mercoledì 24 Aprile 2024,

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“Di tutto di più”

scritto da Redazione
“Di tutto di più”

COMUNALI, STORACE: “GRAZIE A DIRIGENTI FDI PER CONSENSO”
Ringrazio i 21 dirigenti di Fratelli d’Italia che hanno espresso consenso alla mia proposta di candidatura a sindaco di Roma per le primarie del centrodestra. L’apprezzamento di sempre più vaste aree del nostro mondo è per me un motivo di forte riflessione. Domani intendo parlarne con i miei principali collaboratori e giovedì spiegherò quel che intendo fare in una conferenza stampa alle 12 a Ponte Sant’Angelo. Abbiamo scelto un luogo di forte valore simbolico; se a Bertolaso danno fastidio le ruspe per i campi rom, ai romani non va ancora giù quella balzana idea di chi – lui – voleva bombardare un ponte che sta al suo posto da poco meno di duemila anni. Auspico che i partiti del centrodestra che vogliano manifestare coerenza e serietà contro la sinistra si uniscano alla richiesta che viene da molti dei loro militanti di unirsi ad una battaglia per Roma“. Lo scrive in una nota il segretario nazionale de La Destra è candidato Sindaco di Roma, Francesco Storace.


SANITÀ, SBARDELLA-RIGHINI: “ZINGARETTI BOCCIATO ANCHE DA SINDACATI”
La sanità è al collasso, i servizi sono da terzo mondo, ed in regione si naviga a vista. Ora che lo attacca anche la Cgil, chissà cosa s’inventa questa volta Zingaretti“. Lo dichiarano, in una nota, il capogruppo regionale del gruppo Misto Pietro Sbardella e il capogruppo di Fdi Giancarlo Righini.
Tagliati migliaia di posti letto, accorpate Asl, turn over con il contagocce, e tasse dei cittadini per la sanità utilizzate per il trasporto pubblico. Privati al collasso, costretti ai licenziamenti o alla cassa integrazione per centinaia di lavoratori, spesso per colpa delle incertezze, delle negligenze e dei ritardi della macchina amministrativa. E poi leggi non applicate dalla burocrazia apicale, quasi totalmente di diretta espressione del presidente Zingaretti: dalle autorizzazioni ai privati, ai servizi di assistenza domiciliare. Atti aziendali nelle Asl annunciati e poi da rifare grazie ai recenti commissariamenti, mentre imperversano incarichi senza concorso affidati spesso per simpatia di chi li firma. Direttori generali valutati, e promossi o bocciati non si capisce in base a quali criteri, ed eventualmente nominati commissari se non in possesso dei requisiti per diventare direttori generali. Ben venga quindi l’allarme dei sindacati – spiegano Sbardella e Righini – continueremo insieme a chiedere trasparenza. Senza scomodare il ministro Lorenzin, forse sarà il caso d’invitare il subcommissario Bissoni in commissione sanità, per sottoporgli tutte le segnalazioni che ci giungono in qualità di consiglieri, per i tanti casi che appaiono come veri e propri abusi d’ufficio e conclamato danno erariale. Magari, prima d’invitare i cittadini a denunciare tutto alle autorità competenti, sperando che il governo nazionale agisca laddove il governo regionale dorme.


SANITA’, PALOZZI (FI): “POLITICHE DI ZINGARETTI IN COMA PROFONDO”
La sanità del Lazio è in crisi, i sindacati alzano la voce e Zingaretti tace. Politiche sanitarie del centrosinistra in coma profondo”. Così su twitter, come informa una nota, il consigliere regionale di Forza Italia, Adriano Palozzi.


ISRAELITICO, PALOZZI (FI): “ZINGARETTI IMMOBILE: A PAGARE SONO I DIPENDENTI”
Oggi si è svolto l’atteso tavolo in prefettura, ma ancora nulla è dato sapere sui tempi di accreditamento dell’Israelitico al sistema sanitario regionale. A pagare, nel frattempo, sono i circa mille lavoratori del celebre presidio capitolino, che oltre alla beffa di un futuro occupazionale allo stato attuale quanto mai incerto, rischiano adesso anche di non percepire gli stipendi di febbraio. Una ipotesi sconcertante davanti alla quale il silente Zingaretti rimane incredibilmente indifferente”. Così, in una nota, il consigliere regionale FI, Adriano Palozzi.


L’Avv. Guido Lanciano segretario della federazione romana di Unione Inquilini è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it) , in merito alla scandalo Affittopoli a Roma.
L’Ater sapeva che centinaia di inquilini avevano case di proprietà –ha affermato Lanciano-. Perché i sindaci non sono intervenuti? Di questi alloggi comunali affittati a canoni irrisori molti sono a Garbatella, che è oggetto di vendita. Oltre al fatto che questi inquilini con i redditi alti stanno ancora in casa, forse se la comprano anche questa casa, a Garbatella, a due lire. Forse non li cacciavano perché se no non potevano più comprarsela. Io dico: blocchiamo le vendite, vedrete che si libererebbero molti appartamenti. Cacciamo quelli che hanno delle proprietà. Ne dobbiamo cacciare 50 a settimana, non dieci, altrimenti ci mettiamo 3 anni. Sono 1500 le persone che stanno nei residence che dovrebbero essere chiusi a breve e quasi tutti sono in graduatoria per le case popolari. Ogni ipotesi di sanatoria deve essere stroncata sul nascere. Ci hanno messo come sindacato che vuole la sanatoria invece noi non la vogliamo”.


