venerdì 29 Marzo 2024,

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“Costazzurra di Terracina: NOI non siamo oligarchi”

scritto da Redazione
“Costazzurra di Terracina: NOI non siamo oligarchi”

Attraverso la surreale rubrica dedicata a fantomatici “oligarchi” non abbiamo mai avuto intenzione di offendere nessuno degli armatori: piccolissimi, piccoli e medio grandi, che nei fine settimana estivi gettano l’ancora all’interno di uno degli specchi d’acqua tra i più belli della costa laziale.

Né abbiamo mai avuto interesse a sminuire la loro passione per la barca e il mare, tantomeno dileggiare un segmento importante dell’economia del mare terracinese.

Abbiamo voluto usare la parola “oligarca” al solo scopo di attrarre l’attenzione di chi frequenta la rete ed è distratto dalle sue mille sollecitazioni, aprendo di fatto un pertugio su un tema: quello della tutela del mare e dell’ecosistema marino, in oggettive difficoltà anche nella nostra zona.

Un tema che a Terracina, in tempi remoti e recenti, la politica con la “p” minuscola ha sempre trattato con sufficienza se non assenza totale, con i risultati che sono evidenti per tutti.

Nella speranza di aver spiegato e placato con l’incipit l’onda della contestazione “oligarchica”, la problematica in ogni modo rimane e riguarda la tutela del mare e la conseguente disciplina delle attività che su di esso si svolgono.

Ed è su questo che dobbiamo tutti impegnarci.

L’altro giorno, ad esempio, abbiamo postato un video di un traghetto per le Isole Pontine che ha dovuto richiamare con urgenza l’attenzione del diportista ormeggiato troppo all’interno dello spazio di manovra – “anormale” – a causa di un porto perennemente insabbiato e poco dragato.

*Ed ecco una delle deficienze della politica e dell’amministrazione pubblica.

Mentre proprio ieri, amici sub, hanno fatto una ricognizione sottomarina nelle zone di ormeggio della moltitudine dei diportisti, riportando a terra una miriade di bottiglie di birra (rigorosamente vuote) e trovandosi di fronte ad una vera e propria posidonia di rifiuti alimentari e non solo.

Nell’ispezione è stata rinvenuta anche una “costosa” lampada (la cui foto pubblichiamo) finita sbadatamente in fondo al mare.

*Ed ecco una delle deficienze di alcuni diportisti che frequentano lo specchio d’acqua.

Noi come spazio informativo facciamo la nostra parte e non abbiamo timore di sollevare anche un “fortunale” se questo serve ad una maggiore sensibilità dell’andar per mare, come tutti gli altri attori sulla scena marina devono fare la loro parte. Senza infingimenti.

Rinnoviamo, infine, i nostri migliori auguri per un felice agosto e buon mare terracinese a tutti.

P.S. Se il proprietario della lampada la riconosce, siamo disponibili a fargliela avere.

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