venerdì 19 Aprile 2024,

Cronaca

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Terracina. Draga o non Draga? Uno dei tanti misteri della giunta di destra

scritto da Redazione
Terracina. Draga o non Draga? Uno dei tanti misteri della giunta di destra

Pinocchietti
Non ce ne voglia Collodi che chissà quante volte è stato citato da quando è uscito il suo straordinario romanzo, ma non ci stancheremo mai di ricordarlo ogni qualvolta assistiamo increduli a risposte amministrative a questioni concrete che fanno allungare il naso. Succede che la regione Lazio ha messo a disposizione del Comune oltre 2 milioni di euro destinati a opere di difesa della costa, acquisto di una Draga e operazioni di ripascimento morbido. Soldi di un fondo di oltre 12 milioni destinati ai vari Comuni del litorale a difesa dei fenomeni erosivi. In una interrogazione presentata alcuni mesi fa dove chiedemmo, tra l’altro, come il Comune stava procedendo per cogliere questa opportunità ci venne risposto che per la Draga il Covid aveva rallentato l’iter amministrativo dell’acquisto e alla nostra richiesta di sapere esattamente dove si era arenato nulla ci fu detto. Ad oggi dell’atto di acquisto della Draga neanche l’ombra, mentre la foce del Porto continua a essere insabbiata mettendo ogni giorno in serio rischio l’incolumità dei pescatori. Ma questo sembra che all’amministrazione non importi. E veniamo al secondo tema, quello delle opere più strutturate di ripascimento. Sempre l’amministrazione comunale, tramite l’assessora competente Barbara Cerilli, ci aveva risposto che su questa precisa questione era la Regione Lazio che doveva definire, progetto e quindi l’opera e quindi i lavori.
La riunione con l’assessore regionale e i balneari
Giovedì 8 aprile abbiamo organizzato una riunione con Mauro Alessandri assessore regionale ai Lavori Pubblici e Tutela del territorio e Mobilità. Erano presenti tutti e tre i rappresentanti dei balneari di Terracina e il segretario provinciale del PD Claudio Moscardelli. L’occasione dell’incontro è nata alla luce di un progetto di ripascimento che i balneari avevano presentato al Comune nel 2019 e poi di nuovo in questi giorni, visto che nel frattempo non avevano ricevuto uno straccio di risposta, che ci sembra ormai un tristissimo ritornello piuttosto diffuso che nasconde una totale inadeguatezza dell’intero team amministrativo di Roberta Tintari. Volevamo intanto far conoscere all’assessore l’esistenza di questo progetto insieme ai balneari che è stato supportato da uno studio dell’Università di Pisa e che noi reputiamo valido e rispettoso dell’ambiente. Volevamo sapere come stavano effettivamente le cose sui soldi stanziati.
Le verità e le risposte non pervenute
La risposta ai nostri interrogativi? L’assessore ci ha ribadito che è il Comune di Terracina l’ente attuatore, che quei soldi sono ancora lì e attendono i progetti dell’amministrazione nonostante i diversi solleciti che la Regione ha inviato alla sede di Piazza Municipio. Quindi non è la Regione ma il Comune che deve avere idee chiare, progetti da presentare, altrimenti perdiamo anche questo treno. Ora ci chiediamo: perché dal Comune non è mai partito un progetto strutturato di ripascimento per prendere quei soldi stanziati? Perché i balneari e gli altri portatori di interessi non sono mai stati coinvolti? Che fine ha fatto il progetto dei balneari presentato in Comune? E soprattutto, perché l’assessore ci ha detto che è la Regione che si deve muovere e invece scopriamo che è il Comune e quindi lei stessa che ha precise responsabilità?

Il Commissario pro tempore Pd Terracina
Carmela Cassetta

Segretario provinciale
Claudio Moscardelli

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