Antonio Tajani, europarlamentare di Forza Italia e vice presidente del Parlamento Europeo, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
In merito alla decisione di FI, FDI e Lega di candidare Guido Bertolaso alle prossime elezioni amministrative a Roma. “Per vincere le elezioni amministrative –ha esordito Tajani- bisogna andare al di là dei confini del centrodestra, visto che non c’è grande considerazione degli elettori nei confronti della politica. Serve un candidato del fare, che viene dalla società civile e può rappresentare un cambiamento rispetto alla politica. Io avevo detto che i due candidati migliori in questo senso erano Marchini o Bertolaso. Su Bertolaso sono d’accordo tutti, anche FDI. E’ il candidato di una coalizione. Non dobbiamo trovare il garante del pensiero di centrodestra, dobbiamo trovare un sindaco. Dopo quello che è successo con la vicenda Marino, dobbiamo trovare qualcosa di diverso. Bertolaso ha i requisiti per fare bene il sindaco di Roma e risolvere le criticità della capitale che sono i trasporti, la manutenzione stradale, la sicurezza, la pulizia della città. Alla guida della Protezione civile, Bertolaso ha dimostrato di saper risolvere i problemi. A me interessa poco che non abbia mai votato FI. Stiamo cercando il sindaco di Roma, non il segretario del partito. Noi il leader ce l’abbiamo ed è Berlusconi. Adesso dobbiamo lavorare in campagna elettorale per arrivare al ballottaggio e poi allargare i consensi il più possibile. Io avevo detto che il centrodestra doveva andare da Storace a Marchini. Storace non è d’accordo? Ci sono due turni, vedremo al secondo turno. Non dobbiamo lasciare Roma nelle mani della sinistra o dei grillini, che non si stanno dimostrando all’altezza della situazione dove governano. Al ballottaggio serve un candidato da opporre al centrosinistra o al M5S. Alemanno dice che non arriveremo nemmeno al ballottaggio? Nessuno ha la sfera di cristallo. Io sono convinto che Bertolaso è nelle condizioni di arrivare al ballottaggio. Consiglio a tutti molta prudenza e di mettersi più in sintonia con i cittadini romani. Credo che al ballottaggio ci si debba ritrovare per far vincere il centrodestra. Se ci sarà un candidato sostenuto anche da forze che non vogliono votare a sinistra, si può vincere”.
Sulla proposta di riforma delle Banche di Credito Cooperativo (BCC).La riforma delle BCC è necessaria –ha affermato Tajani-. Era stato presentato un testo condiviso dalle Bcc, dal ministero dell’economia e dalla Banca d’Italia. Poi il testo è stato modificato in Consiglio dei Ministri ed è stato inserito un correttivo che mina il principio di cooperazione. Le banche che non volessero aderire alla holding perché hanno un capitale più elevato possono trasformarsi in società per azioni, questo significa che il capitale, che deve rimanere unico nelle banche cooperative, verrebbe trasformato in un capitale per fare attività speculativa, violando il principio di cooperazione. Ho qualche dubbio sulla costituzionalità di questa proposta e credo che sia in contrasto con le normative comunitarie. Ecco perché ho già presentato alla Commissione europea una interrogazione affinché si verifichi l’effettiva compatibilità della proposta governativa con il diritto Ue. Credo che questa riforma debba essere modificata in Parlamento. Guarda caso quelle banche che vogliono diventare società per azioni sono toscane, guidate da un presidente legato al Pd e a Renzi. Non vorrei tutto si trasformi in un’operazione a favore di pochi amici degli amici. Si deve perdere il vizio in toscana di avere troppe relazioni tra politiche e banche. Abbiamo visto come è finita con Mps e Banca Etruria, non vorrei che come al solito ci rimettessero i cittadini”.


