giovedì 18 Aprile 2024,

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“Con i migliori auguri di una serena Pasqua di pace e prosperità”

scritto da Redazione
“Con i migliori auguri di una serena Pasqua di pace e prosperità”

Sono ormai anni che in occasione dei tradizionali auguri di Buona Pasqua, colgo al volo anche l’occasione per interloquire con migliaia di amici/amiche con i quali condivido nel corso dell’anno le vicende che interessano i fatti politici (e non solo), della realtà provinciale.
Gli auguri pasquali sono diventanti dunque avvenimento per una riflessione sul momento più alto della Cristianità, che sull’esigenza di produrre una pur modesta analisi sugli accadimenti pubblici.
Quest’anno fermo la mia attenzione sull’ambito delle diffuse illegalità istituzionali (e non solo).
Non passa giorno che il cittadino che paga le tasse, che è ligio ai suoi civici doveri, non debba subire la conoscenza di atti ladroneschi nei confronti dell’interesse pubblico.
A quest’andazzo disonesto non manca il contributo di alcuni ignavi della politica (e non solo) provinciale, che annusando l’odore di vantaggi economici personali chiudono un occhio, anzi tutte e due, su appalti, varianti urbanistiche improbabili, acquisti incauti di beni di rifugio.
Anche in ambito localistico, dunque, la cattiva politica (e non solo) sta mutuato in fretta comportamenti che provengono da quella nazionale, con condotte nefaste che stanno distruggendo il tessuto economico e sociale.
Che cosa fare per contrastare tutto ciò?
A mio modesto parere c’è bisogno di ripartire dal basso, dando il via a un’azione di diserbo della luttuosa gramigna che sta avvelenando la nostra comunità provinciale, chiamando a raccolta tutti gli uomini e le donne di buona volontà su un progetto politico e sociale, che preveda esclusivamente un percorso rivolto al Bene Comune, all’interesse dei cittadini e al soddisfacimento dei suoi bisogni.
Per una sanità pubblica che curi l’individuo e non lo riduca a un deprimente ed esclusivo costo in bilancio; per una riprogettazione del sistema delle opportunità per trovare un’occupazione ai più giovani e una rioccupazione per tutti quelli che sono stati espulsi dal mondo del lavoro, ad esempio.
Per una società più giusta, in grado di guardare ai soggetti più deboli con occhio compassionevole, aiutandoli veramente nelle loro difficoltà quotidiane.
Bisogna lavorare, da subito, a una nuova architettura di società provinciale capace di porre al bando non solo i politicanti corrotti, ma anche tutti quelli che fanno del malaffare la loro religione.
Spero che tutti sappiano che siamo giunti al punto di non ritorno è che non è più consentito sopportare le ruberie di tanti, troppi individui, che d’integrazione e lavoro per il bene comune non ne vogliono sapere.
Per cultura o per intervenuta usanza.
Abbiamo il bisogno urgente di riportare al centro della pubblica rappresentanza portatori sani di giusti valori morali e etici, possessori di virtù semplici, chiare, democratiche.
Principi che non possono continuare a essere traditi da un’accozzaglia di notabili (o presunti tali) che oggi dovrebbero essere esposti al pubblico ludibrio per le nefandezze compiute.
Con gli auguri di una serena Pasqua per tutti gli Uomini e le Donne di buona volontà.

Gina Cetrone*
*Già Consigliere Regione Lazio.

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