Lunedì nel bel mezzo dell’ultimo Consiglio comunale i componenti del gruppo della Lega di Terracina prendono carta penna e calamaio, scrivono e protocollano una bella sfiducia all’assessore ai servizi sociali Sara Norcia, inviando la missiva all’attenzione del sig. sindaco Francesco Giannetti.
Le “accuse” che il gruppo consiliare della Lega di Terracina formula all’assessore non sono sicuramente state prese a cuor leggero e pensiamo che per giungere a tale decisione ci sia stata dietro un’approfondita discussione, che ha poi condotto a sottoscrivere quando segue: “preso atto della gestione dell’Assessore Sara Norcia in merito alle deleghe affidategli/e, con particolare riferimento al settore dei servizi sociali, esprimono la propria profonda preoccupazione per l’operato portato avanti in maniera non coerente con l’interesse pubblico e con il mandato politico ricevuto.
In particolare, si evidenziano le seguenti gravi criticità:
• Gestione inadeguata di un settore importante e strategico come i servizi sociali, con un’azione politica che è parsa finalizzata non al potenziamento e miglioramento dei servizi offerti alla cittadinanza, ma esclusivamente a logiche personali, come la rimozione del Direttore dei Servizi Sociali:
• Mancanza di trasparenza e comunicazione, sia nei confronti del gruppo consiliare che le ha accordato la fiducia, sia verso l’intero Consiglio Comunale, in evidente contrasto con i principi di collegialità e condivisione propri di un’amministrazione democratica;
• Gestione personalistica delle deleghe, esercitate come se fossero un bene privato, anziché un mandato istituzionale da svolgere nell’interesse collettivo.
Tali comportamenti hanno incrinato il rapporto fiduciario su cui si fonda la partecipazione all’attività amministrativa e politica, e risultano incompatibili con i valori e gli obiettivi dell’attuale mandato elettorale.
Pertanto, i sottoscritti
**esprimono formalmente la propria sfiducia nei confronti dell’Assessore Sara Norcia. Firmano il documento di sfiducia i consiglieri comunali della Lega per Salvini: De Angelis Angelo, Annamaria Speranza, Daniele Carlot, Tocci Massimiliano”.
D’accordo con la decisione di “sfiduciare” l’assessore Norcia, anche l’altro rappresentante in giunta, Gianluca Corradini. Quindi l’intero partito.
Dopo la ricezione del documento, il sindaco Giannetti, avrebbe dato mandato agli uffici (quali?) di provvedere a stilare un testo per il ritiro delle deleghe in illo tempore assegnate alla Norcia.
Passa lunedì, passa martedì, passa mercoledì ed è passato anche giovedì, ma della richiesta formulata dal gruppo consiliare si sono perse le tracce.
Per questo fine settimana, poi, il primo cittadino e l’assessore alla cultura Feudi andranno in missione all’estero, e probabilmente la risposta che doveva giungere nel volgere di 24 ore, verrà rimandata a non si sa quando.
Considerato lo stato dell’arte della “pratica” possiamo interrogarci empiricamente sulle possibili motivazioni che stanno spingendo il sindaco a ritardare la decisione voluta dall’intero gruppo consiliare della Lega.
Alcune ipotesi di analisi ve le elenchiamo di seguito: la prima è che da Latina sia scesa qualche plenipotenziaria del Partito di Salvini e abbiamo chiesto al gruppo che ha firmato la “sfiducia” di soprassedere, perché la Norcia sarebbe una risorsa indispensabile per il partito, in proiezione futura.
La seconda ipotesi potrebbe essere che qualcuno dei firmatari, avvicinato a quattrocchi da qualche potente dignitario leghista, sia rientrato nei ranghi e stia ora frenando la corsa alle dimissioni?
Terza ipotesi: che non dovrebbe stare né in cielo né in terra, potrebbe aver visto qualche burocrate dell’ente palesare ostacoli di una qualche natura, capaci però di rallentare la decisione del sindaco.
Ci potrebbe poi essere una scientifica volontà del sindaco di non decidere, anche su questa vicenda, in perfetta o quasi linea fino ad oggi adottata su altre questioni, facendo decantare gli “animi” e governando cosi una possibile crisi.
Con tutti questi interrogativi ne aggiungiamo uno finale: se nel breve il sindaco non conferirà risposta certa alla volontà politica del gruppo consiliare, si potrebbe aprire, invero, un contenzioso che non risparmierebbe nessun partito che oggi sostiene il sindaco Giannetti, perché una non decisione che non vada incontro alla richiesta di un partito di maggioranza non garantirebbe nessun altro partito che sostiene le sorti del Primo cittadino. Con l’apertura politica di scenari imprevedibili.
E comunque chiaro a tutti, che se la richiesta rimarrebbe per “aria” coloro che hanno firmato il documento perderebbero la “faccia politica” davanti all’intera città, con una solo ed unica ipotesi di fuga per il recupero d’immagine: far ritirare l’altro assessore Corradini e il passaggio con armi e bagagli nel gruppo misto.
Alla prossima puntata.
e.
*Nella foto, il gruppo consiliare della Lega con il sindaco.
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