AMMINISTRATIVE ROMA, FORUM SU RADIO CUSANO CAMPUS. TAVERNA: “COMPLOTTO PER FAR VINCERE IL MOVIMENTO CINQUE STELLE“.
ONORATO (LISTA MARCHINI): “PER BERTOLASO TSO OBBLIGATORIO DOPO QUELLA FRASE SUI NOMADI“.
PALOZZI (COORDINATORE PROVINCIALE FORZA ITALIA): BERTOLASO MENTE QUANDO DICE DI NON AVER MAI VOTATO BERLUSCONI.
Paola Taverna, intervenuta ai microfoni della trasmissione “Ecg Regione” su Radio Cusano Campus ha commentato la candidatura di Guido Bertolaso, proposto dal centro destra come sindaco di Roma: “E’ incredibile riuscire a proporre per i romani un candidato del genere. Ho pensato che potrebbe essere in corso un complotto per far vincere il Movimento Cinque Stelle a Roma. La scelta di Bertolaso mi ha lasciato perplessa tanto quanto quella di Giachetti. Diciamocelo chiaramente, questi stanno mettendo in campo dei nomi perché non voglio vincere Roma, si sono già fatti i loro conti. Al governo rimane Renzi, alla Regione Zingaretti che stiamo vedendo come sta operando, a livello economico Roma dipende da stanziamenti regionali e stanziamenti statali, ora vogliono metterci il Cinque Stelle, per togliergli i fondi e fargli fare brutta figura. Questo i romani lo devono capire. E comunque hanno fatto i conti senza l’oste, i romani non sono rimbambiti. La nostra campagna elettorale sarà prendiamoci Roma, ma prendiamocela tutti insieme. Ci stanno lasciando debiti fino al 2020 e questa non è opera del Cinque Stelle. La prossima settimana avremo il nostro candidato sindaco“.
Su Radio Cusano Campus, sempre nel corso del programma condotto da Arduini e Di Ciancio, è intervenuto anche Adriano Palozzi, coordinatore provinciale di Forza Italia. Su Bertolaso ha ammesso: “Lui dice di non aver mai votato Berlusconi? Secondo me è una bugia questa. Qualche volta l’ha votato… . La sua frase sui rom? La posizione di Bertolaso è stata anche rivista, è più una considerazione da ex capo della protezione civile che da candidato sindaco di una città come Roma. Deve in fretta acquisire lo status di candidato sindaco di Roma. Sulla sua preparazione non si può discutere. Marchini? Per il centrodestra potrebbe diventare un rimpianto perché se ci fosse stata una convergenza sul suo nome non ci sarebbe stata partita. Però il centrodestra potrebbe a sua volta essere un rimpianto per Marchini, che con il centrodestra ha tirato troppo la corda. Ha fatto troppo il civico“.
A proposito di Lista Marchini, su Radio Cusano Campus, sempre nel corso di ECG Regione, è intervenuto Alessandro Onorato, che con Guido Bertolaso è stato particolarmente duro: “La sua frase sui nomadi? Mi sembra un messaggio in codice molto grave a quelle cooperative che sui nomadi hanno banchettato per anni. Attorno alla tematica rom la vicenda mafia capitale ci deve aver insegnato qualcosa. Io so che il PD sui nomadi ci ha fatto una fortuna, anche in chiave elettorale. Per uno Bertolaso che dichiara che con i rom servono più diplomazia, più tatto e più cautela propongo il TSO obbligatorio“.


AMMINISTRATIVE, SGARBI A RADIO CUSANO CAMPUS: “BERTOLASO CANDIDATO A PERDERE, IO SAREI STATO IL MARCHINI DI MILANO, VALEVO DA SOLO IL 7%. A BOLOGNA NON CORRO, NON SFIDO UN TELEPASS. GAY? IO CHE SONO ETEROSESSUALE ORMAI SONO UN DIVERSO. PROPONGO CHE GLI ETERO INDOSSINO UN FIOCCHETTO ROSSO”. POI INSULTA SAN VALENTINO.
Vittorio Sgarbi è intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it), nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Vittorio Sgarbi ha commentato duramente la scelta da parte del centrodestra di candidare Guido Bertolaso: “Bertolaso sindaco di Roma? E’ un’idea per non preoccuparsi troppo della questione. Una volta che hai detto il nome di Bertolaso puoi partire e andare in vacanza, tanto non vincerà mai. Lo sconsiglio di fare campagna elettorale. L’unica soluzione che avevano era quella di appoggiare Marchini, approfittando del bagaglio di voti soltanto suoi che può vantare. Non lo hanno voluto candidare, così non gli resta che perdere, è inutile anche affaticarsi. Non vogliono vincere, la Meloni non ha voluto Marchini. “.
Sgarbi è poi tornato sulle ipotesi di candidatura a Milano e a Bologna: “A Milano potevo essere una soluzione per il centrodestra. Da solo valevo già il 7%. Un risultato già importante, solo di voti miei. Un po’ come Marchini a Roma. Se al mio 7% si aggiungevano i voti del centrodestra, si poteva fare qualcosa di importante. Io a Milano e Marchini a Roma saremmo stati candidati perfetti per il centrodestra. Candidarmi a Bologna? Sarebbe stata una lotta inutile, non mi candido contro un telepass, il candidato sindaco di Bologna della sinistra è un telepass, prima di fare politica faceva il casellante, con uno così non mi metto neanche a competere“.
Sgarbi, in chiusura, ha detto la sua anche sulle Unioni Civili e su San Valentino:In televisione ormai ci sono tantissimi gay. Sanremo? Quando lo fanno? Comunque ormai io tecnicamente sono un diverso. Loro sono uguali, ma io sono un diverso. Oggi l’eterosessuale è un diverso. Loro ostentano i nastrini arcobaleno? Allora propongo che gli eterosessuali usino un nastrino rosso. San Valentino? Non l’ho festeggiato, chi è un cantante? San Valentino è un santo di mer.a, è un santo che non ha mai fatto niente, è un segaiolo, poveretto“.

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