martedì 19 Marzo 2024,

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Terracina. CUP: odissea sanitaria nello spazio siderale del nulla

scritto da Redazione
Terracina. CUP: odissea sanitaria nello spazio siderale del nulla

Ieri al CUP dell’ospedale Fiorini di Terracina è stata una giornata come le altre, con lo struggente girone dantesco di utenti smadonnanti e fuori di testa  nel tentativo di prendere l’ambito numeretto che dà diritto alla prenotazione di una visita medica specialistica o un’analisi clinica.

E’ stata una giornata come le altre, perché quella del 19 scorso continua nel solco del tratturo forzosamente scavato da una organizzazione del lavoro farraginosa, burocratizzata ai massimi livelli e spesso senza senso logico, il cui anello debolissimo è il personale addetto e come interfaccia i cittadini in perenne fila.

Nulla dunque è cambiato, in meglio, per i lavoratori CUP di Terracina e delle altre sedi provinciali, anche dopo il cambio di gestione della commessa, che è passata dalla cooperativa Capodarco a una serie di ditte del nord Italia.

Un cambio appalto con il massimo ribasso d’asta che non ha tutelato nessuno, ma ha solo evidenziato la non brillante capacità organizzativa dei servizi CUP, causata in primis dalla riduzione delle ore lavorative e dalla chiusura di alcuni sportelli.

Ma a chi lo dici?

Ma con chi parli o cerchi di far conoscere realmente questi gravi temi che attanagliano il front office del sistema sanitario regionale?

Nell’oggettiva difficoltà di abbattere il muro di gomma non vediamo all’orizzonte nessun interlocutore politico credibile e appassionato di questa problematica.

E non scorgiamo neanche partiti, coalizioni di governo o di opposizione che siedono in via della Pisana e in via Rosa Raimondi Garibaldi  dimostrare, carte alla mano e non a chiacchiere, il loro impegno nel voler andare a risolvere quanto lamentato da lavoratori e cittadini utenti.

Declamare al deserto è chiaramente un esercizio inutile, quello che servirebbe è la mobilitazione della coscienza civica, senza la quale nulla evidentemente può mutare.

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