venerdì 26 Aprile 2024,

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Terracina. Il curioso caso del “Calcatore”. Dalla finta inaugurazione al trasferimento, mai avvenuto, degli uffici comunali

scritto da Redazione
Terracina. Il curioso caso del “Calcatore”.  Dalla finta inaugurazione al trasferimento, mai avvenuto, degli uffici comunali

A beneficio di tutti coloro che ancora oggi, dopo che l’amministrazione comunale è stata terremotata dalla Magistratura e nell’attesa degli eventuali processi con le relative imputazioni definitive, tentiamo di far comprendere lo scenario reale in cui l’intera città è precipitata negli ultimi 12 anni e fare chiarezza su alcuni punti “indigestidi questo percorso.

Ribadiamo, per l’ennesima volta, che non siamo: politicamente coinvolti, non siamo oppositori “todo mundo” o funzionali al disfacimento dell’immagine della città e di quanto di buono questa rappresenta.

Per eliminare in radice tutto questo e in estrema sintesi ci chiediamo, rispetto al trasferimento degli uffici comunali e l’impegno economico di euro 45.384,00 stanziato per la bisogna, quale è il suo stato dell’arte.

La determinazione del 31.12.2021, infatti, ci racconta di un impegno di spesa per il servizio di pulizia e trasloco di una parte degli uffici comunali nella nuova (?) palazzina dell’ente del “Calcatore”, affidando il tutto alla ditta “Zedaf” srl di Frosinone.

Ebbene, da questa data ad oggi si sono perse le tracce di tale trasloco.

Nessuno degli addetti ai lavori conferisce a questo tema una risposta plausibile.

Alcuni rimandano tale inadempienza alla malvagità dei “paladini della giustizia” che ha mandato a riposo forzato la migliore amministrazione di sempre.

E mentre ex amministratori trombati dalla MAGISTRATURA (si badi bene) negano indefessamente loro responsabilità in merito agli scassi compiuti negli ultimi anni, si ricorda la spettacolare “inaugurazione” degli uffici comunali del Calcatore alcuni giorni prima delle elezioni 2020 da parte della candidata a sindaco, con tanto di filmato e foto promozionali per l’ambito traguardo raggiunto.

Dal 2010 passando per il 2021 ad oggi, in quell’ameno luogo definito dalla toponomastica “Calcatore” tutto è rimasto immobile, pietrificato all’interno di una realtà oggettivamente mostruosa.

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