venerdì 19 Aprile 2024,

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Storace, “Conta sovranità, non spread”

scritto da Redazione
Storace, “Conta sovranità, non spread”

La politica ricomincia a fare schifo. Le contumelie che si alzano da sinistra sono davvero preoccupanti e segnalano il degrado a cui si giunge a causa del livore che si rovescia addosso agli avversari politici. Succede a Berlusconi a livello nazionale. Succede a me a livello regionale. Sarebbe accaduto ad Alfano se fosse stato designato come successore del cavaliere, accadrebbe a Renata Polverini se toccasse a lei correre per la regione”. E’ quanto scrive Francesco Storace, segretario nazionale del partito, sul sito de La Destra e su Il Giornale d’Italia.
E’ davvero incredibile la litania di insulti in cui si sono ormai specializzati. All’estremismo verbale di un partito democratico sempre più a parole che nei fatti, segue quello ancora più orripilante degli ascari di turno. Quello che e’ capace di dire Fini sugli appartenenti al partito che ha fondato fa il paio con quello che qualche suo sparuto seguace di rito veterodemocristiano spara nei miei confronti. Decisamente insopportabili.
Eppure, bisognerebbe parlare del domani.
Ieri e’ stata la giornata in cui lo spread e’ tornato a volteggiare. Era da tempo che non se ne parlava più. Nell’anno trascorso dall’arrivo di Mario Monti a Palazzo Chigi, la parola e’ diventata familiare nel lessico degli italiani. Adesso si sostiene che se torna Berlusconi il differenziale tra titoli di Stato italiani e quelli tedeschi torna ad impennarsi.
Quindi deve restare Monti. Quindi un corno a prescindere dal destino del Silvio nazionale. Se le dimissioni di Monti determinano effetti finanziari, comincia a serpeggiare un dubbio. Vuoi vedere che non appena si affaccia un’ipotesi di voto degli italiani sgradito ai signori della speculazione, si fanno sentire i botti dei mercati? E la democrazia? E la sovranità di un popolo? Di questo passo qualcuno ci dirà che non si deve votare più e che il gruppo Bilderberg non tollera consensi popolari in direzione opposta agli interessi di certa economia globale.
Attenzione a scherzare con il diritto dell’elettore a votare chi vuole. Questo vuol dire che noi abbiamo già scelto l’alleanza? E’ presto per dirlo, ma certo e’ che pretendiamo che il popolo torni sovrano nelle scelte che e’ chiamato a fare. Non sono altri a dover decidere.
Spero che il Pdl torni su questa strada. E’ positivo aver chiuso l’esperienza Monti. Ma noi vogliamo essere rassicurati – conclude Storaceche in quel partito non ci si pensi più. E comunque tutti devono sapere che non seguiremo un cammino parlamentare favorevole ad una nuova, triste stagione di governo tecnocratico.
Quanto sta accadendo nella sanità laziale ne e’ un triste esempio: e’ inaccettabile avere di fronte istituzioni senz’anima e non solo senza soldi. Il linguaggio delle forbici senza prospettiva e’ assurdo. Noi vogliamo una politica che restituisca un futuro al nostro popolo. Solo così siamo pronti a parlare di alleanze”.

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