Terracina Olbia per la 31° giornata del Campionato di Serie D, sono scese sul manto erboso del Mario Colavolpe davanti a pochi e quasi “intimi” spettatori.
I biancocelesti, come stiamo professando da ormai troppo tempo, avrebbero dovuto vincere l’incontro per alimentare una pur labile speranza per rimanere attaccati ad una posizione utile per eventualmente entrare nei play out, mentre la squadra ospite, con il punto conquistato, raggiunge i 38 in classifica generale e a tre turni dalla fine del campionato si può affermare che anche per la prossima stagione giocherà nel quarto Campionato di calcio italiano.
Se dobbiamo dire che è stata una brutta partita, racconteremmo il falso.
E’ stato invece un incontro con diverse occasioni da rete per ambedue le contendenti, con un arbitro e un terna arbitrale forse tra le peggiori viste a Terracina quest’anno.
Tra i biancocelesti ritorna in campo, dopo due mesi ed oltre dall’infortunio, Rustichelli, mentre si accomoda in panchina Aquino che in settimana aveva fatto preoccupare i sanitari per una sospetta appendicite.
La squadra di casa inizia subito all’attacco con una conclusione al 3’ di Capone, alta sulla traversa di Ascioti.
Al 10’ un bruttissimo fallo di reazione da parte dell’esperto Altobelli non visto dal direttore di gara.
Gli isolani si fanno vivi al 28 con De Grazia con un forte tiro deviato in angolo da Truppo.
Insiste ancora la squadra allenata da Ferreira Jese Marcelo, che al 28’ replica con una bella giocata alta sulla traversa di Maspero.
Il Terracina, in ogni modo, non sta a guardare e al 33’ Capone non ribadisce in rete una favorevole occasione, da solo in piena area di rigore ospite.
Al 41’ incursione sulla fascia sinistra di De Grazia, che penetra in area di rigore e tira a botta sicura, la sfera toccata da Truppo termina in calcio d’angolo.
Al ritorno dagli spogliatoi per il secondo tempo, al 56’ su calcio piazzato dalla distanza, Ronci fa partire un bolide che si perde sul fondo.
Al 61’ è ancora la squadra di D’Amico a farsi pericolosa con Capone, che non sfrutta la favorevole occasione.
Al 63’ clamoroso palo colpito dall’Olbia con Ragatzu, e nell’azione che segue in contropiede Elia, solo davanti al portiere sardo, non fa altro che fargli toccare il pallone con iò piede spedendolo sul fondo.
Mentre il Terracina in questa parte del secondo tempo spinge per passare in vantaggio, arriva al 69’ l’espulsione del neo entrato Aquino per fallo di reazione su Arboleda, che spegne di fatto le velleità della formazione allenata da mister D’Amico.
Tralasciamo il ballo delle sostituzione e confermiamo il risultato finale Terracina calcio 1925 0 Olbia 0.
La squadra a livello matematico, come affermavamo in apertura, non è ancora retrocessa alla categoria inferiore e la classifica, guardandola dal basso, è la seguente: 24 punti per i terracinesi, 29 per l’Atletico Uri, 30 per il Cos Sarrabus Ogliastra.
A salire troviamo l’Atletico Lodigiani a 32, con l’Anzio a 33 e l’Ilva Maddalena a 34.
La prossima partita il Terracina si troverà di fronte il Savoia.
Un’altra brutta “gatta da pelare”.
In ultimo, ma non per ultimo, conferiamo una “medaglia” al valore allo stacanovista Vincenzo: segretario competente, e all’occorrenza operatore di biglietteria, barman e ragioniere pagatore di giornata (saldo ambulanza, ecc. ecc) e ottimo anche per le public relations.
Se il Terracina calcio avesse avuto in campo “11 Vincenzo”, quest’anno avrebbe di sicuro vinto un altro campionato e un’altra Coppa Italia.
Dal Colavolpe è tutto … a voi la linea.
e.
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