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Domenica 20 Febbraio al Museo Giannini la presentazione del saggio “Cisterna, l’isola perduta”

scritto da Redazione
Domenica 20 Febbraio al Museo Giannini la presentazione del saggio “Cisterna, l’isola perduta”

Latina città di fondazione, Latina città del ‘900. Sono questi gli appellativi che molto spesso si affiancano al capoluogo e al territorio dell’agro pontino. Prima dell’epopea della bonifica, tuttavia, il territorio dove oggi sorgono il capoluogo ed altri comuni, come quello di Cisterna, era tutt’altro che un’immensa distesa di paludi inospitali. Negli ultimi anni tanto è stato fatto per riscoprire la storia antica del territorio (dalla preistoria all’epoca romana). Poche ricerche, tuttavia, erano ancora state dedicate ad un periodo invece molto turbolento che ha sconvolto il territorio pontino, quello del Medioevo.

Una ricostruzione organica di quanto accaduto soprattutto nel territorio a nord del capoluogo e nell’area di Cisterna la si ritrova nel saggio storico “Cisterna, l’isola perduta” frutto di più di 10 anni di ricerche (tra documenti archivistici, mappe catastali e vere e proprie indagini sul campo) dei due autori Francesco Buonincontro e Francesco Pompili.

Il saggio sarà presentato il 20 Febbraio alle ore 18.30 al museo Giannini (Via Oberdan 13) a Latina, all’interno dell’area espositiva dove sono ospitate le opere dell’artista pontino Andrea Canò. Presenti gli autori del saggio, intervistati dal giornalista Andrea Lucidi. Si consiglia la prenotazione dei posti a sedere inviando un messaggio al 3471163835

Il saggio storico prende in esame le vicende e i luoghi del territorio cisternese nell’arco temporale che va dall’alto medioevo fino al 1328, anno della distruzione del borgo da parte di Ludovico il Bavaro, con qualche sconfinamento temporale in epoche successive. La ricerca ha fatto emergere notizie per certi versi inedite su alcuni avvenimenti e soprattutto luoghi sacri, come il fondo Sulpicianum, probabile antesignano del borgo di Cisterna; il monastero di S. Bartolomeo e i suoi possedimenti; la ricostruzione grafica della chiesa di S. Maria e la sua probabile primitiva collocazione, il monastero del Marmosolio presso Ninfa.

Grazie ad alcuni documenti notarili i due autori sono riusciti a scoprire come nel monastero di Sant’Eleuterio presso Tiberia si conservassero le reliquie di tre santi: Eleuterio, Ponziano ed Anastasio, che sono state oggetto di traslazioni o per meglio dire “trafugazioni” addirittura in due momenti diversi della storia.

Dalle ricerche sono infine emerse alcune novità riguardo i reperti archeologici dell’antica chiesa di S. Andrea in Silice presso le Castella che fu per breve tempo anche sede vescovile. Negli ultimi capitoli del saggio si affronta la vicenda di Papa Alessandro III, e il caso collegato di “Cisterna neronis”, dove si cerca di chiudere la vicenda alla luce dei documenti che provano un falso storico.

L’ingresso alla presentazione è gratuito con l’area che verrà aperta al pubblico a partire dalle ore 18.00

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