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Giornata contro la violenza sulle donne, le news

scritto da Redazione
Giornata contro la violenza sulle donne, le news

GIORNATA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE, GIANCOLA (PD): QUALCOSA STA CAMBIANDO, MA NUMERI SONO QUELLI DI UN’EMERGENZA
Sono 6 milioni 788 mila le donne che hanno subito forme di violenza nella loro vita. La violenza sessuale resta la forma più diffusa (21%), affiancata da quella fisica (20,2%) e dallo stalking (16,1%). Mentre a commettere gli abusi più gravi, nel 62,7% dei casi, sono i partner attuali o gli ex. Questi sono alcuni dei dati forniti da una recente indagine dell’Istat e delineano con chiarezza il quadro di un’emergenza che è ancora davanti ai nostri occhi e che rischiamo continuamente di rimandare. Lontano dalla retorica, il 25 novembre deve essere una giornata da celebrare come simbolo di lotta e di indignazione”.
Lo dichiara la consigliera regionale del Pd Rosa Giancola, partendo dai dati contenuti dell’indagine La violenza contro le donne dentro e fuori la famiglia, realizzata dall’Istat.
Nonostante si siano fatti piccoli passi avanti e nonostante sia aumentata la consapevolezza delle donne, il dato di chi chiede aiuto e si rivolge ai centri antiviolenza non raggiunge neanche il 5%. Dunque la strada da percorrere è ancora molto lunga, anche sul piano culturale”.
Il Consiglio regionale – aggiunge la consigliera Giancola – si è schierato da subito in prima linea per fronteggiare questa emergenza attraverso la legge contro la violenza, entrata in vigore a partire da marzo 2014, che ha puntato sui servizi e gli interventi di prevenzione; attraverso l’impegno nell’istituzione di un osservatorio regionale e attraverso la costante promozione delle pari opportunità. Quest’ultima realizzata anche grazie a progetti come quello dei “Comuni alla pari”, una certificazione di qualità della Regione Lazio rilasciata ai Comuni che garantiscono la presenza delle donne nel contesto socio-economico e realizzano azioni per favorire la parità di genere”.


VIOLENZA DONNE. PREMIATE A PISANA OPERE STUDENTI PER DIRE ‘MAI PIÙ’
Opere artistiche, letterarie e multimediali. Una canzone di Andrew Lloyd Weber, un assolo di chitarra per ripercorrere i maggiori successi musicali degli anni Settanta e una interpretazione lirica di Imagine di John Lennon, presentati dall’associazione artistica Move. Un articolo sulle differenze tra le politiche di genere in Italia e Francia scritto da Valeria Solesin, che su questo tema stava svolgendo la tesi di dottorato a Parigi.
Si è svolta questa mattina, mercoledì 25 novembre 2015, in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, la cerimonia di premiazione dell’VIII edizione del concorso ‘Mai più violenza: esci dal silenzio!‘, organizzato dalla Regione Lazio per “promuovere la cultura del valore delle diversità e della non violenza“. La premiazione si è svolta nella sala Mechelli del Consiglio regionale del Lazio, in via della Pisana.
Il concorso, rivolto alle studentesse e agli studenti delle scuole superiori e secondarie di primo grado del Lazio, è finalizzato a “stimolare un’approfondita analisi del fenomeno della violenza sulle donne in tutte le sue forme, attraverso il confronto tra studentesse, studenti, corpo docente, associazioni femminili e istituzioni a diversi livelli di governo“. I partecipanti al concorso hanno presentato quasi 400 opere, divise in tre categorie: elaborati scritti, artistici o multimediali. Sono state premiate sei scuole, tre medie e tre licei, con premi da 1.000 euro per ciascuna delle migliori opere delle tre categorie di concorso. I premi saranno erogati tramite gli istituti scolastici dove sono iscritti gli studenti risultati migliori classificati; inoltre, le opere vincitrici beneficeranno di un’ampia diffusione. Al termine della presentazione, inoltre, una menzione speciale è stata consegnata ai rappresentanti dell’istituto artistico femminile della casa circondariale di Rebibbia.
Questa iniziativa è importantissima -commenta l’assessore regionale alle Pari opportunità, Concettina Ciminiello perché la lotta alla violenza parte dai ragazzi. Qui in Regione abbiamo una Giunta ‘rosa’ perche’ la meta’ degli assessori e’ donna. Ma voi siete il futuro. Le leggi sono importanti, ma vanno applicate e chi le applica ha bisogno di progetti di formazione. Per questo – conclude- ringrazio gli insegnanti e i ragazzi che hanno partecipato a questo importantissimo concorso“.


