Ieri mattina tutto il circolo mediatico che gira intorno alle notizie che invia il Palazzo comunale di Terracina, acriticamente, si è mobilitato nel riportare la nota che decanta la delibera di Giunta n. 70 del 08/05/2025 (assenti dalla seduta De Felice, Norcia, Tasciotti), con all’oggetto la “revoca della deliberazione commissariale per l’attribuzione di rilevanza economica dello stadio comunale Colavolpe e annessi impianto del “San Martino”.
Crediamo, che forse nessuno di chi sta passando o ha passato la nota abbia letto le motivazioni che hanno condotto la Giunta comunale, presieduta dal sindaco Giannetti, nel licenziare il documento amministrativo.
Diciamo questo perché, leggendo attentamente e tra le righe della delibera, si comprende il vero motivo del ritiro della procedura negoziata, giacente da mesi presso la Stazione Unica Appaltante della provincia di Frosinone.
Quindi, di certo, il ritiro non è giunto per volontà teutonica di non conferire più lo stadio Colavolpe e il San Martino B in convenzione, ma per il piccolo trafiletto della delibera n. 70 del 08/05/2025 che recita:“…il procrastinarsi della conclusione della procedura di affidamento del complesso sportivo di che trattasi, determinato dalle modifiche intervenute nel Consiglio Direttivo nonché dalla condotta dell’operatore economico interessato, la quale ha comportato la mancata produzione della documentazione di gara attinente alla fase di verifica dei requisiti e, pertanto, la ragione di sopravvenuta inopportunità a procedere con le operazioni di gara”.
Tesi che viene suffragata anche nelle righe successive del testo giuntale, quando si riporta:“…che la giurisprudenza annovera tra i “sopravvenuti motivi di pubblico interesse” anche i comportamenti scorretti o il reiterato atteggiamento non cooperativo dell’aggiudicatario che si siano manifestati a seguito dell’aggiudicazione, i lamentati ritardi nelle attività preliminari, ovvero condotte giudicate come un chiaro indice di inaffidabilità”.
Cosa vogliono significare questi passaggi della delibera di Giunta?
Probabilmente che il soggetto (società Terracina calcio 1925?) che ha partecipato alla selezione, evidentemente non è riuscito o voluto chiudere il cerchio con l’invio di una possibile ed ulteriore documentazione burocratica, evidentemente richiesta.
Quindi, se l’operatore (unico) che ha risposto alla selezione per ottenere la convenzione dello stadio Colavolpe e del San Martino B, non ha conferito a quanto gli si chiedeva, oggi, nessuno può criticare l’ente di piazza Municipio perchè quello stilato è un atto dovuto.
Possiamo però criticare chi ha scritto la nota, omettendo il punto fondamentale del perché la Giunta Giannetti è stata costretta al ritiro dell’evidenza pubblica, per far posto alla mistica dei grandi lavori che tra qualche anno forse giungeranno a compimento nel perimetro dell’area di quella che si voleva essere la “cittadella dello sport terracinese”
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