mercoledì 24 Aprile 2024,

Politica

Ξ Commenta la notizia

Roma&Lazio. La politica, le opinioni, i fatti

scritto da Redazione
Roma&Lazio. La politica, le opinioni, i fatti
Marino non ha portato alcuna innovazione nella politica romana. Sabella non può essere solo una bandiera da sventolare. I partiti sono diventati gestione di affari e di interessi. Sul tema dell’impunità, governo Renzi è prosecuzione dei governi Berlusconi. La mafia si è evoluta: non è più stragista, ma finanziaria e politica“. Lo ha detto Antonio Ingroia, Presidente di Azione Civile, ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia, su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

Ingroia, che nei giorni scorsi ha scritto una lettera al Sindaco di Roma Ignazio Marino sulle colonne de “Il Fatto Quotidiano” in merito all’inchiesta su Mafia Capitale, ha dichiarato di essere deluso dall’operato del primo cittadino di Roma. “Io con la mia lista ho sostenuto l’elezione Marino -ha affermato Ingroia-, perchè pensavo che potesse rappresentare un elemento di innovazione rispetto al passato. Invece ho dovuto prendere atto del fatto che non ha portato nulla di nuovo. Dico a Marino: ‘Guardati intorno, renditi conto della situazione e trai le conseguenze’. I sindaci devono assumersi le loro responsabilità e non sottrarsi al confronto coi cittadini. Se la risposta della politica è quella di arroccarsi nei palazzi, sentendosi minacciata dai cittadini come fossero nemici, così non si va avanti. Marino, che è una persona intelligente e onesta, deve capire che non può sfuggire alle sue responsabilità. L’ex Presidente dell’Atac, che ai tempi della giunta Alemanno era stato fatto fuori perchè si era opposto a certe combriccole e a certe cricche, ha scritto una lettera a Marino, appena si è insediato al Comune, dicendogli che era pronto a raccontargli come erano andate le cose in passato in modo che non si ripetessero gli stessi errori. So che Marino ha ignorato quella lettera e purtroppo gli stessi problemi si sono riproposti, come abbiamo visto con l’inchiesta su Mafia Capitale. Sabella assessore alla legalità? E’ un atto importante, ma tardivo, fatto dal sindaco solo dopo che lo scandalo di Mafia Capitale era scoppiato. Conosco bene Sabella, è valido ed esperto, ma non è che basta una bandiera da sventolare sul Campidoglio per risolvere i problemi. Bisogna intervenire in modo drastico con provvedimenti seri“.
I partiti che gestiscono il potere stanno finendo per assomigliarsi tutti -ha proseguito Ingroia-, sono diventati soprattutto gestione di affari e di interessi. Anche il Pd da un po’ di tempo si muove su questa linea. Il Pd ha dimenticato la lezione di Berlinguer, per cui la questione morale era centrale. Il Governo Renzi è una prosecuzione dei governi Berlusconi, che hanno caratterizzato un ventennio di impunità, dove è stata demolita tutta la strumentazione giuridica e processuale che aveva a disposizione la Magistratura per affrontare la criminalità e la corruzione. Il risultato è che la mafia si è mangiata il Paese, è arrivata a Roma, a Milano e in tutte le città d’Italia. La mafia si è evoluta rispetto al passato. Non è più una mafia stragista, con la lupara. E’ diventata la mafia dei colletti bianca, quella finanziaria, quella che controlla i finanziamenti pubblici e la politica“.


