venerdì 19 Aprile 2024,

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Salvaguardare l’ambiente per un futuro equo e sostenibile

scritto da Redazione
Salvaguardare l’ambiente per un futuro equo e sostenibile

La salvaguardia dell’ambiente è di fondamentale importanza per garantire un futuro più equo e sostenibile alle nuove generazioni. Parlare di questo tema, in questo particolare frangente storico connotato da grandi cambiamenti climatici, significa adoperarsi per tutelare e conservare la biodiversità, gli habitat e limitare così i danni all’ecosistema, attraverso la valorizzazione della figura dell’agricoltore quale custode prezioso dell’ambiente. Acli Terra, fin dalla sua costituzione avvenuta agli albori della Repubblica, opera al fianco degli agricoltori, degli allevatori e i pescatori per continuare a costruire buone pratiche e soluzioni per il bene della salvaguardia del Pianeta. A tal proposito, voglio ricordare ultimamente, l’approfondimento di Milano sulla gestione idrica o l’incontro di Roma con il Premio Nobel per la Pace Riccardo Valentini.

Vorrei ricordare tre personaggi che, con il loro operato e la loro azione, hanno onorato la nostra Terra. Il primo è San Tommaso Moro, il quale è stato un giurista, quindi uomo d’ordine delle comunità, un filosofo e un Santo, venerato da più Chiese. Ha scritto un trattato denominato “Utopia” e già il titolo dice tanto su questa Terra, ha professato il “buon umore” consacrandolo addirittura in una preghiera. È l’uomo che ci ha spiegato la quarta dimensione e che ha sfidato con l’ironia l’ingiustizia e la morte. Per Giovanni Paolo II ha addirittura il difficile compito di essere protettore dei politici, per un grande Papa come Leone XIII è diventato Santo. Tommaso Moro, però, mi richiama una frase chiave di questa Terra che, però, è di Sant’Agostino che cito: “beato chi sa ridere di sé stesso perché non finirà mai di divertirsi”. Il secondo è Antonio De Curtis, meglio conosciuto come Totò, per la straordinaria intelligenza comica che viene totalmente espressa da tutta la sua persona e dalla sua complessa personalità, ma contemporaneamente per la sua capacità di esprimere l’amore. Le sue poesie, le canzoni, talvolta le battute raccolgono un patrimonio del sentimento più nobile abbinato al rapporto tra uomo e donna. Leggete l’“Aquaiola”, ascoltate “Malafemmina”, ma andate a cercare “L’ammore”, “Core Analfabeta” oppure “Passione”, solo per citare alcune opere. Infine, il terzo personaggio storico che voglio citare è la Contessa Matilde di Canossa. Ella ha mostrato una innata attitudine al comando dimostrando una forza straordinaria, sopportando anche grandi dolori e umiliazioni. È la “Bonissima” per i modenesi, la donna con il melograno, simbolo di fortuna, fecondità e della Chiesa e dei Cristiani. Ha subito umilmente umiliazioni per poi riemergere sempre più forte.

Questi tre personaggi sono il simbolo del fatto che anche con la propria opera umana e morale, si può contribuire alla salvaguardia della Terra, attraverso l’amore e la vicinanza che tutti noi dobbiamo avere verso il prossimo e la Terra, ben definita da Papa Francesco la nostra “Casa Comune”.

In Terris

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