“Rispetto alle considerazioni espresse dall’ex consigliere comunale di Terracina, Zomparelli, non posso che sorridere perché la scelta di “ospitare” un progetto di consulenza privata per le start up ed i progetti Garanzia Giovani, non mi sembra del tutto lineare. E aggiungo, con convinzione, che in merito alla possibilità di strumentalizzare la buona fede dei cittadini, in un momento economico e sociale particolare come quello che stiamo affrontando, in cui il lavoro è una priorità, ho gli stessi dubbi che evidentemente hanno spinto Zomparelli ad intervenire. Resto fermamente convinto che tale decisione era e resta inopportuna così come è inopportuno che progetti, che mirano all’inserimento lavorativo dei nostri giovani e alla nascita di start up, sia effettuata dagli stessi professionisti che prestavano tale servizio affiancando l’istituzione pubblica, ingenerando verosimilmente negli inconsapevoli cittadini, la falsa convinzione che fossero loro stessi soggetti istituzionali. È paradossale che oggi quei professionisti, forti della credibilità acquisita, prestino la loro opera affiancando e, con legittimo sospetto sponsorizzando, un singolo politico. L’azione politica deve sempre essere improntata sul rispetto anche delle forme che sottendono sempre la sostanza delle cose. Quindi anche solo il minimo sospetto che questo progetto possa in qualche modo “servire” alla causa del politico e non a quella principale del soggetto coinvolto, è fatto politicamente gravissimo ed elettoralmente scorretto. La difesa della legalità non può prescindere da una diffusa cultura del rispetto delle regole e dei diritti, ma dipende anche dal rafforzamento di tutto il sistema dei controlli. Proprio l’esigenza di evitare facili strumentalizzazioni a danno dei cittadini e della loro buona fede durante la campagna elettorale ha portato, e sta portando, il legislatore ad intervenire sulle singole fattispecie di reato elettorale e sulla necessità di crearne nuove perché non si crei quel “traffico di influenze” con le spregevoli conseguenze sanzionate. Talvolta tacere ed agire per rimediare agli errori è l’unica cosa da fare. E sono certo che Procaccini agirà di conseguenza nella certezza che a ruoli invertiti noi così avremmo fatto nel rispetto di un bene superiore che è la trasparenza dell’azione amministrativa qualsiasi ruolo in essa si svolga, si sia svolto o si ambisca a svolgere. Ovviamente, se sono convinti che la scelta effettuata sia quella giusta proseguano pure sarà il tempo, come sempre galantuomo, a dire se le nostre eccezioni erano campate in aria o meno. Questa vicenda palesa chi ha bisogno di supporti e ricorre a scelte non “opportune” e chi invece è capace di ragioni e argomenti politici che sanno camminare con le proprie gambe. Se di stampelle parliamo sono evidenti quelle assunte in questa vicenda e certo non da noi che come Forza Italia, a tutti i livelli istituzionali, ci siamo sempre interessati delle vicende di Terracina come di quelle di ciascun Comune della nostra provincia. La cassa di risonanza a noi non serve e il candidato sindaco di Forza Italia, Gianluca Corradini, non ha bisogno di alcun supporto perché i cittadini sanno bene cosa è meglio per la loro città. Quella di Corradini è una campagna elettorale senza retroscena e colpi bassi, improntata alla lealtà, alla chiarezza e alla trasparenza. I voli pindarici li lasciamo ad altri”.