Buzzi aveva le chiavi di casa del Partito Democratico, nelle prossime settimane potrebbero arrivare richieste di autorizzazione all’arresto per deputati implicati in mafia capitale. Lotito indagato? Non lo sento da tempo, è un borghese piccolo piccolo“.
Francesco Storace è intervenuto stamattina su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Su mafia capitale e gli ultimi avvenimenti che hanno toccato la Regione Lazio: “Ieri sono rimasto molto colpito dalla sensazione di autosufficienza con cui Zingaretti ha lasciato la Pisana. Per carità, ha usato accenti diversi rispetto alle interviste autocelebrative che aveva rilasciato nei giorni scorsi. Il bilancio della Pisana continua ad avere tratti di opacità, ci sono una marea di indagati che vanno a colpire tutto il pd, di cui Buzzi aveva le chiavi di casa. La cena di Renzi e il finanziamento della Leopolda non sono cose normali. Se al posto di Marino e Zingaretti ci fossero stati personaggi di destra ci sarebbero state continue sommosse di piazza. C’è una imbarazzante omertà su quello che sta accadendo a sinistra. Orfini che dà del mafioso a chi si oppone a questo tipo di amministrazione deve pagare e rendere conto di frasi così sciagurate. Zingaretti ci pensi anche una settimana, ma faccia qualcosa, almeno facendo ruotare i dirigenti che sono indagati ma che restano al loro posto“.
Mafia Capitale potrebbe presto arrivare in Parlamento e creare scompiglio anche nella politica nazionale:Se dalle prossime settimane, come si dice in certi ambienti, arriverà qualche richiesta di arresto per i deputati implicati in mafia capitale, anche la tenuta del Governo potrebbe essere messa in discussione“.
Sul caso Lotito, indagato dalla procura di Napoli per tentata estorsione: “Ho seguito poco la vicenda, più che altro dalle agenzie che leggevo ieri. E’ da tempo che non ho in simpatia Lotito e che non ho più contatti con lui. Anzi, prima, quando ero Presidente della Regione, mi cercava spesso. Poi, quando ho perso potere, si è allontanato, come spesso capita in Italia. Lotito è un borghese piccolo piccolo. Ancora oggi leggo sui giornali che sarei stato il suo sponsor, ma non è vero. Quando la Lazio stava per fallire io da Presidente della Regione mi limitai su richiesta della banca che doveva fare da garante dell’operazione a certificare i crediti che Lotito aveva accumulato con la Regione. Noi lo abbiamo fatto e con solerzia, perché altrimenti, molto probabilmente, la Lazio sarebbe fallita“.


Buzzi non tiri in ballo il mio nome, mia posizione assolutamente lineare. Odevaine? Sue parole si commentano da sole. In questo Paese non si affrontano questioni in maniera seria, tutti parlano di tutto senza sapere nulla”. Lo ha detto il sottosegretario all’Agricoltura, Giuseppe Castiglione (NCD) ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia, su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.
Castiglione, indagato per turbativa d’asta sull’appalto per la gestione del Cara di Mineo, ha affermato: “Quello che emerge dall’inchiesta di Roma è sconvolgente. Essere tirato in ballo in una vicenda così grave non è il massimo, ma sono abbastanza sereno e spero che nel più breve tempo possibile venga chiarita la mia posizione, che è assolutamente lineare. Ho assoluta fiducia nella Magistratura. Riguardo il Cara di Mineo, io sono stato soggetto attuatore di un provvedimento della Protezione Civile nel luglio del 2011, poi mi sono dimesso a giugno 2013. Quindi la mia vicenda non riguarda il 2014 e l’appalto di 100 milioni di cui si continua a parlare.
Dichiarazioni di Buzzi su di me? Dica le cose che sa ma non tiri in ballo il mio nome. Stesso discorso per Odevaine, le sue parole si commentano da sole. Può anche essere successo che sia venuto a Catania e io l’abbia invitato a pranzo, ma io non mi sono mai occupato di bandi e gare, questi sono temi che spettano ai tecnici. Renzi? Non l’ho sentito, ma ho avuto tante attestazioni di fiducia da parte dei colleghi. Non vorrei che questa vicenda fosse strumentalizzata contro il Governo sul piano politico, o se questo sia l’intento di Buzzi che ha detto ‘vogliamo far cadere il Governo’. Riguardo questa vicenda scandalosa di Mafia Capitale, io credo che la politica dovrebbe fare qualche riflessione: è una politica troppo debole, non ci sono amministratori all’altezza di affrontare una burocrazia molto spesso elefantiaca. Questo non è più un Paese in cui si affrontano le questioni in maniera seria. Tutti parlano di tutto, senza conoscere gli atti amministrativi e senza aver mai amministrato. Quando uno parla di trasparenza e legalità, dovrebbe prima aver amministrato in maniera trasparente”.


