giovedì 28 Marzo 2024,

Cronaca

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Terracina. Continua la guerra stradale al km 100 della Pontina

scritto da Redazione
Terracina. Continua la guerra stradale al km 100 della Pontina

Lo scenario dell’ennesimo grave incidente stradale: via Pontina, incrocio con via Lungo Sisto, è ubicato alle porte della città di Terracina.

Ancora una volta, per l’ennesima volta, uno scontro tra due auto ha portato in ospedale due cittadini, fortunatamente con ferite non gravi.

Eppure in quel luogo ad altra incidentalità nei mesi scorsi c’era stata una plateale quanto gridata manifestazione di cittadini residenti nella zona, che tentarono, per l’ennesima volta, di attirare l’attenzione delle autorità competenti per materia e territorio.

Tante le croci che i manifestanti piantarono ai bordi dell’incrocio maledetto: tante quanti i feriti e i decessi avvenuti in questi anni, su un’intersezione mai posta in sicurezza.

Dopo quella manifestazione di popolo, termine che piace a molti a sproposito, al km 100 della Statale 148 Pontina, nulla è cambiato.

Le autorità amministrative e possiamo dire anche politiche stanno ancora evidentemente ragionando sul da farsi, sicuramente alla ricerca dei finanziamenti che occorrono, il tutto in uno scenario istituzionale sempre più propenso a fare dei soldi pubblici “elargizioni” per ogni evento: dalla festa della birra, a quella della birra, crauti e salcicce; dai raduni di massa per ammirare quello che faranno in una improbabile guerra le nostre forze armate dell’aria, di terra e di mare; mentre al km 100 della Strada Regionale Pontina continua la impari battaglia contro la morte.

I cittadini rimangono dunque soggetti inascoltati e derisi da tutti quelli che dovrebbero attivarsi per evitare ancora le grandi o piccole tragedie umane, che quel tratto di strada può raccontare bene.

Ci lasciamo, infine, nella speranza di non ritrovarci nel breve tempo a riferire di altri incidenti stradali o del proseguito menefreghismo istituzionale, che soprattutto negli ultimi decenni impera sovrano: come il popolo (sic!).

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