giovedì 28 Marzo 2024,

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Consiglio approva ordine del giorno su vertenza Formalba

scritto da Redazione
Consiglio approva ordine del giorno su vertenza Formalba

Il Consiglio regionale del Lazio ha approvato un ordine del giorno presentato dai consiglieri Giancarlo Righini (FdI), Mario Ciarla (Pd) e Silvana Denicolò (M5S), collegato alla proposta di legge n. 183, con il quale si chiede al presidente della Giunta e agli assessori competenti di impegnarsi a risolvere la vertenza che riguarda i lavoratori della Formalba. Si chiede, in particolare, di riconvocare le parti per “un’analisi approfondita delle problematiche economiche-finanziarie, organizzative e gestionali che investono la Formalba – si legge nel documento – nell’ambito della quale dovranno essere analizzati gli indicatori economici generali e verificato un adeguato piano industriale che dia certezze ai lavoratori e credibilità al management aziendale, con particolare riguardo alle criticità derivanti dall’esposizione dell’azienda verso gli istituti di credito“. I tre consiglieri si erano impegnati a presentare questo ordine nel giorno durante l’audizione delle rappresentanze sindacali dell’azienda in Commissione Lavoro, lo scorso 26 febbraio. Nel corso dell’audizione, infatti, era emerso che la Formalba, regolarmente accreditata presso la Regione Lazio come Centro di formazione professionale, nel mese di dicembre aveva comunicato la necessità di procedere al licenziamento di 33 lavoratori. A seguito dell’apertura di un tavolo presso la Giunta, l’azienda ha fatto ricorso alla Cassa integrazione con sospensione dell’orario di lavoro del 40% per tutti i 162 lavoratori della sede di Albano Laziale e, successivamente, alla mobilità. I sindacati, nel corso dell’audizione, avevano denunciato che l’ultimo stipendio percepito risaliva all’ottobre del 2014 e che l’azienda ha proposto una rateizzazione degli arretrati fino a febbraio 2015 “senza fornire alcuna garanzia circa la regolarità delle mensilità successive“. Nell’ordine del giorno approvato oggi, pertanto, si fa riferimento al fatto che “non risulta esperita alcuna attività di auditing dell’azienda finalizzata all’individuazione delle criticità economiche e degli eventuali correttivi aziendali da adottare“, nonché alla “situazione di incertezza generalizzata circa il futuro dell’azienda che mina un già precario equilibrio delle famiglie dei lavoratori“.

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