Il Prof. Ibrahim Magdud, docente di storia dei paesi islamici all’Università Niccolò Cusano e direttore dell’Accademia libica in Italia, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Il mondo è piccolo”, condotta da Fabio Stefanelli, su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.
Molti degli eventi internazionali a cui assistiamo negli ultimi anni dal Nord Africa al Medio Oriente , passando per la crisi Ucraina e in un passato recente la Georgia,vengono da progetti e strategie statunitensi.
I progetti del nuovo Medio Oriente sono due -ha spiegato il Prof. Magdud-: uno prevede la divisione di stati come la Siria in tre stati diversi, l’Iraq in due stati (uno sunnita e uno sciita) e la Libia in tre stati, poi uno stato curdo che prende una parte della Turchia e una divisione dell’Arabia Saudita e dello Yemen. L’altro progetto prevede la creazione di uno stato islamico di tipo saudita che ha un mercato aperto e un unico interlocutore: gli Stati Uniti. Tutte le rivoluzioni della Primavera araba hanno di base una strategia degli Stati Uniti, che avevano interesse affinchè questi eventi divampassero. Quest’ultima è la teoria del ‘Disordine creativo’, ne parlò Condoleezza Rice e prima di lei Kissinger negli anni ’80. Anche le rivoluzioni in Georgia e Ucraina sono state definite così, in quanto parte della stessa strategia“.


Nei giorni scorsi, scrivendo che si sarebbe candidato come presidente del X municipio, Roberto Spada (accusato, almeno per ora senza prove, di essere il reggente del clan Spada a Ostia) ha scatenato un vespaio di polemiche. Oggi, intercettato da Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, ha provato a fare chiarezza.
All’inizio era semplicemente un gioco, come fanno tante altre persone. Poi la cosa è diventata di comune interesse e adesso sto iniziando a pensarci sul serio. Le persone mi chiamano per andarle ad aiutare, alle poste le anziane mi chiedono di aiutarle e di difenderle dai politici. Insomma, qui a Ostia la gente non si fida più della politica del momento e chiede aiuto a me. Stamattina sono venuti tutti al bar da me a chiedere aiuto. Io non sono un politico e ancora non so se andò o meno fino in fondo con la mia ipotetica candidatura, anche perché non ho la preparazione per farlo, ma mi chiedo: non è che magari la gente vuole la semplicità, ed per questo che si rispecchia in persone come me?
Roberto Spada ha ribadito la sua ammirazione per il Movimento Cinque Stelle: “Se mi farebbe piacere candidarmi con loro? Non credo che sarebbero disposti a candidarmi, però ripeto: per me sono gli unici che stanno dimostrando di essere un partito pulito. Ridanno indietro i soldi che prendono come stipendio, già per questo secondo me hanno vinto, questo già significa che lavorano per il popolo. Se non mi dovessi candidare, voterò sicuramente Movimento Cinque Stelle“.
Infine idee per la lista civica:Il logo ideale, che ho già scelto, è quello di bambini che si dividono un pezzo di pane. Poi se mi dovessi candidare seriamente penserei al nome della lista“.


 MARINA MILITARE, PALOZZI (FI): “PENSIERO SPECIALE ANCHE AI NOSTRI DUE MARO’”
In occasione delle giornata della Marina Militare, vorrei rivolgere un ringraziamento speciale a tutte le donne e gli uomini della Forza Armata, che quotidianamente si impegnano per la tutela della pace e la difesa della sicurezza internazionale e del nostro Paese. Cosi come è doveroso ricordare tutti i marinai, che hanno sacrificato la propria vita per amor di Patria. In questo importante anniversario, infine, il mio pensiero corre ai nostri marò Latorre e Girone, nella speranza che tornino definitivamente a casa e possano riabbracciare le loro famiglie”. Così il consigliere regionale FI, Adriano Palozzi.


FI, PALOZZI (FI): “BUON LAVORO A FRANCESCO GIRO”
Il Presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ha nominato Francesco Giro Responsabile nazionale del settore Dipartimenti. Si tratta di un incarico autorevole che sono convinto il senatore saprà ricoprire con grande impegno e professionalità. All’amico Giro, dunque, vanno i miei più sentiti auguri di buon lavoro”. Così il coordinatore FI per la provincia di Roma, Adriano Palozzi.

Rispondi alla discussione

Facebook