mercoledì 30 Aprile 2025,

Politica

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“Bias politico nazionale”

scritto da Redazione
“Bias politico nazionale”
Francamente mi stupisco dello stupore espresso da molti osservatori rispetto alla denigrazione, da parte di Giorgia Meloni, del Manifesto di Ventotene.
Lei è l’erede dichiarata (dal simbolo della fiamma nel logo del suo partito) della tradizione politica e culturale del fascismo.
Il fascismo avevano confinato a Ventotene gli oppositori politici tra cui Eugenio Colorni, Altiero Spinelli e Ernesto Rossi.
Loro scrissero il manifesto per l’Europa federata (che per noi oggi è l’Unione Europea) contro la idea fascista della Europa delle Patrie.
E’ ovvio che la sua idea di Europa è diversa dalla nostra e certamente dalla mia. D’altronde, credo, anche i tre autori del Manifesto di Ventotene mai avrebbero voluto essere condivisi e addirittura esaltati da una come Giorgia Meloni e dai suoi fans.
Se la Meloni avesse approvato il Manifesto di Ventotene sarebbe stato un insulto nei confronti di chi, dagli antenati della Meloni, li avevano confinati proprio per le loro idee.
Si dirà che il Presidente del Consiglio dei Ministri rappresenta tutti gli italiani, anche quelli che non l’hanno votata. E’ vero, ma non è nelle corde di Giorgia Meloni. Lei è di tradizioni fasciste e quindi rappresenta soltanto la sua parte, possibilmente soltanto la sua famiglia, comunque chi l’applaude. Ma già si sapeva.
Quindi niente di nuovo sotto il solo. Nemmeno la tecnica banale di far sbraitare i nemici per evitare che affrontino i problemi relativi ai propri deficit politici.
Alessandro Ceci

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