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Asl Roma5:provvedimenti importanti per le strtture sanitarie del territorio

scritto da Redazione
Asl Roma5:provvedimenti importanti per le strtture sanitarie del territorio
Alla Direzione Strategica ASL RM5
Nei giorni scorsi sono stati messi in atto una serie di provvedimenti più o meno mirati ad attenuare le difficoltà che le principali strutture Ospedaliere della ASL RM5 dovranno affrontare nella fase del picco influenzale. Si cercherà di garantire ai cittadini che si presenteranno ai Pronto Soccorso della ASL RM5, una risposta consona e dignitosa.
Ovviamente attendiamo misure di ristrutturazione ambientale che incidano in maniera sostanziale sulla condizione di completo default in cui si sono ritrovate tutte le strutture sanitarie della ASL RM5.
In questa situazione di criticità cronica, ci sembra giusto sottolineare che anche i lavoratori (oltre agli utenti), sono esposti a molteplici pressioni e pagano quotidianamente, il prezzo per le annunciate e mai realizzate riorganizzazioni.
Medici, tutti i professionisti sanitari ed Oss rappresentano, per i cittadini/utenti, il volto dell’Azienda e ad essi, spesso sono esternate in modi non sempre pacifici, rabbia e delusione.
Contemporaneamente sempre loro sono quelli a cui l’Azienda quotidianamente chiede sacrifici come doppi turni, mancati riposi, straordinari ecc… senza alcuna gratificazione e con la continua e pesante sensazione di essere abbandonati a se stessi.
La ASL RM5 comprende un vasto e geograficamente complesso territorio, dove nei Pronto Soccorso accedono circa un 50% di utenti codificati bianchi e verdi, che invece dovrebbero essere assistiti da strutture territoriali e/o medici di famiglia. Tutto questo porta al sovraffollamento dei P.S. e delle aree Mediche ed un blocco dei ricoveri di elezione per le aree chirurgiche.
Di conseguenza si allungano le liste d’attesa ed aumentano i ricoveri incongrui.
Ovviamente questa situazione si amplifica nei giorni festivi, quando medici di famiglia e/o stazioni sanitarie Territoriali sono assenti.
Attendiamo come già detto la necessaria ristrutturazione dei Pronto Soccorso, per adeguarli alle esigenze attuali, fondamentali sono degli spazi che consentano una dignitosa accoglienza.
Non meno importante, l’adeguata dotazione di personale sanitario.
Il notevole afflusso non può negare al malato privacy, tranquillità ed una degna assistenza e cura.
Non possiamo continuare alle soglie del 2020 a costringere il personale Medico, Infermieristico e di Supporto ( O.S.S. ) a lavorare in una situazione di disagio e confusione.
Occorre, da un lato, rivedere l’organizzazione lavorativa delle degenze e dei servizi, per limitare il più possibile i giorni di ricovero, permettendo un più rapido turn over e dall’altro avere una maggiore disponibilità di posti letto per gli utenti a bassa intensità di cura.
Questi potrebbero essere collocati anche in altro polo ospedaliero, riattivando l’area medica e/o i servizi di assistenza infermieristica in strutture Ospedaliere ormai deserte, come quella di Subiaco e ancor più quella di Palombara.
Crediamo altresì che le necessarie riorganizzazioni non possono prescindere dall’indispensabile adeguamento delle Dotazioni Organiche del Personale, ferme al 2004, non più adatte a garantire gli standard assistenziali minimi.
I reparti ad alta complessità assistenziale come le terapie intensive cardiologiche, necessitano di personale adeguato al numero di pazienti, preventivamente formato e specializzato.
Oggi assistiamo ad una situazione ormai al collasso per le uniche due UTIC e per l’unica Emodinamica presente nel nostro
comprensorio. Ancora, la Rianimazione di Tivoli, aspetta da anni interventi strutturali di riammodernamento.
Reparti per le Terapie Oncologiche hanno problemi con la preparazione sotto Cappa di aspirazione perché situata fuori dal percorso di reparto ( vedi Tivoli) ed i professionisti addetti alla preparazione, non vengono remunerati con l’ indennità di rischio Chimico.
Il Blocchi Operatori hanno una dotazione organica limitata e con ben 5 sale utilizzabili riescono a farne lavorare solo 1/2 al giorno.
Come Organizzazione Sindacale , nell’interesse dei Cittadini e dei Lavoratori chiediamo alla Direzione Aziendale:
• uno sforzo straordinario nell’individuare di concerto con Le Parti Sociali il reale fabbisogno di personale in termini di Medici, Infermieri, O.S.S. Tecnici di Radiologia e Laboratorio , Fisioterapisti e personale Amm.vo, RIDUCENDO AL MINIMO l’utilizzo di personale con contratto atipico;
• un impegno affinché si blocchi la procedura del MEF per l’azzeramento di ferie non godute ritenuta ANTIDEMOCRATICA e ANTICONTRATTUALE;
• Che si inizi immediatamente la ristrutturazione degli spazi sopra citati e dei servizi territoriali in assoluta decadenza;
• si pianifichi l’integrazione dei servizi sanitari con le richieste del territorio;
• Ci si faccia carico attraverso azioni shock della Ripartenza dell’attività Chirurgica con la riapertura immediata delle liste d’attesa;
• Si incrementi la DIAGNOSTICA TUTTA ad oggi assente e dove presente, depauperata ed obsoleta;
• Infine attendiamo una risposta che blocchi definitivamente la convenzione con il Laboratorio dell’Ospedale S.Pertini perché assolutamente svantaggiosa e non sicura per la nostra utenza.
Con questo documento la CISL avvia una vertenza con tutti gli strumenti democratici a disposizione (assemblee, conferenze stampa ecc…) volta a raggiungere gli obiettivi evidenziati.
Segretario Territoriale CISL ASL RM5
Dimitri Cecchinelli

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