giovedì 28 Marzo 2024,

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Cetrone: Azzerare l’inquinamento dei fiumi e del mare terracinese

scritto da Redazione
Cetrone: Azzerare l’inquinamento dei fiumi e del mare terracinese

L’inquinamento dei fiumi e del mare di Terracina è una questione importante, che pregiudica in parte e in maniera negativa l’immagine turistica della città.
Ci si ricorda di queste problematiche soltanto a stagione estiva inoltrata, quando il mare diventa di colori improbabili e lo spiaggiamento di materiali di ogni genere e natura fa scappare inorridito il turista come il bagnante terracinese.
Sono ormai decine di anni che si assiste a questa pantomina, mentre ogni amministrazione eletta dimentica di porre l’argomento come questione proprietaria all’interno del rispettivo programma.
La nostra proposta è di avviare un’indagine su chi effettivamente inquina le acque dei fiumi che sfociano nella baia di Terracina.
Vogliamo conoscere i nomi e cognomi se sono cittadini, i legali rappresentanti se sono aziende o amministrazioni comunali non in regola con il corretto funzionamento dei depuratori.
Una volta accertate le responsabilità, non ci fermeremo davanti a niente e nessuno: li porteremo in tribunale facendogli pagare ogni danno procurato all’economia e all’immagine turistica di Terracina.
Una volta eletti andremo a riprendere le “carte” che hanno permesso, impunemente, alla ditta incaricata del ripascimento della spiaggia di Terracina di sversare tonnellate di breccia sulla sabbia ex dorata, che tante località marine più in d’Italia ci invidiavano.
Una giusta battaglia per la quale siamo pronti a lottare affinché alla città sia riconosciuto il disastro ambientale subito e ottenere un giusto risarcimento da utilizzare per il ripristino dello stato dei luoghi.
Lotteremo affinché le foci di Badino, Sisto e del porto traianeo siano resi navigabili ogni giorno dell’anno e che almeno il tratto finale del Lungolinea Pio VI sia dragato dalle tonnellate di fanghi che nel corso dei decenni si sono depositati sul fondale.
E’ quest’ultima una questione sia di tutela della salute pubblica sia per il doveroso rispetto ambientale.

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