“Non posso che ringraziare il presidente della commissione regionale ambiente, Enrico Panunzi, che ha compreso l’importanza e l’urgenza del tema trattato, nonchè i rappresentanti di Arpa Lazio, Provincia e Comune di Latina per aver contribuito con l’audizione di oggi a fare chiarezza sull’emergenza inquinamento nell’area di Borgo Sabotino. Allo stesso tempo non posso che rilevare la gravissima assenza in tale contesto della Asl di Latina di cui avremo comunque modo di chiedere ragione nei prossimi giorni. Oggi, infatti, quello che ci interessa è che alcuni passaggi sono stati chiariti a vantaggio di una adeguata informazione nei confronti dei cittadini di Latina, ed in particolare dei residenti di Borgo Sabotino, destabilizzati e preoccupati a seguito del rilevamento di percentuali di cloruro di vinile ben al di sopra della media. Il primo punto riguarda il fatto che l’inquinamento, stando le ultime rilevazioni effettuate da Arpa Lazio a marzo 2016 proprio nelle aree adiacenti e limitrofe alla centrale nucleare, non hanno rilevato presenza di cloruro di vinile e pertanto la zona a rischio è circoscritta all’interno del sito Sogin. Inoltre l’acqua dei pozzi, fatta eccezione per quelli ricadenti nella zona oggetto dell’ordinanza del Comune di Latina, può essere utilizzata ai fini irrigui e per gli usi concessori per cui sono stati creati. Infine è stata garantita la massima attenzione sul piano delle verifiche, da parte di tutti gli enti interessati, finalizzate a trovare l’origine dell’inquinamento in atto. Con questa audizione non è stato risolto il problema ma un primo importante passo avanti è stato compiuto. I cittadini di Latina e le imprese agricole del territorio sanno che le verifiche sono in corso, che saranno ampliate con la creazione di nuovi pozzi sentinella e soprattutto da ora avranno una migliore informazione su quanto sta accadendo”. Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone.