mercoledì 11 Dicembre 2024,

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Terracina. Sopressione SAZ e Centro per l’Impiego. Cetrone (FDI): “Mi batterò affinchè i due servizi rimangano a Terracina”

scritto da Redazione
Terracina. Sopressione SAZ e Centro per l’Impiego. Cetrone (FDI): “Mi batterò affinchè i due servizi rimangano a Terracina”

In questi giorni si paventa la cancellazione dello sportello agricolo di Zona di Terracina per essere trasferito a Fondi,  se questo dovesse accadere rappresenterebbe un insulto grave nei confronti di migliaia di azienda agricole che operano tra il Comune di Sabaudia, San Vito e Terracina.
Evidentemente la battaglia condotta nell’ultimo periodo della legislatura regionale in commissione agricoltura per ottimizzare il riassetto degli Sportelli Agricoli di Zona del Lazio e in particolare di quelli della Provincia di Latina, dopo lo scioglimento del Consiglio non ha sortito gli effetti decisionali adottati,  e l’andazzo è stato quello di soddisfare precisi appetiti localistici.
In Commissione agricoltura la mia proposta, accolta, fu di mantenere per la Provincia di Latina tre sedi SAZ: una per Cisterna – Aprilia, una a Terracina, l’altra a Fondi.
Certo, non si può armare una battaglia dal sapore campanilistico con Fondi perché non sarebbe utile a nessuno, ma mi sembra quantomeno indispensabile fare un appello a tutti quelli che hanno  a cuore i veri interessi degli agricoltori di Sabaudia e San Vito, affinchè lo sportello SAZ di Terracina resti operativo.
L’altro scippo che si profila all’orizzonte per la città giunge da un’altra astrusa e datata decisione, che vorrebbe il Centro per l’Impiego di Terracina accorpato a quello di Fondi.
Ho letto con interesse la dichiarazione del sindaco Nicola Procaccini e la condivido in pieno.
Non è possibile, infatti, sopprimere uno sportello strategico solo perché la sede è diventata obsoleta e non più rispondente ai criteri della sicurezza sul lavoro.
Oppure perchè il TAR del Lazio, sul contenzioso portato nell’aula della giustizia amministrativa dal Comune di Aprilia, (si era opposto alla determinazione della Provincia), congeda il via libera a una determina obsoleta e senza criterio oggettivo, rispondente a logiche d’indirizzo politico di chi quel provvedimento l’ha avallato e sostenuto nel corso di 13 tribolati anni (basta leggere gli atti ufficiali per capire).
Anche su questa problematica non si può accettare l’apertura di un’improbabile battaglia campanilistica, ma i cittadini – elettori che stanno per scegliere le loro rappresentanze politiche devono comprendere bene chi ha a cuore gli interessi dell’intero territorio provinciale e chi soltanto una parte ben definita di esso.

On. Gina Cetrone

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