personale che deve tassativamente restare l’1,4% in meno rispetto a quanto speso nel 2004. Ulteriori risorse saranno reperite riducendo al minimo le consulenze, che ora gravano sul bilancio della Regione per 41 milioni. Parte delle risorse recuperate verranno utilizzate per altre circa 300 nuove assunzioni, di cui il 50% dalla stabilizzazione dei precari.


SANITÀ, ZINGARETTI: NUOVO CONTRATTO NAZIONALE ADEGUATO A CAMBIAMENTI
Il contratto nazionale nel settore della sanità “è bloccato da molti anni e il nuovo contratto permetterà con nuove regole di aderire ad una sanità che è cambiata. Noi non dobbiamo destrutturare o chiudere la sanità ma dobbiamo modificarla ed individuare alcuni grandi ospedali e punti di eccellenza e costruirvi intorno una sanità territoriale e di prossimità che offra servizi diversi“. Così il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, a margine della presentazione del decreto sblocca tournover. “Già questo – ha aggiunto – chiarisce come noi abbiamo bisogno di forme contrattuali che indichino l’innovazione. Per questo è importante, non dico superare le rigidità, ma costruire una politica contrattuale legata alla sanità di oggi è non quella di 10 anni fa. All’ultimo incontro con il presidente Renzi con le regioni – ha ricordato – è stato affermato un principio molto importante che i fondi per il contratto non fanno parte del fondo sanitario ma saranno esterni e ciò permetterà una flessibilità nelle risorse che è di buon auspicio“.

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