DONNE. CORECOM LAZIO: PRESENTI SOLO 21% IN TG, BISOGNA RAFFORZARE -2-
A commento dei risultati dello studio, Cecilia D’Elia, Presidente Cabina di regia regionale per la prevenzione ed il contrasto della violenza contro le donne ha dichiarato che “Questi dati ci confermano non solo la persistenza di vecchi stereotipi, ma anche la distanza tra comunicazione e donne reali. Modificare questa rappresentazione e dare piu’ voce alle donne e’ uno dei tasselli della politica di contrasto alla violenza di genere che stiamo promuovendo e che vogliamo portare avanti in collaborazione con il Corecom del Lazio“. Dal canto suo, l’on Marta Bonafoni, componente della Commissione Regionale III ha affermato che: “In Consiglio regionale ci siamo mossi sin dai primi giorni per promuovere ed incentivare una completa e corretta rappresentazione e presenza delle donne nei media. In questa direzione vanno anche ampi passaggi della legge regionale contro la violenza di genere in vigore dal marzo del 2014, nonché diversi riferimenti all’interno della proposta di legge sul pluralismo dell’informazione in discussione alla Pisana. Sono maturi i tempi ormai per far nascere anche nel Lazio, in stretta sinergia con il Corecom, il Protocollo donne e media, che metta intorno allo stesso tavolo le istituzioni, le associazioni, la formazione, gli editori e i giornalisti, tutti uniti nella stessa battaglia, quella per una democrazia davvero paritaria“. Il Gmmp è promosso e coordinato dalla World Association of Christian Communication. In Italia ha coinvolto 8 Atenei (Bologna, Calabria, Genova, Padova, Roma La Sapienza, Roma Tre, Torino, Trento). L’impegno del Corecom si concretizzerà “come anticipato nelle audizioni svolte davanti alla Commissione Regionale III di vigilanza sul pluralismo dell’informazione e successivamente presso la Cabina di regia regionale per la prevenzione ed il contrasto della violenza contro le donne, in un protocollo d’intesa su ‘Donne e media’ con le Università del Lazio, con l’Ordine dei giornalisti regionale, con le associazioni e le diverse realtà che nella regione si occupano di pari opportunità e di diffondere una cultura attenta alle differenze“, conclude Petrucci, presidente Corecom.


In occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, viene presentato il Global Media Monitoring Project, il più ampio e longevo progetto di monitoraggio e advocacy sulle donne nei mezzi d’informazione. In concomitanza con il Gmmp, l’Osservatorio di Pavia ha realizzato, grazie al contributo dei Corecom Abruzzo, Lazio e Toscana, la II edizione del Global Media Monitoring Project, un progetto focalizzato sulla rappresentanza e la rappresentazione delle donne nei telegiornali delle tv locali.
I risultati del monitoraggio locale mostrano anch’essi un profilo dell’informazione marcatamente maschile. Le donne newsmaker o fonti sono solo il 19%: 21% nelle notizie del Lazio, 20% in quelle della Toscana e solo il 9% in quelle abruzzesi. Sono soprattutto le notizie di politica ed economia a marginalizzare le donne (8% nel primo caso e 14% nel secondo). E il ruolo dell’esperto: solo nel 17% dei casi ricoperto da una donna.
Come rilevato anche su scala nazionale e globale, le donne superano più facilmente la soglia di notiziabilità in quanto vittime o sopravvissute: fenomeno che finisce per coltivare un’immagine femminile di debolezza, non abbastanza bilanciata dalla esigua visibilità di donne forti, autorevoli, competenti, con ruoli attivi e rilevanti nella società. “Si tratta di risultati non confortanti – afferma Michele Petrucci, Presidente del Corecom- che confermano la scelta del Comitato di rafforzare, nello svolgimento della missione propria, lo sforzo e l’attenzione su tali tematiche“. Così in un comunicato il Corecom.

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